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By Max Sargent


Vi sentite un po’ intontiti il giorno dopo aver fumato marijuana? O magari fumate molto e scoprite che spesso vi sentite a corto di energie o poco motivati? Sebbene i meccanismi dietro questo effetto non siano ancora del tutto compresi, il consumo di cannabis (in particolare quello massiccio) viene spesso associato a sensazioni di sonnolenza. Capire i motivi per cui si verificano e cosa potete fare al riguardo può aiutarvi a sviluppare una relazione più sana con la cannabis.

Perché la cannabis fa venire sonno?

La maggior parte delle persone che fumano erba sarà d’accordo con noi quando diciamo che, a volte (o forse la maggior parte delle volte), la cannabis può provocare sonnolenza e, talvolta, perfino letargia. D’altronde, c’è uno stereotipo molto diffuso sui consumatori d’erba immotivati ed incapaci di scrollarsi di dosso quelle sensazioni di profonda stanchezza.

Ma perché così tante persone finiscono per sentirsi assonnate durante e dopo aver fumato erba?

  • Cannabinoidi e terpeni

Ovviamente, i principali responsabili della propensione dell’erba a far sentire le persone stanche sono i composti psicoattivi e psicotropi contenuti nella cannabis.

Cannabinoidi

La cannabis contiene 113 cannabinoidi conosciuti e, potenzialmente, altri che devono essere ancora identificati. Tecnicamente conosciuti come fitocannabinoidi, questi composti di origine vegetale sono in grado di interagire con il sistema endocannabinoide (SEC) del nostro corpo. Si ritiene che questa rete di recettori e canali, seppure ancora poco conosciuta, sia coinvolta in molti processi mentali e fisici.

I due cannabinoidi più conosciuti sono THC e CBD. Oltre ad essere l’unico responsabile del famoso “high” associato alla cannabis, il THC è anche il principale responsabile delle sensazioni di sonnolenza. Imitando l’anandamide (un endocannabinoide presente in natura), si lega facilmente ai recettori CB1 presenti in maggiori quantità nel cervello.

Ci sono alcuni sospetti circa le ragioni per cui il THC potrebbe rendere i consumatori assonnati, molte delle quali hanno a che fare con la dopamina, di cui parleremo in seguito in un paragrafo ad essa dedicato.

Anche il CBD, insieme a molti altri cannabinoidi, è stato associato alle sensazioni di sonnolenza. Sebbene i risultati siano ancora inconcludenti, i primi studi indicano una relazione tra CBD ed alterazioni del sonno[1].

Cannabinoidi e terpeni

Terpeni

I terpeni sono una classe di composti meno conosciuti presenti non solo nella cannabis, ma in tutta la natura. Donano alla cannabis la sua meravigliosa gamma di sapori ed aromi e questo vale anche per molte altre piante.

Il mircene è un terpene che si trova comunemente nella cannabis e che sprigiona sapori terrosi simili al mango. Non è infatti un caso che si trovi anche in questo frutto tropicale. Si pensa che il mircene possa aumentare la permeabilità della barriera emato-encefalica[2], che a sua volta potrebbe influenzare la velocità con cui i cannabinoidi sono in grado di attraversarla, amplificando potenzialmente gli effetti.

Allo stesso modo, si pensa che il linalolo, un altro terpene piuttosto comune, agisca insieme al CBD influenzando le sensazioni di sonnolenza.

  • Qualità della cannabis

Allo stesso modo, la qualità della cannabis può fare la differenza, un aspetto piuttosto difficile da definire in questo regno dominato dal soggettivismo. Tuttavia, il modo in cui la cannabis viene coltivata, conciata e conservata può determinare il grado di sonnolenza che proverete.

Ancora una volta, tutto si riduce ai cannabinoidi. Ad esempio, le cime raccolte con qualche giorno di anticipo e conciate al buio in barattoli ermetici avranno concentrazioni maggiori di THC. Invece, nel caso di cime lasciate maturare più a lungo sulle piante o conciate in sacchetti di plastica in condizioni di luce, il THC si degraderà convertendosi in altri cannabinoidi (come il CBN) che, a loro volta, contribuiranno a provocare sonnolenza nei consumatori.

Altrimenti, ha soprattutto a che fare con i rapporti di THC:CBD e le proporzioni dei diversi terpeni. Da una varietà di cannabis ben coltivata ci sono più probabilità di ottenere effetti bilanciati, il che potrebbe aiutare i consumatori a sentirsi meno assonnati. Tuttavia, non c'è alcuna garanzia che sia sempre così.

Qualità della cannabis
  • Quantità d’erba consumata

È ovvio che se fumate di più, sentirete degli effetti più forti. Consumando piccole quantità d’erba avrete maggiori probabilità di raggiungere uno sballo leggero, che svanirà con pochi o nessun effetto collaterale. Invece, fumare un bong dietro l’altro vi farà inevitabilmente crollare, a prescindere dal tipo d’erba.

