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By Luke Sholl Reviewed by: Erin Willis


Sul mercato sono attualmente disponibili tantissime tipologie di oli al CBD, oli di canapa, oli di cannabis, tinture al CBD e molti altri prodotti, pertanto spesso è complicato decidere quale acquistare. La mancanza di linee guida e le informazioni (talvolta intenzionalmente!) fuorvianti contribuiscono ad accrescere la confusione. Quindi, che differenza c'è tra olio di CBD e olio di cannabis?

La Differenza Tra Olio di CBD e Olio di Cannabis

Sebbene entrambi derivino dalla stessa specie di pianta (Cannabis sativa), l’olio di CBD e l’olio di cannabis sono estremamente diversi e ricadono sotto leggi completamente distinte. Per farla breve, l'olio di CBD e l'olio di cannabis non sono la stessa cosa. Entrambi i prodotti derivano dalla stessa specie vegetale (Cannabis sativa), ma olio di CBD e olio di cannabis sono estremamente differenti, oltre a sottostare a normative completamente diverse. Inoltre, queste due sostanze vengono solitamente consumate per scopi differenti. Ecco le loro caratteristiche nel dettaglio:

Olio di CBD

L'olio di CBD viene estratto generalmente dalla canapa ad uso industriale. La canapa non è una specie diversa dalla cannabis a scopo ricreativo, ma presenta una differenza sostanziale: contiene dosi trascurabili di THC, la componente psicotropa. La canapa però produce CBD e altri cannabinoidi come CBDA, CBC, CBGA, CBN e CBCA. L'olio di CBD spesso contiene tutti (o quasi) questi cannabinoidi, tranne il THC. Alcuni oli di CBD vengono mescolati ad olio di semi di canapa o di oliva, con la funzione di vettori, per aumentare la biodisponibilità del prodotto (la quantità assimilata e l'efficacia della formula) e per migliorarne il sapore.

L’olio di CBD contiene spesso tutti (o la maggior parte) di questi cannabinoidi, con quantità di THC meno abbondanti. Alcuni oli di CBD contengono solo tracce di THC non sufficienti per produrre un effetto psicotropo. Alcuni oli di CBD contengono anche olio di semi di canapa od olio d’oliva come vettori aggiunti per aumentare la biodisponibilità (tasso ed efficacia della formula) e per aggiungere sapore.

Poiché queste quantità già minuscole vengono ulteriormente ridotte durante la produzione di oli di CBD, questi prodotti sono praticamente privi di THC (da cui il termine “tracce”).

Tuttavia, tra i consumatori esperti, gli oli di CBD a spettro completo stanno diventando sempre più popolari con l’aumentare della conoscenza sul potenziale e sui benefici per la salute associati a queste cosiddette formule a “pianta intera”.

Data la differenza nel profilo dei cannabinoidi, le persone spesso preferiscono l’olio di cannabis perché i suoi effetti differiscono da quelli dell’olio di CBD.

In quasi tutta Europa, la canapa deve contenere livelli di THC inferiori allo 0,2% per essere considerata legale. Questa soglia è leggermente più alta negli Stati Uniti, in cui la dose massima di THC è fissata allo 0,3%. Queste minuscole quantità si riducono ulteriormente durante la produzione dell'olio di CBD, pertanto in questi prodotti il THC è praticamente assente. Gli oli di CBD derivati dalla canapa non possono generare effetti psicotropi. Per questo motivo sono legali in gran parte degli Stati europei e in altre nazioni.

CBD A Spettro Completo Vs CBD Isolato

Quando si decide di acquistare olio di CBD, spesso capita di incontrare diciture come olio “a spettro completo” o “CBD isolato”. Cosa significa?

  • Olio di CBD a spettro completo

L'olio di CBD a spettro completo non contiene soltanto CBD, ma anche altri cannabinoidi come CBN, CBDV, CBG, CBC e CBDA. Contiene inoltre flavonoidi e terpeni, sostanze che forniscono alla cannabis il suo odore e colore caratteristico. Perché ciò è importante? Si ritiene che questi cannabinoidi “minori” lavorino in sinergia per creare un fenomeno noto come “effetto entourage”. In pratica, i principi attivi della canapa possono agire congiuntamente per generare un effetto superiore alla somma delle singole parti. Di conseguenza, gli oli a spettro completo sono diventati molto popolari tra coloro che desiderano beneficiare dell'effetto entourage.

