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By Luke Sholl

Vi presentiamo la rigenerazione della cannabis.


Come i comuni giardinieri, la maggior parte dei coltivatori di cannabis si sbarazza delle proprie piante dopo aver raccolto le infiorescenze. Dopo aver ottenuto un bottino così delizioso, fresco e potente, è ora di voltare pagina e passare ad una nuova coltura. Tuttavia, alcuni coltivatori lo fanno in modo leggermente diverso, adottando una tecnica chiamata “rigenerazione”. In sostanza, si tratta di intervenire su una pianta affinché possa offrire multipli raccolti.

Ma come funziona esattamente?

In questo articolo esamineremo che cos’è la rigenerazione della cannabis, come si fa e i suoi pro e contro.

Cos’è la Rigenerazione della Cannabis?

In botanica, la rigenerazione si riferisce alla riparazione e al rinnovamento dei tessuti vegetali di una pianta.

Essendo una pianta a fioritura annuale, il ciclo di vita della cannabis è limitato ad una singola stagione. Per quanto ci si accanisca nel tentativo di rimaneggiare la sua genetica, è sempre stato così e sempre lo sarà. In sostanza, la cannabis cresce quando le giornate sono lunghe e fiorisce quando sono brevi. Una volta che raggiunge la fine del suo ciclo di vita, muore.

La rigenerazione è un po’ come hackerare questo processo biologico. Malgrado la pianta originale dovrà prima o poi morire, i coltivatori possono prima riportarla al suo stato vegetativo. Di conseguenza, potranno coltivare di nuovo la stessa pianta per un secondo raccolto, sebbene sarà meno generoso del primo.

Perché Far Rivegetare una Pianta di Cannabis?

Che si tratti della vostra prima pianta o della cinquantesima, ci sono diverse ragioni per far rivegetare la cannabis. Una delle più convincenti è quanto tempo risparmierete rispetto a ripartire da zero coltivando un’altra pianta. Tuttavia, la rigenerazione ha anche i suoi svantaggi.

In questa sezione esamineremo i pro e i contro della rivegetazione.

Vantaggi della Rivegetazione

Sebbene la parte scientifica sembri piuttosto complessa, la rivegetazione è in realtà abbastanza semplice e può offrire numerosi vantaggi.

Preserva i Fenotipi

Raccogliere delle cime dalla stessa pianta in momenti diversi può movimentare decisamente le cose. Ad esempio, molti coltivatori prelevano i cloni dalla loro pianta madre preferita prima della fase di fioritura. Se non lo fanno, quel particolare fenotipo andrà perso per sempre una volta che la pianta inizierà a fiorire, a meno che non decidano di farla rivegetare. In questo modo, i coltivatori possono preservare una replica esatta di quel particolare fenotipo.

Aumenta la Produttività delle Piante

Un po’ come un nonno che pota le rose del suo giardino, prelevare delle talee è un ottimo modo per ampliare le proprie colture. Questo vale sia per i coltivatori olistici che per quelli ricreativi che potrebbero vivere in un Paese con restrizioni sul numero di piante che possono coltivare. Fondamentalmente, è destinata soprattutto a coloro che hanno solo bisogno di un paio di piante di qualità per tirare avanti. Avere due piante con le stesse caratteristiche sarà sempre meglio di averne una sola di cui non si conosce la provenienza.

Perché Far Rivegetare una Pianta di Cannabis?

Non È Necessario Mantenere in Vita una Pianta Madre

Doversi separare da una pianta madre può essere un momento emotivo, soprattutto se vi ha regalato alcune delle migliori piante che abbiate mai avuto. Di conseguenza, alcuni coltivatori mantengono in vita la pianta madre il più a lungo possibile, selezionando ed asportando i cloni direttamente da lei. Sebbene questo sia un modo per preservare le caratteristiche di quella pianta, potete farlo anche con la rigenerazione.

