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By Luke Sumpter

Fumare fiori di cannabis è una maniera ancestrale, ed altamente efficace, di sperimentare gli effetti psicoattivi del THC. Certi fumatori preferiscono però alzare un po' il tiro ed optano per i concentrati, versioni purificate delle componenti attive della cannabis, che procurano uno sballo ad azione rapida e contundente.

Kief: Domande e Risposte

👐 Quali Sono le Differenze tra Kief e Hashish?
Kief e hashish sono forme simili ma diverse di concentrato di cannabis. Il kief è una polvere composta da tricomi, come quelli che trovi sul fondo del tuo grinder. L'hashish è una massa omogenea di tricomi che viene pressata per formare un blocco o una palla solida.
🧱 L'hashish è kief compresso?
Sì! Se lasciato non trattato, il kief assume la forma di una polvere. Dopo averlo pressato usando una pressa per hash, il kief si trasforma in un blocco malleabile. La pressione rompe i tricomi e rilascia la loro resina, legandoli strettamente insieme.
🗄 Come si conserva correttamente il kief?
Dopo un po’ di tempo, l'ossigeno, la luce e il calore degradano i cannabinoidi. Per mantenere il tuo kief fresco e i tuoi THC e CBD intatti, conserva la tua scorta in un contenitore di vetro a chiusura ermetica e mettilo in un luogo fresco, buio e asciutto. I barattoli di vetro per conserve funzionano bene.
⚡️ Il kief ti sballa di più dei fiori?
Il kief sarà sempre più potente dei fiori della stessa varietà. Essendo una massa concentrata di tricomi, il kief fornisce più THC in ogni inalazione di quanto non si otterrebbe usando un uguale peso di fiori.

Cos'è Il Kif?

Una di queste forme concentrate di cannabis è nota come kif, ed è sostanzialmente della polvere di tricomi. I tricomi sono piccole ghiandole che occupano i fiori e le foglie della pianta di cannabis, e secernono una resina densa e appiccicosa la quale alberga molecole che conosciamo ed amiamo, come THC, CBD, e tanti altri cannabinoidi e terpeni. Ma i tricomi non stanno là solo per procurare agli umani un'esperienza psicoattiva; essi svolgono anzi un ruolo importante per la sopravvivenza della pianta. Queste ghiandole producono metaboliti secondari che aiutano a proteggere le piante da minacce naturali come gli insetti e le alte temperature.

Produrre kif significa separare dai fiori di cannabis queste piccole industrie chimiche, e metterle da parte fino a che se ne è raccolta una buona quantità. Questo mucchietto di tricomi può quindi essere impiegato in una molteplicità di modi, per provocare uno sballo poderoso. Poiché i tricomi contengono cannabinoidi, il kif offre uno sballo molto più intenso di quello derivato dal fumare i fiori di cannabis; in quest'ultimo caso, il fumo contiene normalmente materiale vegetale combusto ed altre molecole non desiderate.

Come Raccogliere Il Kif

Il kif è un concentrato di cannabis semplice, e non richiede affatto molta preparazione o attività. Il modo più facile di prelevare il kif si ha con infiorescenze completamente essiccate, che sono state fatte seccare e conciate in maniera corretta. Fiori umidi e fatti seccare non correttamente non verranno macinati altrettanto bene, e ciò significa che i tricomi saranno più difficili da prelevare.

Il modo tipico di cominciare a costituire una riserva di kif è quella di usare un grinder a compartimenti multipli, l'ideale essendo uno a tre livelli. Questi grinder possiedono un compartimento superiore, in cui i fiori di cannabis vengono piazzati fra denti di metallo o plastica e macinati fino ad ottenerne una polvere. Le particelle triturate cadono quindi, attraverso dei forellini, nel secondo livello, dove vengono raccolti su una retina metallica. Questa materia vegetale sminuzzata è troppo voluminosa per passare attraverso la rete, ma i minuscoli tricomi vi filtrano facilmente, per finire poi in un “compartimento kif” che si trova sul fondo.

Col tempo, questo compartimento di fondo si riempirà di tricomi. Prima che passi molto tempo, avrete una montagna di tricomi pronti ad essere usati in qualunque maniera desideriate.

Haffa di kief

Cosa Fare Con Tutto Questo Kif?