Olio di CBD a spettro completo

  • CBD isolato

Il CBD isolato non contiene altri cannabinoidi, flavonoidi e terpeni, poiché è una forma di CBD quasi pura (al 99,9%).

Quale dei due prodotti è migliore? Il CBD a spettro completo o quello isolato? Non esiste una risposta definitiva. Il CBD isolato ha il vantaggio di essere la forma di CBD più pura. Non c'è alcun rischio di effetti psicotropi e i test antidroga non ne rivelano la presenza nell'organismo. Il CBD isolato è anche inodore e insapore, quindi particolarmente adatto per preparare varie ricette. Tuttavia, gli oli di CBD a spettro completo risultano più popolari tra i consumatori, soprattutto ora che le potenzialità della cosiddetta formula “dell'intera pianta” iniziano ad emergere in modo più chiaro.

CBD isolato

Olio di Cannabis (Olio di Marijuana, Olio di THC)

Per cominciare, i termini “olio di cannabis”, “olio di marijuana” e “olio di THC” significano tutti più o meno la stessa cosa. Ciascuno di essi è un olio infuso con estratto di cannabis ad alto contenuto di THC. E non solo l’olio di cannabis contiene più THC dell’olio di CBD (di solito molto di più), ma è tipicamente derivato dalla cannabis ricreativa o medica piuttosto che dalla canapa industriale.

Ovviamente, questo non vuol dire che i produttori non etichettino il loro olio di CBD come “olio di cannabis” nella speranza di attirare più clienti. Per i nostri scopi, quando parliamo di olio di cannabis intendiamo la “cosa vera”, un olio contenente livelli considerevoli di THC.

Data la differenza nel loro profilo dei cannabinoidi, molte persone preferiscono l’olio di cannabis perché i suoi effetti sono diversi da quelli dell’olio di CBD. Alcuni lo usano in modo ricreativo (per sballarsi), mentre altri ricercano le proprietà terapeutiche dell’olio di cannabis.

Olio di Cannabis (Olio di Marijuana, Olio di THC)

I potenziali benefici dell’olio di cannabis comprendono:

  • Somministrazione più sana (nessuna inalazione)
  • Discreto (nessun odore evidente o giganteschi pennacchi di fumo)
  • Dosaggio preciso
  • Maggiore efficacia (fino a quattro volte più potente rispetto al fumo)
  • Effetto più duraturo

THC – Non Solo Per Chi Vuole Sballarsi

Sentiamo continuamente parlare dei vantaggi del CBD, ma secondo alcune prove[1] la cannabis potrebbe offrire maggiori benefici quando sono presenti entrambi i cannabinoidi principali (CBD e THC). Alcune ricerche[2] suggeriscono che, per trattare alcuni tipi di dolore, una dose aggiuntiva di THC potrebbe essere più efficace rispetto al CBD assunto isolatamente. In altre parole, esistono validi motivi per assumere olio di cannabis contenente THC. Allo stesso modo, la ricerca suggerisce che per il trattamento di alcuni tipi di dolore, una somministrazione che contenga anche THC potrebbe risultare più efficace del solo CBD. In altre parole, ci sono valide ragioni per cui un paziente vorrebbe usare olio di cannabis che contenga THC.

Per via del suo controverso statuto giuridico, l'olio di cannabis non può essere acquistato su eBay o presso un headshop. Ad ogni modo, in alcuni casi è possibile procurarsi olio di cannabis per scopi terapeutici: Ad esempio, se abitate in Germania o vivete in un Paese in cui la cannabis terapeutica è legale, un medico può prescrivervi olio di cannabis da acquistare in un dispensario esibendo la tessera sanitaria. In teoria, questa è un'ottima notizia. Ma in pratica, quasi nessun dottore è propenso a prescrivere cannabis ad ogni paziente che la richiede. Spesso la cannabis viene prescritta soltanto quando le terapie tradizionali si dimostrano inefficaci.