Magari la pianta madre è cresciuta così tanto da occupare troppo spazio nella vostra grow room. O forse prendersi cura di lei sta richiedendo troppo tempo e risorse preziose che potreste invece dedicare a qualcos’altro. Qualunque sia la ragione, far rivegetare una pianta significa che potete sbarazzarvene e continuare a produrre un raccolto geneticamente identico.

Fase Vegetativa Ridotta

Se il tempo è essenziale per voi, alcuni coltivatori hanno scoperto che la rivegetazione accelera notevolmente i tempi d’attesa. Sebbene sia un tema controverso, la rivegetazione mostra di avere il potenziale per ridurre i tempi trascorsi in fase vegetativa. Le piante che sono cresciute durante un’intera stagione hanno sistemi radicali complessi ed ormai maturi. In confronto, i cloni e le piante più giovani richiedono più tempo per stabilizzare le loro radici. Quando si fa rivegetare una pianta dopo il raccolto, le sue radici sono tecnicamente già presenti e ben sviluppate.

Più Cime dalla Stessa Pianta

Probabilmente avete già sentito parlare del termine “Monster Cropping”, ma forse non sapete che si tratta semplicemente di una tecnica di rivegetazione. Se fatta bene, le piante sottoposte a Monster Cropping possono aumentare considerevolmente i loro raccolti, producendo piante più cespugliose, rami più forti ed un maggior numero di nodi da cui potrebbero svilupparsi più cime.

Non c’è Bisogno di Semi

Quanto tempo ci vuole per scegliere i semi giusti? Se siete come noi, è un processo che, sebbene divertente, può far perdere tempo prezioso che potrebbe essere speso meglio nella coltivazione. La rivegetazione della vostra pianta di cannabis preferita dimezza già i tempi eliminando questo processo. Inoltre, se state rivegetando per preservare la genetica, sapete già cosa volete e quello che otterrete.

Aspetti Negativi della Rivegetazione

Ovviamente, nella vita non esistono solo aspetti positivi. Ecco alcune delle insidie più comuni che dovreste conoscere quando si tratta di rigenerazione della cannabis.

Difficoltà

Sebbene la teoria possa sembrare semplice, il vero processo di rigenerazione non è così banale. Che siate principianti o coltivatori con decenni d’esperienza alle spalle, le cose possono andare ed andranno, storte. Prima di iniziare a provare, armatevi di quanta più conoscenza possibile: leggete forum, guardate video-guide, ma partite dal presupposto che si può anche sbagliare. Fortunatamente, avete sempre la possibilità di prelevare numerose talee, così avrete più probabilità di farcela.

Tempo

Anche se ovviamente non ci vuole tanto tempo quanto una nuova pianta, le piante rivegetate possono impiegare alcune settimane per mostrare i primi segni di ricrescita. Il tempo necessario per la rigenerazione varia da una pianta all’altra e dall’ambiente in cui crescono. Ad esempio, se ci mettete troppo tempo ad avviare il processo di rivegetazione, la pianta avrà bisogno di più tempo per raggiungere la fase di fioritura. La pazienza è la chiave. Dopotutto, a volte le piante possono crescere più lentamente.

Training

A volte, il training può essere trascurato, anche dai coltivatori più esperti, e questo è un vero peccato. Sottoporre le piante ad una tecnica di training è uno dei modi migliori per aumentare i raccolti di oltre il 40%, senza interferire con l’impianto di coltivazione. Tuttavia, nel caso della rivegetazione, il processo di training è più complicato. Dopotutto, sarete costretti a lavorare sullo scheletro della pianta invece che su una giovane pianta desiderosa di crescere.

Aspetti Negativi della Rivegetazione

Rese Produttive Inferiori

Ci sono alcuni coltivatori, come quelli che applicano il Monster Cropping, che fanno rivegetare le proprie piante per più di due cicli. Sebbene molti di questi riferiscano che la potenza rimane praticamente invariata dopo le prime rivegetazioni, ogni volta si otterranno meno cime. Ad ogni raccolto, la quantità di infiorescenze sarà inferiore rispetto alla precedente produzione. Alla fine, anche la potenza e la qualità ne risentiranno e le piante non andranno più bene per produrre cime.