Una volta che avete accumulato una quantità decente di kif, è tempo di decidere come utilizzarlo. Questa polvere di tricomi può essere impiegata in molti modi diversi, per provocare un potente sballo psicoattivo.

1. Caricatelo in Un Cannone

Il kif può essere usato come supplemento di THC al momento di rollare una canna. Se voi ed i vostri compagni di fumata sentite che è giunto il tempo di decollare, prendete il kif e spolveratene qualche pizzico nella canna prima di arrotolarla. Questo aggiungerà una botta seria, e sarà di particolare aiuto quando i fiori che state fumando non sono così potenti come speravate. In alternativa, i più creativi ingegneri della canna che sono fra voi potrebbero voler rivestire di kif l'esterno del cannone, per un estremo fascino visuale. Immergete la canna nella cera, o semplicemente leccatela e passatela rotolandola su un piatto pieno di kif.

2. Date Spazio Alla Creatività in Cucina

Il kif si può usare per fare del “canna-burro”, che si può poi impiegare praticamente in qualunque ricetta, per indurre un potente sballo da edibili. Il canna-burro di kif può essere aggiunto a torte, brownie, salse, condimenti, e tutta una serie di altre opzioni. Ricordate soltanto la regola d'oro della cucina con cannabis: decarbossilazione. Qualsiasi cosa stiate cucinando, assicuratevi di sottoporre prima la vostra cannabis ad una temperatura di 110ºC per 30–45 minuti, per convertire il THCA in THC psicoattivo.

Cannabis marijuana kief

3. Preparate Un “e-liquid” E Vaporizzatelo

Il kif può essere usato per produrre “e-liquid” fatto in casa, che può poi essere caricato in un vaporizzatore a penna ed usato in casa o, in maniera discreta, quando si è in giro. Per fare dell'e-liquid dovrete procurarvi del glicole propilenico e glicerina vegetale, insieme ad un filtro da caffè, una scodella di metallo o di vetro, un tegame, e alcune siringhe.

Riempite d'acqua il tegame e piazzatevi sopra la scodella, per creare un bollitore doppio fai-da-te. Versate quindi nel bollitore la glicerina vegetale ed il glicole propilenico in un rapporto di 1:1. Aggiungete il kif alla miscela e aumentate la fiamma fino ad ebollizione. Aspettate che la miscela si sciolga ed assuma una consistenza densa e omogenea. Procedete quindi a versare il tutto, attraverso il filtro da caffè, in un recipiente, e lasciate raffreddare. Riempite le siringhe, e siete pronti per caricare il vostro vaporizzatore.

4. Trasformatelo in Rosin

Il kif può essere usato per produrre la propria riserva di hashish, nel caso che si sia messa da parte una buona quantità di tricomi. Per fare ciò, vi occorrerà della carta da forno ed un ferro da stiro (si possono usare anche delle piastre per capelli). Mettete il vostro kif nella carta da forno e ripiegatevela sopra. Pressate la carta con l'apparecchio calorifico di vostra scelta per un tempo breve ed a forte pressione, e vedrete una gelatina bruna colare sulla carta. Questa sostanza resinosa è ideale per caricarla nel braciere di un bong, o per accenderla sul chiodo del dab.

5. Fate Dell'hashish Estratto a Secco

L'hashish fatto a partire dal kif è chiamato anche “estratto a secco”. Questa sostanza ha una consistenza diversa da quella del normale hashish, ed è più farinosa e friabile. La chiave per fabbricare hashish è la forza compressiva. Questa forza può venir applicata tramite l'impiego di una pressa meccanica, o a mani nude. Per dare avvio a questo procedimento vi occorrerà una discreta quantità di kif, ma una volta che ne avrete a sufficienza è molto semplice da fare. Riempite con il kif una piccola busta di plastica, arrotolatela stretta, e chiudetela ermeticamente. In seguito, avvolgete strettamente il pacchetto in 3 strati di carta di giornale, e una volta che l'avete arrotolato bagnate la carta. Ora adoperate una piastra per capelli ed applicate pressione al pacchetto per alcuni secondi alla volta, fino a che sarà ben compresso. Aprite il pacchetto per scoprire un bel blocchetto compatto di hashish di kif.

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