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By Miguel Ordoñez

Le proprietà terapeutiche della cannabis sono state scoperte diversi secoli fa. Fin da allora, la pianta è stata utilizzata dall'uomo come trattamento per gestire i sintomi di svariati disturbi.

Recentemente è stato scoperto che la cannabis può essere usata con successo anche sui pazienti affetti da malattia di Lyme. Ma in che modo agisce la cannabis su questa patologia? In questo articolo, spiegheremo come la marijuana può incidere sul trattamento del morbo di Lyme. Scopriremo inoltre se la cannabis è davvero una soluzione innovativa per curare questa malattia.

COS'È LA MALATTIA DI LYME?

Se vi capita di essere morsi da una zecca, e nei giorni successivi sviluppate eruzioni cutanee, mal di testa, dolori articolari, brividi e nausea, molto probabilmente siete affetti dalla malattia di Lyme. Quando la zecca viene a contatto con la pelle umana, inietta una sostanza anestetica che inizialmente impedisce alla vittima di percepire dolore.

Idealmente, questa malattia va trattata con antibiotici per alcune settimane. Se ignorata, può provocare dolore articolare cronico e, nel peggiore dei casi, persino la meningite. Se la zecca viene staccata dalla pelle nel giro di 36 ore, è meno probabile che la malattia si manifesti.

Cannabis e malattia di Lyme: Uno sguardo alla ricerca

Quando si tratta di condizioni come la malattia di Lyme, i medici generalmente si orientano sui trattamenti farmacologici. Ad ogni modo, sono state svolte alcune ricerche per dimostrare che la cannabis può rappresentare un trattamento aggiuntivo.

Questo studio del 2008[1], ad esempio, evidenzia che la cannabis può essere efficace contro un ceppo di Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. L'indagine mostra anche che l'opinione obsoleta secondo la quale la cannabis aumenta la vulnerabilità alle infezioni, è a dir poco paradossale. Infatti, i ricercatori sottolineano le notevoli proprietà antibatteriche di vari cannabinoidi, tra cui CBC, THC e, ovviamente, CBD.

Molti aneddoti supportano l’uso di varietà ricche di CBD nei casi di malattia di Lyme, ma la scienza continua a tacere senza convalidare tali affermazioni. Pochissimi studi hanno testato il CBD contro i batteri[2] che sono alla base di questa patologia e sono necessari studi clinici più approfonditi per verificare quali speranze potremmo riporre nel cannabidiolo.

Cannabis e malattia di Lyme: Qual è l’approccio migliore?

Non esiste un approccio standardizzato quando si tratta di usare la cannabis in caso di malattia di Lyme. Tuttavia, alcuni sostenitori ritengono che gli oli e gli estratti siano la migliore strada da percorrere e giustificano tale affermazione basandosi su ricerche che mostrano un legame tra fumo ed immunosoppressione[3].

IN CONCLUSIONE

Purtroppo non possiamo affermare in modo certo e definitivo che la malattia di Lyme possa essere trattata o curata efficacemente con la cannabis. Sulla base degli studi attuali, il CBD dimostra sicuramente un'azione positiva sull'infezione. Tuttavia, è necessario svolgere ricerche più approfondite in merito. È comunque importante segnalare che sempre più medici stanno appoggiando la sperimentazione di prodotti contenenti CBD, purché i pazienti non interrompano l'assunzione dei farmaci tradizionali.

External Resources:
  1. Antibacterial Cannabinoids from Cannabis sativa: A Structure−Activity Study http://pubs.acs.org
  2. Antimicrobial effects of lactoferrin and cannabidiol on Borrelia burgdorferi https://www.newhaven.edu
  3. The Link between Cannabis Use, Immune System, and Viral Infections https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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