Allo stesso modo, fumare ogni giorno o con molta frequenza avrà un effetto cumulativo. Per cui, potreste uscire illesi da un’intensa sessione di canne, ma l'essere continuamente sotto gli effetti della cannabis potrebbe aumentare le probabilità di cadere in un profondo letargo.

  • Metodo d’assunzione

Anche il metodo d’assunzione conta. Quando fumate cannabis, il composto che raggiungerà il cervello si chiama delta-9-THC. Sebbene molto potente, questa molecola viene scomposta in tempi relativamente brevi, consentendo al corpo di riequilibrarsi abbastanza velocemente.

Invece, quando la cannabis viene ingerita, il delta-9-THC si trasforma in 11-idrossi-THC. Oltre ad essere più potente, questa versione della molecola viene metabolizzata dal corpo più lentamente e con maggiori difficoltà. Ecco perché gli edibili hanno effetti così forti e duraturi che, in alcuni casi, possono provocare diverse ore di sonnolenza nei consumatori.

  • THC e dopamina

Come accennato, si pensa che gli effetti più forti del THC legati al sonno siano dovuti alla sua azione sulla dopamina.

La dopamina è un neurotrasmettitore che motiva il cervello a ripetere comportamenti che danno piacere, evitando quelli che non lo fanno. Tuttavia, ci sono molte sostanze che possono alterare questo sistema, aumentando le sensazioni di piacere che proviamo dopo averle assunte e portando a dipendenze e ad altri problemi.

Uno studio del 2017[3] ha rilevato che il consumo frequente di cannabis può avere effetti significativi sui livelli di dopamina dei consumatori. È stato quindi ipotizzato che questi effetti possano influenzare le sensazioni di motivazione ed energia tra chi consuma marijuana.

Siccome la dopamina dice essenzialmente al cervello quando fare uno sforzo e quando non farlo, gli squilibri in questo sistema possono influenzare notevolmente la capacità delle persone di sentirsi motivate. Come disse Michael Bloomfield nella sua tesi di dottorato:

“Dopo un periodo di tempo, le cellule cerebrali non sono in grado di produrre la stessa quantità di tirosina idrossilasi, un enzima molto importante ed un componente essenziale nella produzione della dopamina”.

Il sospetto dei ricercatori è che arrestando la produzione di dopamina, i livelli stessi d’energia potrebbero diminuire.

THC e dopamina

Varietà di cannabis che possono influenzare la stanchezza

Le sensazioni di sonnolenza indotte dalla cannabis non sono sempre indesiderate e per alcuni sono l’obiettivo a cui puntare. Pertanto, sapere quali varietà si prestano meglio a tale scopo può essere utile. Allo stesso tempo, sapere quali varietà sono più energizzanti è auspicabile per coloro che desiderano evitare gli effetti da “inchioda-divano” dell’erba.

  • Le varietà di cannabis che provocano sonnolenza

Per quelli di noi che sono abbastanza fortunati da avere accesso a diverse varietà di cannabis, è abbastanza evidente che alcune ci fanno venire sonno, mentre altre no. La vecchia distinzione binaria tra indica e sativa non è più di grande utilità in questo caso, poiché generalizza troppo e alla fine non risulta così precisa.

Ecco le 5 varietà di cannabis che secondo noi provocano più sonnolenza:

  • Northern Light: Questo grande classico è una delle indica “vecchio stampo” più apprezzate dai consumatori di cannabis, con livelli di THC da moderati ad alti ed un contenuto elevato di mircene. Deliziosa e rinomata per le sue qualità che favoriscono il sonno, è magnifica da fumare prima di coricarsi.
Northern Light
  • Royal Jack Automatic: Con una moderata quantità di THC, questa discendente di una Jack Herer contiene molto terpineolo e nerolidolo, a cui si associano gli effetti che provocano sonnolenza ed inchiodano al divano.
Royal Jack Automatic
  • Legendary OG Punch: Ancora una volta, questa è una cima piena di mircene. I suoi avvolgenti sapori terrosi vi faranno andare felicemente a letto.
Legendary OG Punch
  • Sweet ZZ: Questa varietà contiene il terpene umulene, responsabile dei sapori luppolati delle birre IPA. Quindi, se vi piacciono le birre artigianali e volete una varietà di cannabis che abbia gli stessi sapori e che concili il sonno, provate la Sweet ZZ.
Sweet ZZ
  • Medical Mass: Questa varietà sfrutta la potenza combinata di THC e CBD. Con un basso contenuto di THC di circa il 10% ed alto di CBD, è bilanciata, delicata e vi immergerà in uno stato di pace che vi aiuterà a dormire sonni tranquilli.
Medical Mass
  • Le varietà di cannabis che risvegliano

Molti preferiscono non sentirsi stanchi dopo aver consumato un po’ d’erba, prediligendo maggiormente gli effetti energizzanti e creativi. Questi si possono ottenere con le seguenti 5 varietà:

  • Chocolate Haze: Questa varietà appartiene alla famiglia Haze, composta da una famosa e classica collezione di genetiche a predominanza sativa. Possiede un alto contenuto di THC di circa il 20%, ma alterna alcuni dei suoi terpeni dagli effetti soporiferi con altri dalle proprietà più energizzanti e rinvigorenti. I sapori e gli effetti cerebrali dovrebbero tenervi svegli.
Chocolate Haze
  • Green Crack Punch: Con un nome come questo, avrete subito voglia di saltare. Con note fruttate e speziate di agrumi, è rinfrescante e tonificante, con un contenuto di THC alto, ma pur sempre gestibile, del 18–20%.
Green Crack Punch
  • Royal AK: Questa varietà vincitrice di una Cannabis Cup mantiene la mente lucida e vi farà sentire bene. Aspettatevi un piacevole rilassamento, ma senza quella sensazione da “inchioda-divano”.
Royal AK
  • Lemon Shining Silver Haze: Questa varietà è incredibilmente forte e contiene fino al 25% di THC, il che la rende un’ottima candidata per il microdosaggio. A dosi più piccole, può aumentare la creatività e l’euforia. A dosi più elevate, potreste sentirvi su di giri!
Lemon Shining Silver Haze
  • Sour Diesel: Puntate alla lucidità mentale? Allora la Sour Diesel è quello che fa per voi. Un ibrido molto variegato, con effetti decisi e sapori deliziosi e pungenti.
Sour Diesel

8 trucchi per evitare si sentire stanchezza dopo aver fumato erba

A volte, non abbiamo la possibilità di selezionare la varietà di cannabis che ci piacerebbe consumare e, di conseguenza, dobbiamo accontentarci di quello che troviamo. In tal caso, considerate le seguenti opzioni per alleviare quei sentimenti di stanchezza.

1. Provare una varietà CBD

Le varietà CBD non provocano lo sballo del THC e possono schiarire le idee. Se questo può farvi sentire meno stanchi è in discussione, ma dovrebbe aiutarvi a sentirvi meno assonnati e meno propensi a rimanere inchiodati al divano.

2. Fare esercizio fisico

Far scorrere il sangue ossigenandolo è un ottimo modo per svegliarsi, indipendentemente dal fatto che abbiate fumato erba o meno. Che lo facciate mentre siete sballati o la mattina dopo, può davvero aiutare a schiarire le idee e ad aumentare i livelli di energia.

3. Bere caffè

Allo stesso modo, tutti sappiamo che il caffè può farci sentire più energici. Tuttavia, tenete presente che questo può anche portare a sensazioni di stanchezza a lungo termine. Inoltre, fate attenzione a consumare caffeina quando siete davvero sballati, poiché può aumentare le sensazioni di ansia.

4. Fare una doccia

Una bella doccia, calda o fredda che sia, è un ottimo modo per schiarire le idee e svegliarsi. Se vi sentite coraggiosi (o disperati), una doccia ghiacciata può fare miracoli!

5. Rimanere attivi (evitando il divano)

Fare una passeggiata dopo aver fumato influenzerà notevolmente gli effetti. Se state sempre sdraiati sul divano a guardare i cartoni animati, vi sentirete stanchi e pigri, anche se non fumate erba. Ad ogni modo, lasciatevi andare quando fumate erba, ma ricordate, erba o meno, uno stile di vita attivo vi renderà persone più energiche.

6. Mantenere una vita sociale

Stare con gli amici, parlare, ridere ed uscire aumenterà sicuramente i livelli di energia e i livelli di motivazione generale. Gli amici vi fanno sentire bene e sentirsi bene dà energia.

7. Microdosare l’erba

Ridurre le quantità d’erba può fare la differenza. Microdosare la cannabis cambia gli effetti finali, il che significa che potete continuare a fumare regolarmente, ma senza essere sempre stanchi.

Inoltre, fate attenzione quando fumate. Se siete sempre stanchi quando lo fate, considerate di non fumare più durante il giorno e fatelo solo dopo aver portato a termine i compiti o gli impegni quotidiani.

8. Fare una pausa

Gli effetti cumulativi del fumare erba possono indurre letargia a lungo termine. Fermatevi per un po'. Oltre a recuperare i livelli di energia, scoprirete che la vostra tolleranza sarà diminuita quando la consumerete di nuovo e vi sentirete di nuovo adolescenti, fumando erba come se fosse la prima volta.

C’è da preoccuparsi se dopo aver consumato erba ci sentiamo stanchi?

Non intrinsecamente, ma se ritenete che stia avendo un impatto negativo sulla vostra vita, vale la pena fare una pausa. Non importa quanto amiate l’erba, vale la pena solo se gli effetti sono positivi per voi.

Fare di tanto in tanto una pausa può anche aiutarvi a ricalibrare il vostro rapporto con la cannabis affinché risulti più salutare ed utile. Invece, se vi sentite stanchi solo sotto gli effetti della cannabis, probabilmente non c’è nulla di cui preoccuparsi. Se preferite non esserlo, provate altre varietà e seguite le precedenti indicazioni.

External Resources:
  1. Cannabidiol in Anxiety and Sleep: A Large Case Series https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  2. Nutraceuticals https://www.sciencedirect.com
  3. The effects of Δ9-tetrahydrocannabinol on the dopamine system https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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