Come Fare l’Olio di Cannabis in Casa

Se tutto questo parlare di olio di cannabis vi ha interessato, abbiamo notizie fantastiche: potete farlo a casa! Avrete bisogno di alcune attrezzature e di un solvente adatto, ma otterrete in cambio il controllo completo sulla qualità dell’infusione. Esistono diversi modi per decarbossilare l’erba, ma qualsiasi metodo scegliate, ricordatevi che troppo calore può distruggere il prezioso THC ed altri composti come terpeni e flavonoidi...

La creazione di olio di cannabis a casa può anche risultare leggermente più economica dei prodotti acquistati in negozio. Inoltre, se avete già dei fiori in giro, ha senso metterne da parte un po’ per fare l’olio. La vostra infusione durerà molto più a lungo di quanto possa mai fare qualsiasi fiore di cannabis.

Ingredienti

  • 45g di fiori di cannabis decarbossilati (vedi suggerimento sotto)
  • 2l di etanolo (alcol isopropilico al 99%)

Strumenti

  • 2 ciotole grandi
  • Spatola di plastica
  • Garza o setaccio
  • Banda elastica
  • Cuociriso elettrico
  • Siringa
  • Graffetta per fogli
  • Accendino

SUGGERIMENTO: la decarbossilazione comporta il riscaldamento delicato del materiale vegetale per attivare i cannabinoidi al suo interno. Ci sono diversi modi per decarbossilare l’erba, ma qualunque sia il metodo scelto, ricordate che troppo calore può persino distruggere il vostro prezioso THC. In caso di dubbio, basso e lento è il modo migliore per decarbossilare.

Procedimento

  • 1. Mettete tutti i fiori di cannabis decarbossilati e l’etanolo in una grande ciotola. Versate solo una quantità di etanolo sufficiente per coprire le cime.
  • 2. Mescolate delicatamente l’infuso con una spatola di plastica. Continuate a mescolare e premere il materiale vegetale per tre minuti.

SUGGERIMENTO: Non utilizzare una spatola di metallo o un mixer manuale per mescolare il solvente. L’etanolo è altamente infiammabile ed anche la più piccola scintilla è molto pericolosa.

Come Fare l’Olio di Cannabis in Casa

  • 3. Coprite la seconda ciotola grande con la garza e fissatela con la banda elastica. Quindi, versate con attenzione la miscela di cannabis ed etanolo. La garza raccoglierà tutto il materiale vegetale avanzato.

SUGGERIMENTO: Potete ripetere questo processo più volte per estrarre fino all’ultima goccia di THC dai vostri fiori. Ripetete i passaggi 1–3 usando il materiale vegetale avanzato fino a riempire la seconda ciotola con etanolo infuso con cannabis.

  • 4. Posizionate il cuociriso in una zona ben ventilata, lontano da fiamme dirette, poi trasferite un quarto dell’infuso nel cuociriso.

SUGGERIMENTO: Il cuociriso non è indispensabile ma elimina molti rischi e mantiene una temperatura costante e bassa, perfetta per l’evaporazione dell'etanolo.

Come Fare l’Olio di Cannabis in Casa

  • 5. Accendete il cuociriso e ricontrollate ogni ora per vedere quanto etanolo è evaporato. Una volta che l’infusione inizia a ridursi, aggiungetene ancora fino a quando tutto il solvente del passaggio tre non sarà esaurito.

SUGGERIMENTO: A seconda della quantità di solvente utilizzata, il passaggio cinque può richiedere dalle 12 alle 24 ore.

  • 6. Prima di decantare il vostro olio di cannabis in un contenitore adatto, c’è un ultimo controllo da eseguire. Immergete l’estremità di una graffetta nell’olio di cannabis, quindi tiratela fuori e riscaldate accuratamente la stessa estremità con un accendino. Se non ci sono scintille o fiamme, avete completamente rimosso tutto l’etanolo.

SUGGERIMENTO: Se vedete una piccola scintilla, significa che c’è del solvente residuo e quindi l’infusione deve restare altro tempo nel cuociriso!

