The RQS Blog

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By Miguel Ordoñez

Cosa rende diverso il caffè colombiano da quello brasiliano o del Costa Rica? Perché in alcune regioni si producono mele particolarmente saporite, pregiate varietà di tè o formaggi dal gusto inimitabile? L'influenza dei fattori ambientali sulle caratteristiche uniche dei prodotti naturali viene definita terroir. Il terroir è uno dei principi base nella produzione di champagne e recentemente è stato applicato anche alla coltivazione della cannabis.

COS'È IL TERROIR?

Il termine francese “goût de terroir”, traducibile in “sapore del territorio”, indica un concetto piuttosto intrigante: le condizioni in cui un prodotto viene coltivato—ovvero qualsiasi fattore ambientale, tra cui suolo e clima—imprimono determinate caratteristiche al prodotto finale, influendo notevolmente sulla sua qualità.

L'idea di terroir risale al 14° secolo, quando i monaci cistercensi nella regione francese della Borgogna cercarono i fattori che influivano sulla qualità del vino, come il tipo di terriccio o i vitigni utilizzati. Il terroir restò un concetto relativamente oscuro fino al XX secolo, quando iniziarono ad essere applicate normative internazionali sull'origine dei vini.

Anche se il terroir viene utilizzato prevalentemente nel settore vinicolo, questo concetto può essere applicato anche ad altri prodotti naturali, inclusi caffè, tabacco, formaggio, frutta, ortaggi e bevande come acqua sorgiva o whisky.

FATTORI CHE INFLUISCONO SUL TERROIR

Affermare che il terroir indica semplicemente la provenienza geografica di un prodotto è estremamente riduttivo. Il terroir racchiude tutti i fattori ambientali che possono condizionare le piantagioni, dalla composizione del terreno al clima, fino a particolari metodi di coltivazione.

CLIMA

Il clima locale e le precipitazioni in una determinata regione influiscono considerevolmente sulla qualità del prodotto finale. Ad esempio, gli agrumi hanno bisogno di molto sole per maturare, mentre altri tipi di piante preferiscono un clima temperato con piogge frequenti.

TERRENO

La composizione del suolo in una zona specifica è un altro fattore che incide notevolmente su una piantagione. In alcune aree, il terreno può essere particolarmente ricco di minerali e dunque favorire maggiormente lo sviluppo di determinate piante rispetto ad altre regioni. I vari terreni possiedono una composizione microbica unica, formata da batteri, funghi e altri microrganismi benefici, essenziali per lo sviluppo della pianta.

ALTITUDINE

L'altitudine svolge un ruolo importante nella crescita delle piante. Questo fattore incide sull'esposizione alla luce, ma anche sulla quantità d'acqua assorbita dalle piante e sulle sostanze nutritive presenti nel terreno. Alcune piante prosperano ad altitudini elevate, mentre altre possono crescere solo ad altitudini inferiori.

FATTORI CHE INFLUISCONO SUL TERROIR

GEOMORFOLOGIA

La geomorfologia è lo studio dei rilievi della crosta terrestre, e anch'essa può influire sulle caratteristiche finali di un prodotto naturale. Questa disciplina analizza diversi aspetti, tra cui il drenaggio del terreno e del letto roccioso, l'esposizione delle piante agli agenti atmosferici e la pendenza dell'area di coltivazione.

TRADIZIONI E PRATICHE LOCALI

Anche la cultura e le tradizioni locali esercitano un influsso sul terroir. Ad esempio, gli agricoltori che raccolgono esclusivamente a mano o coloro che utilizzano particolari metodi di concimazione. Un altro esempio riguarda la produzione artigianale di formaggio: i contadini di alcune regioni lasciano pascolare le mucche da latte sui prati, per infondere al prodotto finale un sapore caratteristico.

LA CANNABIS È INFLUENZATA DAL TERROIR?

Il concetto di terroir non è una pseudoscienza priva di basi reali. Di fatto, l'influsso del terroir sulle coltivazioni è stato ampiamente dimostrato. Ad esempio, uno studio condotto nel 2015 ha evidenziato che il terroir influisce notevolmente sulla concentrazione di terpeni nel Moscato di Bornova, una varietà di vino bianco coltivata in Turchia.

Dal momento che il suolo, il clima e le tecniche di raccolta influiscono sul terroir dei vitigni e di altri prodotti naturali, è ragionevole pensare che tutto ciò possa essere applicato anche alla cannabis! In fondo, molti coltivatori dichiarano di ottenere fenotipi speciali da varietà cresciute in determinate regioni. Ciò significa modifiche ad aromi e sapori, e anche variazioni nell'assortimento di cannabinoidi. Qualsiasi appassionato di cannabis saprà che diverse regioni del mondo, tra cui Afghanistan, Thailandia, California e Marocco, sono famose per la produzione di cannabis con tratti distintivi unici, che non potrebbe essere altrettanto pregiata se coltivata in un territorio diverso.

