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By Luke Sumpter


Le emorroidi sono davvero dolorose. Queste vene rigonfie possono provocare grave irritazione, che si manifesta con dolore e pruriti. Ma come si formano all'origine queste protuberanze moleste e cosa si può fare per trovare sollievo? Qui di seguito scoprirete perché si formano e se la cannabis possa fare qualcosa per migliorare questi sintomi fastidiosi nel posteriore. 

Cosa sono le emorroidi e cosa le provoca?

Le emorroidi, o “dilatazione varicosa delle vene emorroidarie”, sono dei grumi dolorosi che si sviluppano dentro ed intorno all'ano e parlarne è quasi altrettanto spiacevole che soffrirne fisicamente. Ma cosa sono esattamente? E quale ne è la causa?

Le emorroidi non sono qualche sorta di escrescenza misteriosa. Si tratta in realtà di vene gonfie, parti sporgenti del sistema vascolare che riportano il sangue verso il cuore. Questi rigonfiamenti non sono dissimili dalle vene varicose, nel senso che sono anch'esse tessuti vascolari rigonfi e contorti. Le vene varicose tendono però a formarsi nelle gambe e nei piedi.

Queste protuberanze non sono semplicemente delle vene normali che cominciano a gonfiarsi. Esse si formano dai plessi venosi emorroidari, una parte specializzata dell'anatomia umana che aderisce al tessuto connettivo nel canale anale e ci aiuta a defecare. Come potete immaginare, queste strutture sono una causa comune di problemi al posteriore, a causa dell'ingente afflusso di sangue e della posizione delicata.

L'ingrossamento e lo spostamento di questi plessi biologici affligge ogni anno milioni di persone in tutto il mondo. Per esempio, le emorroidi colpiscono ogni anno circa il 10% della popolazione[1] totale del Regno Unito e circa il 4,4% della popolazione degli Stati Uniti[2].

Cosa sono le emorroidi e cosa le provoca?

Tipi di emorroidi

Non tutte le emorroidi sono uguali. Alcune si formano all'interno del corpo, altre all'esterno. Si differenziano anche in base al fatto che provochino o meno la comparsa di grumi di sangue. Ecco le quattro principali tipologie di emorroidi:

Interne

Come indica il nome, sono quelle emorroidi che si formano all'interno dell'ano e, per tale ragione, non sono visibili. Le emorroidi interne meno fastidiose sono dei piccoli bozzi. Questi però possono talvolta evolvere in grosse protuberanze che provocano maggiore fastidio.

Prolassate
Quando le emorroidi interne diventano estremamente gonfie e allungate, cominciano a sporgere all'esterno dell'ano. In casi meno gravi, questo si verifica in occasione di uno sforzo. Ma vene particolarmente gonfie e allungate possono sporgere perfino a riposo.
Esterne
Questo tipo di emorroidi si forma al di sotto della pelle, all'esterno dell'ano. Qui, i vasi sanguigni si sono gonfiati tanto da sporgere da sotto la pelle, formando talvolta un nodulo indurito e provocando molto dolore.
Trombizzate
Sia le emorroidi interne che quelle esterne possono raccogliere sangue rappreso fino a formare dei trombi. Anche se non sono pericolosi, questi coaguli ostruiscono il flusso sanguigno e rendono il disturbo ancora più doloroso.

Cosa provoca le emorroidi?

La causa precisa delle emorroidi resta sconosciuta. Una vecchia teoria ipotizzava che si trattasse semplicemente di vene varicose, ma i dati mostrano che pazienti con alta pressione sanguigna e varici non sono a maggior rischio di sviluppare emorroidi. Una teoria più recente[3] chiama invece in causa uno slittamento del rivestimento del canale anale. In questo modello, i tessuti che sostengono i cuscinetti anali cominciano a deteriorarsi e ciò provoca lo spostamento dei cuscinetti stessi, causando la dilatazione e il gonfiore delle vene che si trovano a prossimità.