Come Fare l’Olio di Cannabis in Casa

  • 7. Quando sarete felici che tutto l’etanolo sia evaporato, sifonate direttamente l’olio usando una siringa o versate l’intero prodotto in diversi flaconi contagocce. Se nel corso del tempo diventa difficile erogare l’olio, mettete la siringa o il flacone contagocce sotto un rubinetto di acqua calda per abbassare la viscosità dell’olio.

Come Fare l’Olio di Cannabis in Casa

Scegliere la Varietà Giusta per l’Olio di Cannabis

La bellezza dell’olio di cannabis fatto in casa è che potete usare qualsiasi varietà desideriate! Se il vostro obiettivo è un’elevata potenza, prendete in considerazione una varietà forte in THC come Wedding Gelato. Al contrario, se cercate un’esperienza più dolce, le varietà ad alto contenuto di CBD offrono un effetto equilibrato.

Puoi anche usare altri solventi, come olio di cocco e olio MCT, che però non sono altrettanto efficienti nel legarsi ai cannabinoidi. Restano comunque alternative fantastiche se l’etanolo non fa al caso vostro.

E l'Olio di Canapa?

Come se la situazione non fosse già abbastanza complessa, è possibile trovare sul mercato anche “olio di canapa”. Di cosa si tratta?

L'olio di canapa (o olio di semi di canapa), è reperibile nei negozi di alimenti biologici e nei supermercati più forniti. Lo trovate accanto all'olio di semi di girasole, di sesamo o di jojoba. L'olio di semi di canapa si ricava dalla spremitura a freddo dei semi di canapa. Non contiene alcun cannabinoide e, dunque, neanche THC o CBD. Ma ciò non significa che sia inutile: al contrario! Si tratta di un supercibo ricco di antiossidanti, acidi grassi omega 3 e omega 6 e proteine. È quindi un alimento sano e può essere usato per accrescere il valore nutritivo della propria dieta. L'olio di canapa viene impiegato anche nel settore cosmetico, poiché idrata la pelle e la rende più morbida. L'olio di semi di canapa va usato per ragioni diverse rispetto all'olio di CBD o di cannabis: ciascun prodotto ha un suo specifico scopo. Inoltre, come accennato in precedenza, l'olio di CBD viene spesso mescolato con olio di semi di canapa per amplificarne gli effetti.

Tinture Al CBD

Alcune aziende produttrici distribuiscono tinture di CBD definendole “olio di CBD”, il che è tecnicamente inesatto. Gli oli di CBD contengono olio di oliva o di semi di canapa, oppure altri oli vettore a cui i cannabinoidi si legano. Le tinture invece sono realizzate con alcol (o glicerina). Questi prodotti possono essere simili all'olio di CBD e all'olio di cannabis (in base al contenuto di cannabinoidi), ma non sono adatti a chiunque. Ad esempio, le tinture applicate localmente possono irritare la pelle. Inoltre, spesso le tinture non sono adeguatamente regolamentate, soprattutto perché non sono popolari quanto l'olio di CBD o di cannabis. Ad ogni modo, la scelta dipende dai propri gusti personali e dalle ragioni dell'utilizzo.

Olio di Rick Simpson

L'olio di Rick Simpson (RSO) è un altro prodotto derivato dalla cannabis e divulgato in tutto il mondo da Rick Simpson, un ex ingegnere diventato sostenitore della cannabis. Simpson ha ideato un metodo per estrarre i cannabinoidi con l'alcol: utilizzando un cuociriso è riuscito a far evaporare l'alcol ottenendo come risultato un potente estratto. Il profilo cannabinoide presente in questo composto è variabile, ma contiene sia THC che CBD. L'RSO è facile da realizzare anche in casa, ma è necessario avere a disposizione un cuociriso. L'olio di Rick Simpson è diverso dagli altri poiché è un estratto di cannabis estremamente potente e con un elevato livello di THC.

External Resources:
  1. Taming THC: potential cannabis synergy and phytocannabinoid-terpenoid entourage effects https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  2. Cannabinoids in the management of difficult to treat pain https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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