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By Luke Sumpter

I consumatori di cannabis di tutto il mondo rischiano di essere perseguiti se coltivano l’erba, mentre diverse aziende farmaceutiche stanno facendo un sacco di soldi con i medicinali a base di cannabis in paesi dove la coltivazione rimane illegale. Questo fatto fa giustamente arrabbiare molte persone, ma farmaci come il Marinol stanno facendo la differenza nella vita di alcuni pazienti. I cannabinoidi sintetici sono quindi migliori rispetto all’utilizzo della vera pianta di cannabis?

Scopri qui di seguito tutto ciò che devi sapere sul Marinol, fra cui il suo confronto con il THC e con la cannabis medica nel suo insieme.


Cos’è il Marinol?

Marinol è un marchio registrato del dronabinol, una versione sintetica del THC. Diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Germania, Sud Africa ed Australia, hanno legalizzato la prescrizione del dronabinol con diversi marchi. Nel caso del Marinol, il prodotto si presenta sotto forma di capsule contenenti 2,5mg, 5mg o 10mg di THC sospesi in olio di semi di sesamo.

Usi del Marinol: Per cosa è prescritto il Marinol?

La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato il Marinol negli Stati Uniti per il trattamento di due condizioni.

  • Sindrome da deperimento associata all’HIV/AIDS

Ai pazienti con HIV/AIDS viene diagnosticata la sindrome da deperimento quando perdono involontariamente almeno il 10% del loro peso corporeo. Sintomi come diarrea, debolezza e febbre spesso accompagnano questa rapida perdita di peso. La condizione si verifica per diversi motivi, tra cui:

Pazienti che evitano i farmaci per la terapia antiretrovirale (ART) Un’improvvisa perdita di appetito
Cambiamenti metabolici causati da un aumento dell’attività del sistema immunitario o da ormoni alterati Ridotta capacità di assorbire i nutrienti poiché l’HIV danneggia il tessuto intestinale
Il corpo produce meno quantità delle proteine necessarie per costruire i muscoli



Se usi cannabis, saprai quanto efficacemente il THC può influire sull’appetito. Il Marinol genera un effetto simile. Aumentando l’appetito nei pazienti affetti da HIV e AIDS, questo cannabinoide sintetico li aiuta ad assumere più calorie, mantenendo e costruendo massa muscolare e prevenendo un’ulteriore perdita di peso.

Un documento della FDA[1] cita uno studio che ha mostrato come le pillole di Marinol aumentino e sostengano significativamente l’appetito nei pazienti che soffrono di deperimento correlato all’AIDS. I soggetti hanno ricevuto una dose giornaliera iniziale di 5mg, suddivisa in due dosi da 2,5mg, una prima di pranzo ed una prima di cena.

Le attuali linee guida sul dosaggio seguono il modello che ha ottenuto successo in questa ricerca. Si consiglia ai pazienti di assumere la dose prescritta un’ora prima di pranzo per aumentare l’appetito e di nuovo un’ora prima dell’ultimo pasto della giornata.

Marinol
  • Nausea e vomito indotti dalla chemioterapia

La chemioterapia ha un pesante impatto sul nostro organismo. Sebbene risulti spesso efficace per curare il cancro, può lasciare i pazienti in una condizione di stanchezza cronica e di continuo disturbo allo stomaco. Fino all’80% dei malati di cancro sottoposti a chemioterapia sperimentano nausea e vomito come effetti collaterali.

Una combinazione di nausea e vomito, riduzione dell’appetito e diarrea può far perdere molto peso ai malati di cancro in un breve periodo di tempo. Negli Stati Uniti, i medici possono prescrivere Marinol per combattere questi sintomi e migliorare l’appetito dei pazienti. La FDA raccomanda una dose iniziale di 5mg/m², basata sulla superficie corporea di ciascun paziente. I pazienti prendono la loro prima dose 1–3 ore prima di ricevere la chemioterapia, seguita da dosi ogni 2–4 ore dopo il trattamento, per un totale di 4–6 dosi ogni giorno.