Stress alle Piante

Come per ogni essere vivente, lo stress è un enorme fattore di rischio per le piante. Il semplice processo di rivegetazione può stressare così tanto le piante da provocare mutazioni o innescare l’ermafroditismo. Ad esempio, quando riappaiono le foglie, potrebbero non avere i bordi dentellati che conosciamo ed amiamo. Detto questo, questi problemi dovrebbero svanire dopo un paio di settimane. Tenete presente che una pianta stressata può impiegare più tempo per riprendersi, quindi trattatela bene.

Tipi di Rivegetazione

La rigenerazione della cannabis non è un processo uguale per tutti. Ci sono infatti diversi modi per riavviare la fase vegetativa di una pianta, anche accidentalmente.

Monster Cropping

Il Monster cropping è un po’ come prendere Bruce Banner e trasformarlo in Hulk. Una miscela di tecniche di training e di rivegetazione piuttosto comuni tra i coltivatori interessati ad aumentare le proprie rese produttive. Il processo prevede la clonazione di una pianta quando è in fase di fioritura, prelevando talee dai rami inferiori, aumentando così il volume, la densità di crescita e la vitalità delle nuove piante.

Rivegetazione Post-Raccolto

Sebbene non sia raccomandata per i coltivatori alle prime armi, la rivegetazione post-raccolto è una tecnica semplice che non richiede molto tempo per essere padroneggiata. Inoltre, una volta che saprete cosa fare, sarete in grado di farlo ripetutamente, migliorando di volta in volta.

In termini scientifici? Dovete ingannare le vostre piante creando un autunno ed un inverno artificiali.

Come Rivegetare una Pianta di Cannabis

  1. Potare ripetutamente: Siate selettivi e rimuovete solo parte delle cime. Tenete i rami ed i fiori presenti nella terza parte inferiore delle piante. I nuovi getti affioreranno così dalle punte dei rami lasciati spogli dopo il raccolto.
  2. Coprire le ferite: Sebbene sia facoltativo, per ridurre lo stress potete usare dei pezzi di nastro adesivo per coprire gli eventuali tagli aperti. Ciò dovrebbe anche prevenire le infezioni e qualsiasi esposizione ambientale indesiderata, come luce o ossigeno.
  3. Realizzare un lavaggio delle radici: Usate acqua pulita e tiepida per irrigare le radici della pianta, ma senza affogarla. Se necessario, potete anche potare le radici meno sane.
  4. Nutrire bene le radici: Cambiate i fertilizzanti trattando la vostra pianta come se fosse una giovane plantula in fase di crescita, usando nutrienti ricchi in azoto.
  5. Rinvasare la pianta: Trapiantare in un nuovo vaso può creare o distruggere il processo di rigenerazione. Rinvasate in un nuovo vaso, con terriccio fresco e qualsiasi altro additivo che possa stimolare il processo.
  6. Riavviare la fase vegetativa: Posizionate la vostra pianta sotto 20–24 ore di luce, riportandola in fase vegetativa. Poiché in natura la cannabis cresce in fase vegetativa in primavera e in estate, è necessaria più luce per indurla a pensare che sia tornata la primavera.
  7. Alterare il fotoperiodo: I fotoperiodi della fase di fioritura e di quella vegetativa sono diversi. Una volta recuperate le forze, la pianta può ricevere le 18 ore standard di luce al giorno.
  8. Continuare ad osservare: Ci vorrà un po’ di tempo prima che la pianta mostri segni di vita. Di conseguenza, fate attenzione a non annaffiarla troppo. Più acqua non accelererà questo processo, ma a lungo andare creerà problemi. Dovrebbero essere necessarie circa due settimane prima di vedere i primi segni di rigenerazione.
  9. Cambiare le ore di luce per indurre la fioritura: Dopo alcune settimane, la vostra pianta sarà pronta per riprendere la fioritura. Potate le foglie e passate ad un ciclo di luce di 12 ore.

