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By RQS Editorial Team

VIAGGIARE IN NORD AMERICA CON CANNABIS TERAPEUTICA

Ad oggi, sono 30 le nazioni statunitensi, oltre all’intero Canada, ad aver legalizzato la cannabis terapeutica. Sfortunatamente, viaggiare con cannabis terapeutica addosso non è ancora qualcosa di raccomandabile. Di sicuro non in Nord America. Non importa che ci si muova per mare, terra o aria. I pazienti in cura con cannabis terapeutica che viaggino portandosi con sé o nel bagaglio la propria medicina corrono seri rischi legali.

Per cominciare, il sistema autostradale degli Stati Uniti è sotto la giurisdizione federale. Se venite fermati alla guida del vostro veicolo in uno Stato in cui la cannabis è stata legalizzata, sarà l’agente di polizia, a sua discrezione, a decidere come procedere. Il poliziotto potrebbe anche rovinarvi il viaggio, sequestrando la vostra medicina. Nel peggiore dei casi, potrebbe anche procedere all’arresto. Se siete in possesso di una quantità superiore ai 28g di infiorescenze, potreste essere nei guai anche in California. Inoltre, varcare i confini di uno Stato con cannabis terapeutica rimane ancora un crimine federale.

Il TSA ha definitivamente vietato il trasporto di cannabis terapeutica o prodotti a base di CBD sui voli aerei. Neanche su quelli interni. Negli aeroporti statunitensi sono presenti diversi cestini dove lasciare la propria erba. Il Denver International Airport, come il Las Vegas Airport e molti altri, sono dotati di depositi a disposizione dei cauti passeggeri che intendono lasciare a terra le proprie scorte prima di mettersi nei guai.

La maggior parte degli aeroporti statunitensi vieta il possesso anche di quantità minime di cannabis all’interno dei propri spazi. Il Canada, inoltre, vieta importazione ed esportazione di cannabis medica per e da pazienti. I cittadini canadesi non possono neanche rifornirsi all’estero della propria cannabis terapeutica ad uso domestico.

VIAGGIARE IN EUROPA CON CANNABIS TERAPEUTICA

Gli Stati membri dell'Unione Europea sono ben lungi dall'avere una legislazione armonizzata in materia di cannabis terapeutica. Se siete in possesso di una prescrizione medica, è possibile intraprendere un viaggio all’estero portando con sé una scorta di cannabis terapeutica utile per le cure di 30 giorni. Ma preparatevi a compilare un’infinità di scartoffie e ad attendere lunghi periodi prima di ottenere le dovute approvazioni da parte delle autorità preposte.

Legalità Della Cannabis Medica

DI QUALI SCARTOFFIE SI TRATTA?

Il governo dei Paesi Bassi, ad esempio, è la sede dove i pazienti olandesi in cura con cannabis terapeutica dovranno recarsi per procurarsi la mole di documenti necessari a mettersi in viaggio con il proprio medicinale, come ad esempio il Certificato di Schengen valido 30 giorni. Muniti di questo documento, potranno viaggiare attraverso un massimo di 4 Paesi dell’area Schengen. Al di fuori dei 27 Paesi Schengen è richiesto un certificato in lingua inglese.

I Certificati di Schengen vanno firmati dal medico di base, quindi approvati dal Central Administrative Office (CAK). Anche i certificati medici (validi di norma un anno) vanno firmati dal medico e elaborati dal CAK, oltre a dover ottenere l’approvazione del Ministero degli Affari Esteri.

È sicuramente una buona idea contattare l’ambasciata del Paese che vi accingete a visitare, per essere certi di non dover portare con voi ulteriori documenti. In definitiva, si tratta di procedimenti lunghi e complessi. I pazienti tedeschi in cura con cannabis terapeutica, per citare un ulteriore esempio, devono seguire un iter burocratico molto simile per poter viaggiare con i propri farmaci.

CON CHE TIPO DI CANNABIS TERAPEUTICA È PERMESSO VIAGGIARE?

Ovviamente non si può viaggiare all’estero con una valigia piena di erba autoprodotta in casa. Ad oggi, le varietà di cannabis terapeutica con cui si può viaggiare legalmente sono davvero poche. Secondo un rapporto dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA), solamente i “farmaci a base di cannabis certificata” sono considerati legali.

Lo spray sublinguale Nabiximols, le capsule di Dronabinol e quelle di Nabilone, oltre a cinque varietà di infiorescenze di cannabis della Bedrocan sono gli unici prodotti a base di cannabis terapeutica autorizzati per il trasporto da parte dei viaggiatori europei. Dal 2019, quando sarà pronto il primo raccolto di marijuana terapeutica della Germania, la lista subirà sicuramente significative integrazioni.

Coffeeshop

TERZA VIA: TROVARE UN FORNITORE DI CANNABIS TERAPEUTICA LOCALE

La cannabis terapeutica è legale in Italia fin dal 2013. In Spagna esiste un’industria artigianale composta dai membri dei cannabis social club, che sono circoli privati. I club spagnoli operano in una zona grigia della legislazione, come i coffeeshop olandesi, ma sono comunque tollerati. Club clandestini ben più piccoli stanno cominciando a fare la loro comparsa in Belgio e in Svizzera.

Trovare una fonte locale di cannabis terapeutica legale può essere facile come contattare un dispensario o un club tramite un social network. Molti fornitori europei di cannabis terapeutica sono presenti online, con dettagliate informazioni utili ai propri membri e i criteri applicati per i propri servizi disponibili sul proprio sito web o forniti tramite forum e chat. Provate a dare un’occhiata su Facebook ai profili dei vostri amici più fidati, magari fra loro ci sarà qualcuno in grado di darvi informazioni su dove trovare cannabis terapeutica durante il vostro viaggio.

E VIAGGIARE CON OLIO DI CBD?

L’olio di CBD è più simile ad un integratore alimentare che a un prodotto da “sballo”. Un flacone di olio di CBD o una confezione di capsule sono certamente più discreti delle cime di cannabis terapeutica ricche di CBD. La buona notizia è che l’olio di CBD è legale praticamente ovunque in Europa. I prodotti a base di CBD sono reperibili nella maggior parte delle farmacie da Dublino ad Atene. Ovviamente, potete anche acquistare online tutti gli integratori che vi servono con un semplice click.

PER CONCLUDERE IL DISCORSO SULLA CANNABIS TERAPEUTICA IN VIAGGIO

Se avete bisogno della vostra cannabis terapeutica mentre siete in viaggio, dovrete pianificare i vostri spostamenti con molta attenzione. Scegliete destinazioni favorevoli alla cannabis terapeutica. In alcune parti del mondo rischiate l’arresto, indipendentemente dal tipo di cannabis con cui state espatriando. Compilare montagne di scartoffie o rifornirsi sul posto è sicuramente preferibile al carcere.

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