Sebbene la FDA abbia finora approvato il Marinol solo per queste due condizioni, gli studi clinici hanno studiato l’azione di questo farmaco in altre condizioni, tra cui:

Dolore cronico Fibromialgia
Sclerosi multipla Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
Apnea notturna Demenza



Il Marinol causa uno sballo?

Sì. Il Marinol condivide una struttura molecolare eccezionalmente simile al THC e quindi produce effetti simili nel corpo. Messe fianco a fianco, le due sostanze chimiche sembrano quasi identiche. Il Marinol possiede semplicemente un maggior numero di alcuni elementi, ed alcuni di essi si trovano in posizioni leggermente diverse sulla molecola.

Quando fumi erba, il THC passa attraverso la barriera emato-encefalica e si lega ai recettori CB1 del sistema endocannabinoide. Il conseguente cambiamento nell’attivazione del neurotrasmettitore sta alla base del suo effetto. Il Marinol funziona con lo stesso meccanismo, ma molti utilizzatori segnalano effetti molto più forti. Il foglio di precauzioni per il paziente avverte di possibili effetti collaterali psicologici[2], tra cui:

Cambiamenti mentali e di umore Ansia
Nervosismo Allucinazioni
Pensieri anormali Paranoia



Questi potenti effetti probabilmente derivano dal fatto che i pazienti assumono capsule di Marinol per via orale. La cannabis commestibile è nota per prendere alla sprovvista le persone e costringerle a sopportare esperienze piuttosto spiacevoli, per usare un eufemismo. Dopo aver masticato un brownie infuso di erba, il THC passa attraverso il fegato, che lo converte nel più potente e duraturo 11-idrossi-THC.

Anche se solo il 10–20% del Marinol ingerito entra nella circolazione sistemica, anche questo cannabinoide compie il passaggio ad 11-idrossi-THC che fa precipitare molti pazienti in uno stato psicologico poco piacevole.

Marinol e THC

Nonostante la loro somiglianza chimica, Marinol e THC presentano una lunga lista di differenze, dal loro status legale, fino al costo ed ai loro usi terapeutici.

Applicazione

Gli utilizzatori di Marinol sono limitati alla sola deglutizione delle capsule. Il cannabinoide è inviato attraverso il sistema digestivo che lo metabolizza in 11-idrossi-THC producendo un effetto più potente e di maggior durata rispetto al THC.

Gli utilizzatori di THC hanno una serie di possibilità molto più diversificate. Alcuni preferiscono prodotti di THC isolato simili al Marinol, mentre altri scelgono la molecola nel suo stato più naturale contenuta nei tricomi. L’ampia gamma di prodotti con THC oggi disponibili comprende:

Fiori di cannabis

Sono disponibili migliaia di varietà ed ognuna offre diversi livelli di THC per soddisfare tutte le esigenze dei consumatori.

Prodotti commestibili

Dispensari e coffeeshop vendono un’ampia varietà di edibili, tra cui caramelle gommose, torte, biscotti, capsule e tinture.

Estratti e concentrati a spettro completo

Questi prodotti offrono livelli più elevati di THC rispetto ai fiori grezzi, ma contengono anche altre sostanze fitochimiche, come terpeni e flavonoidi.

 Cristalli di THCA

Questi prodotti isolati, che si convertono in THC quando riscaldati, offrono concentrazioni di THCA.

Legalità

Le leggi che riguardano Marinol e THC possono far girare la testa. Ha tutto pochissimo senso. La FDA ha approvato per la prima volta il farmaco Marinol nel 1985, ma è rimasto classificato come una sostanza della Tabella I, una droga definita come senza nessun uso medico attualmente accettato e con alto potenziale di abuso.

Un anno dopo, la Drug Enforcement Agency (DEA) ha deciso di riclassificare il Marinol come sostanza appartenente alla Tabella II. Alle sostanze di questa categoria viene riconosciuta una certa utilità medica, ma presentano ancora un alto potenziale di abuso. Infine, nel 1999, l’agenzia ha riclassificato il Marinol come sostanza della Tabella III, il che significa che presenta un rischio di dipendenza fisica da moderato a basso.