L'età costituisce uno dei maggiori fattori di rischio per la formazione di emorroidi, dato che i tessuti di quest'area si indeboliscono e si sfilacciano. Si possono formare anche in seguito ad un'accentuata pressione nell'area, causata da:

Gravidanza Obesità
Scarso apporto di fibre Stitichezza cronica o diarrea 
Sforzi durante i movimenti intestinali Sollevamento di pesi

Come vengono trattate le emorroidi

Esistono vari trattamenti disponibili per i pazienti affetti da emorroidi, dai prodotti topici alla legatura e ai cambiamenti dello stile di vita. Prima di approfondire l'argomento su cannabis ed emorroidi, consultate qui di seguito i trattamenti più comuni.

L'attuale approccio nel trattamento

In un contesto clinico, il corpo medico tratta le emorroidi in diversi modi, fra cui: 

Legatura elastica

Questo procedimento consiste nel disporre una fascia elastica attorno ad un'emorroide, per bloccare l'afflusso di sangue verso l'area.

Emorroidectomia
Asportazione chirurgica delle emorroidi, eseguita sotto anestesia generale. 
Fotocoagulazione ad infrarossi
Questo trattamento non chirurgico impiega luce infrarossa per provocare la coagulazione (formazione di grumi) del sangue nell'area interessata, portando il tessuto a ritirarsi.

I pazienti possono anche adottare dei cambiamenti nello stile di vita per prevenire la comparsa di emorroidi in futuro e ridurre la gravità del disturbo. Queste sono le misure possibili:

  • Restare idratati
  • Seguire una dieta ricca di fibre
  • Evitare sforzi eccessivi per defecare
  • Restare attivi e compiere attività fisica, per evitare di stare tutto il giorno seduti
  • Non resistere all'impulso di andare al gabinetto

Pomata per le emorroidi

I medici prescrivono anche delle creme topiche per alleviare dolori, gonfiori e pruriti causati dalle emorroidi. Questi prodotti contengono fenilefrina, un farmaco adoperato principalmente come anticongestionante, che provoca il restringimento dei vasi sanguigni.

I pazienti dovrebbero applicare questi prodotti topici secondo le indicazioni di un medico, che di solito consistono in quattro applicazioni al giorno, o dopo ogni movimento intestinale. Alcuni pazienti optano anche per applicare prodotti a base di amamelide, per ridurre dolore e prurito. Questa pianta da fiore possiede proprietà astringenti e viene impiegata per contrastare vari disturbi della pelle, degli occhi e del cuoio capelluto.

Cannabis, CBD ed emorroidi

E dunque, in che modo la cannabis entra in questo quadro, se ci entra? C'è modo di applicare l'erba al proprio culetto, nella speranza di trarne sollievo? Come sempre, le risposte a questo tipo di domande si possono trovare solo nella letteratura scientifica. Purtroppo, i dati concernenti il rapporto fra la cannabis ed una lunga lista di disturbi più gravi restano scarsi. I ricercatori non hanno trovato il tempo, od ottenuto il permesso, per indagare in che modo i fiori agiscono sul sedere.

Mentre restiamo in attesa che emerga questo tipo di dati (sperando che sia nel giro di pochi anni), dobbiamo accontentarci del meno peggio. Un ampio archivio di studi ha tentato l'uso di cannabinoidi contro modelli cellulari e animali di prurito, dolore ed infiammazione. I risultati di tali ricerche possono fornire indizi quanto al modo in cui la cannabis potrebbe agire sui sintomi delle emorroidi negli umani.

Il rapporto fra SEC ed emorroidi

Anzitutto, sappiamo che le componenti della cannabis influenzano il sistema endocannabinoide (SEC). Ma perché questo è importante? Ebbene, il SEC funge da regolatore universale del corpo umano. Questo reticolo di recettori, molecole di segnalazione ed enzimi aiuta a regolare qualsiasi cosa, dagli impulsi del sistema nervoso al rimodellamento osseo, alla salute della pelle e allo stress.

Poiché il SEC regola tanta parte della fisiologia umana, alcune disfunzioni di questo sistema potrebbero essere alla base di certe condizioni patologiche.

Non esistono dati sufficienti per affermare che dei disturbi del SEC possano essere causa di emorroidi. Tuttavia, questo sistema di così vasta portata svolge certamente un ruolo importante nelle cellule epiteliali che rivestono parte del corpo, compreso il canale anale. Questo reticolo regolatore aiuta anche a preservare la pelle contribuendo[4] alla crescita, differenziazione e proliferazione cellulare.