Una volta completamente fiorita, sarà di nuovo pronta per essere raccolta.

Rivegetazione Post-Raccolto

Rivegetazione Accidentale

La rivegetazione accidentale è incredibilmente comune. Potrebbe essere successo anche a voi qualche volta.

La cannabis può inaspettatamente tornare alla sua fase vegetativa per una serie di ragioni, alcune delle quali apparentemente insignificanti come un disturbo luminoso o un cambiamento climatico. Per questo motivo, la rivegetazione accidentale dipende in gran parte da dove state coltivando le vostre piante e da eventuali fattori correlati.

Indoor

  • Infiltrazioni di luce: La cannabis è molto sensibile al fotoperiodo. Parte del nostro lavoro di coltivatori è stimolare questo ciclo quando coltiviamo indoor. Di conseguenza, qualsiasi breve cambiamento nell’illuminazione può innescare una fioritura precoce involontaria. Questo potrebbe essere dovuto semplicemente alle vostre continue visite nell’area di coltivazione o ad una cerniera aperta. Per evitare che ciò accada, verificate la presenza di fonti di luce indesiderata. Se trovate dei fori, anche se sono piccoli come la punta di uno spillo, rattoppateli con del nastro adesivo nero.
  • Timer difettosi: Problemi ai dispositivi elettronici. Se avete un timer difettoso, il vostro impianto potrebbe essere soggetto a periodi di luce più lunghi del necessario. Poiché la cannabis è estremamente sensibile alla luce, può attivare una rigenerazione automatica più rapida o inaspettata. Assicuratevi di controllare due volte i timer prima di usarli.

Outdoor

  • Piantare troppo presto: Come regola generale, piantare piantine all’aperto troppo presto allunga il periodo vegetativo. Invece di piantare a marzo o aprile, aspettate fino a metà-fine maggio (nell’emisfero settentrionale).
  • Spostare le piante: Spostare continuamente le piante di qua e di là non è mai una buona idea. Anche se a volte è necessario, spostare una pianta in una posizione con maggiore esposizione alla luce o al calore può far sì che torni alla fase vegetativa.

Che Altro Potete Fare

La rivegetazione accidentale non è la fine del mondo. Se succede, ci sono alcune cose che potete fare per risolverla.

Da un lato, potete lasciare che rivegeti completamente. Forse volete iniziare a conoscere la rigenerazione della cannabis e state scoprendo i suoi vantaggi. O forse volete sfruttare al meglio le vostre piante. In ogni caso, non intervenire in una rigenerazione accidentale non danneggerà affatto le vostre piante.

In alternativa, se preferite stroncare il processo sul nascere (per così dire), correggete le eventuali infiltrazioni di luce e dovreste risolvere tutti i problemi. Una volta eliminata la luce non necessaria, date alle vostre piante 12 ore di buio ininterrotto al giorno e tornerà in fase di fioritura.

Un possibile inconveniente delle piante ripetutamente sollecitate a cambiare il proprio stadio di crescita e più di una volta è l’ermafroditismo. Detto questo, potete porvi rimedio. Esaminate da vicino le cime delle vostre piante per verificare la presenza di sacche giallognole. Fatelo con attenzione in quanto possono essere subdole e nascondersi dietro alle cime. Se ne trovate qualcuna, rimuovetela con cura prima che si apra. In questo modo eviterete che le piante si impollino e sviluppino semi anziché resina.

Ottenere più Raccolti da una Pianta Grazie alla Rigenerazione

I coltivatori esperti tendono ad avere più fortuna quando si tratta di far rivegetare una pianta. Ma anche le cose semplici possono andare storte a lungo andare, soprattutto se non avete familiarità con il processo di coltivazione in sé.

Tuttavia, se siete interessati a far rivegetare le vostre piante o se sono tornate in fase vegetativa accidentalmente, ci sono molti vantaggi. Uno dei più evidenti? Una pianta rivegetata con successo sarà pronta per fiorire in appena 3–6 settimane. Pensate a quanti vantaggi potreste trarne.

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