Qui è dove le cose si fanno un po’ confuse. I pazienti possono ora accedere legalmente a qualche forma di cannabis in 37 Stati degli Stati Uniti, ma il governo federale e la DEA considerano ancora la cannabis come una droga della Tabella I. Ai loro occhi, la pianta non ha un’applicazione medica riconosciuta e possiede un alto potenziale di abuso. Tuttavia, la DEA consente l’accesso al Marinol, un composto quasi identico al THC, in tutti i 50 stati.

Certo, il Marinol potrebbe rappresentare un potenziale di abuso minore grazie al fatto che chi lo usa trova sgradevole il suo effetto psicoattivo. Questo cannabinoide sintetico può però causare gravi effetti psicologici avversi e reazioni allergiche che risultano molto meno frequenti con la cannabis naturale.

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Uso terapeutico

Essendo una singola molecola con un’unica via di somministrazione, il Marinol ha un’azione farmacologica limitata. Tuttavia, sembra migliorare i sintomi di alcune condizioni gravi.

Quindi, quali sono le differenze con il THC? Bene, i suoi consumatori raramente usano il cannabinoide da solo, ma arriva in un pacchetto botanico insieme a centinaia di altre sostanze fitochimiche. Gli studi in corso stanno studiando il potenziale della marijuana medica in una serie di condizioni, incluse ma non limitate alle seguenti:

Epilessia Glaucoma
Nausea Dolore
Cancro Morbo di Alzheimer



La cannabis ad alto contenuto di THC sfrutta anche una versatilità che il Marinol non può avere. Mentre il Marinol rientra nel paradigma riduzionista “una molecola, un recettore”, la cannabis sfrutta la diversità. Ogni boccata di cannabis rilascia nel corpo molti cannabinoidi, terpeni ed altre differenti molecole. Le prime ricerche suggeriscono che queste molecole potrebbero entrare in sinergia[3], lavorando in un modo che la scienza non comprende ancora del tutto.

Costo

Il Marinol costa molto di più della cannabis[4]. Un flacone da 60 capsule, contenenti 2,5mg ciascuna, costa 734 dollari. Questa quantità fornisce un totale di 150mg di Marinol. Sebbene costosi, alcune assicurazioni sanitarie coprono questi costi negli Stati Uniti.

In confronto, i pazienti che usano cannabis medica possono acquistare circa 60 grammi di fiori, ai prezzi della California, con la stessa somma di denaro. Ciò equivale ad una quantità compresa tra 5.000 e 8.000mg di THC, a seconda del ceppo.

Il Marinol è pericoloso?

La maggior parte dei pazienti tollera bene il Marinol e non manifesta effetti collaterali gravi. Tuttavia, proprio come il THC, anche il cannabinoide sintetico può causare effetti psicologici avversi[5], specialmente nelle persone con una storia di malattie mentali.

Il Marinol può però produrre effetti collaterali più estremi, comprese le convulsioni. Alcuni pazienti sono anche a rischio di grave reazione allergica[6], che può manifestarsi come forti capogiri, eruzioni cutanee, prurito e difficoltà respiratorie.

External Resources:
  1. MARINOL® https://www.accessdata.fda.gov
  2. Marinol, Syndros (dronabinol) dosing, indications, interactions, adverse effects, and more https://reference.medscape.com
  3. Taming THC: potential cannabis synergy and phytocannabinoid-terpenoid entourage effects https://ethanrusso.org
  4. Marinol Prices, Coupons & Patient Assistance Programs - Drugs.com https://www.drugs.com
  5. Marinol: Drug Uses, Dosage & Side Effects - Drugs.com https://www.drugs.com
  6. Marinol Oral: Uses, Side Effects, Interactions, Pictures, Warnings & Dosing - WebMD https://www.webmd.com
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