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By Marguerite Arnold


La coltivazione di cannabis fuori suolo (anche conosciuta come coltura idroponica) è un modo sempre più popolare per ottenere infiorescenze di marijuana. Tuttavia, presenta alcune difficoltà. Ci vuole un po' di pratica, le giuste attrezzature e un piano colturale da seguire alla lettera. Anche gli ambienti più sani e puliti possono avere problemi.

Tuttavia, una volta apprese le nozioni, le ricompense valgono ogni singolo sforzo. Si possono trarre diversi vantaggi nel padroneggiare questa tecnica.

I VANTAGGI DELLA COLTIVAZIONE FUORI SUOLO

Il primo vantaggio nel coltivare in maniera idroponica è il ciclo di crescita delle piante. Le vostre piante cresceranno più rapidamente, circa un 20% più veloci. Perché? Coltivare piante senza suolo consente di trasferire più efficacemente le sostanze nutritive nelle varie parti vegetali.

Potrete inoltre ottenere maggiori rese, tra il 20 e il 25% più abbondanti. Nessuno conosce i veri motivi di questi incrementi, ma probabilmente sono dovuti al fatto che le piante possono accedere ed usare le sostanze nutritive in forma liquida con maggiore velocità.

Da ciò ne consegue che le piante crescono di più e non devono essere necessariamente distanziate come in una coltura in suolo.

Vantaggi Per La Coltivazione Idroponica

Noterete un importante risparmio sia in termini di spazi che di acqua. L'area di coltura idroponica è fondamentalmente composta da un serbatoio. Le piante assumono solo l'acqua di cui hanno bisogno, mentre il resto rimane nel serbatoio fino a quando ne verrà nuovamente richiesta. Sono finiti i piani d'irrigazione giornalieri! Inoltre, anche le quantità d'acqua tendono a diminuire. Perché? Perché l'acqua non viene assorbita dal suolo, ma entra direttamente in contatto con le piante.

Anche i tempi si ridurranno. La coltivazione idroponica è molto più efficiente e richiede solo un accurato controllo di acqua e livelli di pH.

Le colture biologiche sono molto più facili da seguire da questo punto di vista. Le piante non sono esposte a prodotti chimici che potrebbero inavvertitamente inquinare l'ambiente. La cannabis è notoriamente sensibile ai metalli pesanti e a molte altre impurità del suolo. Tuttavia, in assenza di suolo, tutti gli agenti contaminanti non possono essere identificati e controllati. Le piante di cannabis si alimenteranno solo di acqua ricca in sostanze nutritive.

Inoltre, le colture idroponiche sono meno suscettibili a parassiti e malattie. Le piante vengono coltivate in ambienti protetti ed isolati, dove i parassiti non possono entrare.

Coltivazione Idroponica

I DIVERSI SISTEMI IDROPONICI

Una volta presa la decisione di coltivare fuori suolo, dovrete valutare altri fattori, ovvero quale tipo di impianto idroponico usare. Ecco una panoramica generale delle tecniche più usate:

  • Impianti aeroponici: Questa particolare forma di coltura idroponica prevede la crescita delle piante in sospensione al di sopra di un serbatoio. Le radici sono racchiuse dentro ad un contenitore a prova di luce. I piccoli ugelli erogatori spruzzano quindi una fitta nebbia di acqua intorno alle radici.
  • Deep Water Culture: Le radici sono immerse direttamente in una soluzione concimante, adeguatamente ossigenata da una pompa ad aria e da una pietra porosa.
  • Sistema di Concimazione a Flusso Superficiale Continuo: Si tratta di un impianto che genera un flusso costante di sostanze nutritive per concimare le parti più superficiali del substrato colturale. In commercio se ne possono trovare di diversi modelli. La tecnica Nutrient Film Technique (NFT) consiste nel far scorrere l'acqua su un vassoio leggermente inclinato dove le piante possono assorbire ciò di cui hanno bisogno. Un sottile strato di sostanze nutritive scorre dall'alto verso il basso del vassoio. Questo processo garantisce un costante apporto di sostanze nutritive e acqua alle radici. Si tratta di un processo simile all'irrigazione a goccia. Piccoli ugelli erogatori rilasciano dalle parti più alte della zona di coltivazione gocce d'acqua che andranno a concimare le piante.
  • Sistemi Idroponici Ebb and Flow: Si tratta di un sistema idroponico in cui i vasetti vengono messi direttamente su un serbatoio. Le piante crescono adagiate sopra ad un vassoio, con le radici a contatto diretto con l'acqua sottostante. La soluzione concimante viene quindi pompata dentro al vassoio e, quindi, messa in circolazione tra le radici. Qualsiasi altra soluzione supplementare può essere facilmente aggiunta dentro al serbatoio per le successive concimazioni.
  • Sistema a Stoppino: Si tratta di un sistema di base perfetto per le coltivazioni di piccole dimensioni. Non sono necessari timer, pompe o altri accessori supplementari. Basta collegare le piante ad un serbatoio con uno stoppino immerso nelle sostanze nutritive che passeranno dal fondo del serbatoio al vaso. L'azione capillare farà il resto.

Tipi Di Sistemi Idroponici

SCEGLIERE I MIGLIORI SUBSTRATI E SPAZI DI COLTIVAZIONE

Il substrato colturale può fare la differenza. Quando scegliete di coltivare idroponicamente, le vostre piante avranno bisogno di una base in cui radicare. I coltivatori tendono ad usare materiali come la lana di roccia, ma si possono usare anche sabbia e ghiaia. Anche l'argilla granulare, conosciuta come "pop rock", è un substrato colturale piuttosto comune. Si tratta di un materiale che trattiene e trasporta bene l'acqua e i piccoli grani d'argilla sono anche facili da pulire. Tuttavia, si tratta di un substrato non sempre facile da trovare.

L'aspetto più importante dell'uso di un substrato alternativo è assicurarsi sempre che sia completamente sterilizzato. Le rocce di lava sono un altro substrato colturale piuttosto popolare che dev'essere lasciato riposare in acqua per almeno cinque giorni. Devono inoltre essere lavate accuratamente tra una coltura e l'altra.

Anche la scelta del serbatoio giusto è un altro componente fondamentale per ottenere i migliori risultati con la coltura idroponica. Quando si deve selezionare un serbatoio bisogna valutare i seguenti punti: dev'essere dotato di coperchio e posizionato vicino ad una fonte d'acqua. Potrebbe essere necessario anche un serbatoio di riserva supplementare. Cercate di posizionarli vicini tra di loro, in modo da poter pre-filtrare l'acqua, rimuovendo il cloro e neutralizzando il pH prima di concimare le piante.

Anche il serbatoio dovrà essere ben isolato. In questo modo potrete controllare più facilmente la temperatura. Sollevando il serbatoio con qualche mattone potrete inoltre far circolare l'aria anche al di sotto. Alcuni coltivatori isolano i loro serbatoi con polistirolo o gomma spugna.

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