ECCEZIONI

D'altro canto, quando si parla di terroir, occorre tenere in considerazione le differenze tra la cannabis e, ad esempio, i vitigni. La cannabis è una pianta annuale, mentre la vite è un rampicante perenne. Pertanto, secondo alcuni, il “vero” terroir relativo ai vigneti non può essere applicato a piante il cui ciclo vitale dura una sola stagione.

Inoltre, quando si confronta l'assortimento dei terpeni dell'uva con quello della cannabis, quest'ultimo risulta decisamente più complesso. Questo non significa necessariamente che i fattori che determinano il contenuto di terpeni non influiscano sul terroir; tuttavia, è più difficile quantificare tale impatto.

Detto questo, la valutazione del terroir e del suo influsso su una piantagione di cannabis non presenta aspetti negativi. Prestando maggiore attenzione alle caratteristiche ambientali e alle tecniche usate, riuscirete più facilmente ad ottimizzare la qualità del vostro prodotto finale.

COME OTTIMIZZARE IL TERROIR PER COLTIVARE CANNABIS MIGLIORE

Utilizzare il terroir per coltivare significa fare il possibile per replicare le condizioni ideali in cui la varietà si è sviluppata. Ovviamente, questo non è pienamente realizzabile. Tuttavia, è un buon punto di partenza per supportare al meglio la crescita delle piante. Anche se non riuscirete a riprodurre le esatte condizioni climatiche, potete impegnarvi a creare un terriccio simile e stimolare altri fattori legati all'ambiente naturale di una varietà.

COME OTTIMIZZARE IL TERROIR PER COLTIVARE CANNABIS MIGLIORE

Alla fine, il vostro terroir sarà unico. Ciò significa che potrete apporre la vostra “firma” personale su una varietà di cannabis:

Ad esempio, un coltivatore artigianale di cannabis di Humboldt, in California, ha ottenuto buoni risultati utilizzando particolari sostanze nutritive per integrare la composizione naturale del terreno della zona. Miscelando letame di alpaca acquistato da una fattoria locale e arricchendo il suolo con tè di compost, è riuscito a creare delle condizioni biochimiche perfette per le sue piante.

Un altro coltivatore dell'Ontario, in Canada, ha aggiunto il Rhizophagus irregularis al terreno subito dopo la germinazione delle piante. Si ritiene che questo fungo aiuti le piante ad assorbire le sostanze nutritive. Il coltivatore ha arricchito il suolo con letame, tè di compost e compost vegetale, usato come fertilizzante in combinazione con vermicompost prodotto localmente e ricavato da materiale organico. Ha irrigato con acqua estratta da una sorgente della zona, miscelata occasionalmente con tè di compost. Come risultato, le piante hanno raggiunto dimensioni gigantesche, fornendo rese di oltre 4kg ciascuna. Questo dimostra che è possibile ottimizzare le potenzialità delle piante di cannabis sfruttando condizioni climatiche locali e concimi naturali—senza usare fertilizzanti o integratori chimici.

L'EVOLUZIONE DELLA COLTIVAZIONE DI CANNABIS

Lo scenario della coltivazione di cannabis sta cambiando. In passato, la distinzione principale era tra “ganja buona” e “ganja cattiva”. I consumatori di cannabis generalmente non conoscevano, o non erano interessati, a dettagli come l'assortimento di terpeni o cannabinoidi. Oggi la situazione è molto diversa. Il consumo di cannabis è (quasi!) socialmente accettato come il bere vino e un numero crescente di intenditori sceglie di fumare solo il meglio del meglio.

Alcuni coltivatori in California stanno cercando di ottenere un riconoscimento per la loro celebre ganja, proprio come lo champagne per il vino francese: è illegale etichettare qualsiasi prodotto con la denominazione “champagne”, a meno che non sia stato prodotto nella regione Champagne, e seguendo specifiche regole.

Il Mendocino Appellations Project (MAP) ha il compito di proteggere la proprietà intellettuale dei coltivatori nella Mendocino County, Humboldt, e in altre zone dell'Emerald Triangle. Un esempio perfetto di terroir associato alla cannabis: questi agricoltori possiedono varietà e metodi di coltivazione speciali, impossibili da trovare in altre zone.

A differenza della denominazione applicata allo champagne, un sistema di riconoscimento della qualità che preserva le caratteristiche uniche associate a produzione e reputazione, il percorso per assegnare una denominazione di origine protetta alla cannabis è ancora lungo. La scienza sta cercando di stabilire se, e in che modo, il terroir influenzi lo sviluppo della cannabis e il suo contenuto di terpeni e cannabinoidi. Se i dati indicheranno un'influenza rilevante, la cannabis di prima scelta potrebbe essere considerata un prodotto con denominazione di origine protetta, proprio come lo champagne.

Inoltre, le denominazioni assegnate alla cannabis potrebbero risultare vantaggiose per i coltivatori indipendenti e su scala ridotta, che devono competere con le grandi aziende che producono cannabis di scarsa qualità in enormi impianti indoor. Non c'è dubbio: molti sarebbero disposti a pagare un extra per ottenere una scorta di ganja certificata da Mendocino.

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