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By Adam Parsons Reviewed by: Silvia Maroto


La coltivazione della cannabis non è una passeggiata (o almeno non lo è se l'obiettivo è ottenere una cannabis di alta qualità). Ci sono molte cose da considerare per ottimizzare la salute e le rese delle vostre piante. Uno di questi importanti fattori è il livello di zucchero contenuto nelle piante. Potrebbe sembrarvi una variabile piuttosto strana, ma in realtà si tratta di uno dei maggiori fattori che influenzano la crescita della cannabis e, di conseguenza, le rese finali. Quando una pianta produce sufficiente zucchero e lo distribuisce nelle giuste parti della propria struttura, il bottino finale saranno cime di grandi dimensioni.

Pertanto, tutti i coltivatori dovrebbero conoscere i meccanismi con cui viene distribuito lo zucchero all'interno delle piante e anche voi, in veste di coltivatori, dovreste imparare ad aumentare la produzione di zucchero.

NO ZUCCHERO, NO CANNABIS

Avrete già sentito parlare di fotosintesi. La fotosintesi è un processo naturale attraverso il quale la maggior parte delle piante è in grado di trasformare l’energia solare in ossigeno (O₂) e glucosio (zucchero).

Esistono diversi modi per migliorare questo processo ed incoraggiare una maggiore produzione di zucchero. Tuttavia, non si tratta solo di aggiungere integratori. Gli zuccheri devono infatti raggiungere le giuste parti delle piante, ed alcune zone ne richiedono più di altre.

Il principio alla base della distribuzione dello zucchero è chiamato "forza di assorbimento", dove lo zucchero scorre o "si accumula" nei diversi organi della pianta. Tuttavia, la velocità di questo flusso varia e le cime sono sempre le parti che richiedono e ricevono la maggior parte dello zucchero.

Come una pianta di cannabis produce zucchero

Anche le foglie più giovani richiedono maggiori quantità di zuccheri, essendo ancora in fase di crescita. Le foglie più vecchie e mature, invece, ne hanno meno bisogno. Lo zucchero non assorbito non va però sprecato, ma viene trasferito alle giovani foglie.

Questo processo potrebbe sembrarvi piuttosto semplice, ma non lo è affatto. Si instaura una forte competizione perché ogni parte della pianta cerca di assimilare tutto lo zucchero che è in grado di trattenere. Maggiore sarà la forza di assorbimento e più zuccheri riceverà. Ciò significa che gli organi con una maggiore forza di suzione otterranno più zuccheri.

L'efficienza con cui le piante convertono la luce solare in zucchero può essere calcolata misurando i carboidrati (zuccheri semplici) contenuti nella linfa delle foglie di cannabis. Il processo può sembrare complicato, ma con una breve panoramica sul brix ed uno strumento economico e facile da usare, i coltivatori sia esperti che principianti potranno dare sfogo alle proprie abilità colturali.

Come Usare Il Rifrattometro

CALCOLARE LO ZUCCHERO USANDO I GRADI BRI

Brix è un termine scientifico usato per misurare la quantità di luce che cambia direzione quando passa attraverso qualsiasi liquido o solido. Qualsiasi oggetto posizionato su una superficie d'acqua sembra deformarsi. Ciò è dovuto alla luce, che entrando nell'acqua viaggia ad una velocità inferiore rispetto a quella raggiunta nell'aria. Le distinte densità delle due sostanze generano l'illusione ottica. Misurando l'angolo con cui la luce passa attraverso la linfa, è possibile calcolare il grado di rifrazione in atto. L'indice di brix ottenuto mediante l'uso di un rifrattometro darà ai coltivatori un'indicazione della densità degli zuccheri della linfa e, quindi, della forza della pianta.

Ricordatevi che un maggiore contenuto di zuccheri significa cime più grandi, ed è espresso da una percentuale di brix più elevata. Sebbene altri composti all’interno della linfa alterino l’angolo di rifrazione della luce, lo zucchero, od in questo caso i carboidrati, è una delle molecole più grandi. Di conseguenza, il suo effetto sulla luce risulta più forte di quello causato da altre molecole più piccole.

RIFRATTOMETRO: UNO STRUMENTO ESSENZIALE

Per fortuna, i rifrattometri palmari sono economici e semplici da usare, una soluzione vantaggiosa per tutti i coltivatori di cannabis (a prescindere dal loro budget o esperienza). Iniziate applicando sul vostro rifrattometro un po' di acqua distillata. Una lettura dell'indice brix pari allo 0% vi assicurerà che il dispositivo è stato calibrato correttamente. Se optate per un rifrattometro digitale, il processo diventa ancora più semplice. Una volta che sarete soddisfatti della configurazione del vostro dispositivo, cospargete sulla superficie del lettore qualche goccia di linfa estratta da una foglia di cannabis arrotolata e schiacciata, e premete l'interruttore. Il display digitale vi indicherà l'indice di brix.