I ricercatori stanno anche indagando l'impatto sul SEC dei cannabinoidi vegetali (fitocannabinoidi). Molecole come il THC riescono a legarsi ai recettori del SEC e questo significa che hanno la capacità diretta di influire sul sistema che tiene sotto controllo gran parte del nostro organismo. Fino a questo punto abbiamo compiuto buoni progressi nel testarli su modelli di sintomi osservati nei pazienti di emorroidi, compresi dolore e infiammazione.

Il rapporto fra SEC ed emorroidi

CBD e THC: Cosa dice la ricerca?

La pianta della cannabis vanta il titolo di bio-industria fitochimica. Questa specie produce oltre 500 sostanze chimiche uniche e i suoi fiori sfornano centinaia di cannabinoidi e terpeni che influiscono sulla biologia umana e sul SEC. Ma qualcuno di questi composti chimici ha un impatto positivo sulle emorroidi? Per il momento, semplicemente non lo sappiamo. Tuttavia, dei test preclinici in corso li stanno sperimentando su modelli di infiammazione, prurito e dolore. Vediamo più in dettaglio queste esplorazioni.

Il CBD ha raggiunto una fama folgorante negli ultimi anni, in parte perché privo di effetti psicotropi. Questo cannabinoide non si lega ai recettori del SEC con molta affinità, ma influisce sui livelli di endocannabinoidi[5] nell'organismo perturbando gli enzimi del SEC. Quando le emorroidi si infiammano, rilasciano un muco irritante che provoca un disturbo chiamato “pruritus ani”.

Attualmente, degli studi stanno osservando il CBD e i suoi metaboliti per determinare il loro potenziale antinfiammatorio[6]. Altre investigazioni stanno sondando il CBD alla ricerca di eventuali effetti sulla segnalazione[7] del dolore. Mentre molti di questi studi si concentrano sul dolore neuropatico, eventuali scoperte verrebbero applicate agli acuti episodi di disagio sofferti dai pazienti di emorroidi.

Sebbene spesso scartato a causa dei suoi effetti psicoattivi, i ricercatori stanno esaminando anche il THC[8] in modelli di dolore. Scoperte positive in questo ambito potrebbero portare ad aggiungere il cannabinoide alle formule topiche, dove non inciderebbe sullo stato mentale. I ricercatori stanno anche testando entrambi, THC e CBD, in modelli di prurito[9], a causa della loro azione diretta sui recettori CB1, CB2 e TRPV1.

Prevenzione delle emorroidi: La cannabis si mostra promettente?

Può la cannabis aiutare a sbarazzarsi delle emorroidi? O meglio ancora, può prevenire questo disturbo? La scienza non ha ancora raggiunto una conclusione. Esistono centinaia di prodotti topici a base di cannabis che contengono una miriade di cannabinoidi, terpeni e prodotti naturali. Sebbene i resoconti aneddotici sembrino promettenti, la scarsità di dati in questo ambito significa che non siamo in grado di dire con certezza che l'erba abbia una qualche utilità. Per ora, dovremo aspettare che vengano condotti test sugli umani prima di vedere l'aggiunta di THC, CBD e i loro cugini fitochimici nelle creme contro le emorroidi.

External Resources:
  1. CKS is only available in the UK | NICE https://cks.nice.org.uk
  2. Review of Hemorrhoid Disease: Presentation and Management - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  3. Hemorrhoids: From basic pathophysiology to clinical management - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  4. The endocannabinoid system of the skin in health and disease: novel perspectives and therapeutic opportunities - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  5. Cannabidiol enhances anandamide signaling and alleviates psychotic symptoms of schizophrenia - PMC https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  6. Cannabidiol (CBD) and its analogs: a review of their effects on inflammation https://www.sciencedirect.com
  7. The Role of Cannabidiol (CBD) in Chronic Pain Management: An Assessment of Current Evidence | SpringerLink https://link.springer.com
  8. The analgesic effect of oral delta-9-tetrahydrocannabinol (THC), morphine, and a THC-morphine combination in healthy subjects under experimental pain conditions https://www.sciencedirect.com
  9. Cannabinoids for the treatment of chronic pruritus: A review https://www.sciencedirect.com
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