Un'ultima considerazione sul calcolo dei gradi brix è la temperatura. Questo parametro può influenzare la velocità con cui la luce attraversa un oggetto. La maggior parte dei sensori di brix calcolano automaticamente anche la temperatura nella loro lettura. Tuttavia, per precauzione, assicuratevi di misurare sempre liquidi che siano a temperatura ambiente.

Possedete un rifrattometro e avete calcolato correttamente l'indice di brix delle vostre piante di cannabis, ma non sapete qual è la percentuale di brix ottimale? Se l'indice di brix del vostro campione è superiore al 12% vuol dire che la conversione degli zuccheri all'interno delle vostre piante non solo è efficiente, ma sta anche aumentando la loro resistenza contro parassiti e malattie. Maggiori saranno i gradi brix e meglio sarà. Tutti gli indici al di sotto del 12% indicano una marijuana priva delle risorse chiave per sopravvivere, come luce, acqua, sostanze nutritive o temperature adeguate. Se rientrate nella categoria degli indici di brix inferiori al 12% e avete già intrapreso alcune manovre per risolvere la situazione, le seguenti tecniche potrebbero aiutarvi a migliorare la produzione di zucchero.

Come Usare Il Rifrattometro

STIMOLARE LA PRODUZIONE DI ZUCCHERO

La fotosintesi non riguarda solo l'assorbimento e l'uso efficiente della luce solare. Bisogna considerare anche molti altri fattori, come la presenza di acqua, anidride carbonica e la salute del suolo. Ottimizzando queste variabili, i coltivatori possono incoraggiare le piante ad assorbire tutte le sostanze nutritive necessarie per produrre più cime.

La buona notizia è che il processo di distribuzione degli zuccheri non richiede l'intervento umano, ma potrebbe comunque trarne benefici. In commercio potete trovare una vasta gamma di integratori con zuccheri con cui potreste stimolare significativamente la fase di fioritura. Dai prodotti di marca alla semplice melassa di canna, i vostri substrati possono essere arricchiti con una quantità extra di zucchero poche settimane prima della fioritura, per garantire una sua distribuzione più diffusa ed efficace.

LA DEFOGLIAZIONE AUMENTA LA PRODUZIONE DI ZUCCHERO

È noto che la manipolazione dell’architettura vegetale influisce sulla composizione chimica delle piante di cannabis. In particolare, viene aumentata la standardizzazione dei cannabinoidi nella cannabis di tipo “farmacologico”. In modo simile, la rimozione delle fioriture apicali aumenta la produzione dei semi nella canapa.

Uno dei metodi più comuni per aumentare naturalmente la produzione di zucchero è il taglio delle foglie. Questo processo[1] accelera la sua produzione reindirizzandolo verso le parti della pianta che più ne hanno bisogno: le cime. Ma ciò non vuol dire rimuovere la maggior parte delle foglie, in quanto si comprometterebbe l'intero processo per colpa di un'attività fotosintetica meno efficiente.

Alcuni coltivatori tagliano semplicemente il fogliame giovane non appena cresce, ritenendo che possa impedire alle piante di utilizzare al massimo l’energia disponibile, e che il taglio delle foglie aiuti le cime a ricevere più zucchero, anche se la scienza deve ancora confermare questa ipotesi.

Ricordate: Le foglie sono una delle parti vegetali che più contribuiscono alla produzione di zucchero. Evitate quindi di asportare le foglie più alte perché sono quelle che catturano la maggior parte della luce solare.

Rifrattometro Per Misurare Lo Zucchero

Ancora una cosa sullo zucchero

Tutte le piante, inclusa la cannabis, non assorbono direttamente lo zucchero, ma piuttosto lo producono. Ciò avviene grazie all'aiuto di una serie di processi metabolici interni che, se facilitati dalle giuste condizioni, portano a maggiori rese.

Si tratta quindi di stimolare la cannabis a metabolizzare e sintetizzare maggiori quantità di zucchero. Questo meccanismo consente alle piante di diventare più forti e resistenti alle diverse malattie, oltre ad aumentare le dimensioni e il numero di cime e ad intensificare i sapori e la potenza. Usando un rifrattometro, i coltivatori possono calcolare in modo scientifico il contenuto di zucchero della loro cannabis e adottare le misure più appropriate per migliorarlo.

External Resources:
  1. Sugar promotes vegetative phase change in Arabidopsis thaliana by repressing the expression of MIR156A and MIR156C - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
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