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By Luke Sumpter

La coltivazione della cannabis ha fatto molta strada negli ultimi anni. Lontana anni luce dalle coltivazioni illegali nascoste negli scantinati di casa, la coltura tissutale viene condotta da tecnici di laboratorio qualificati ed autorizzati a clonare legalmente le migliori genetiche di cannabis su scala industriale. Ma cos’è esattamente la coltura tissutale? Come cambierà l’industria della cannabis? Cosa significa per i coltivatori domestici? Scopri in questo articolo le risposte a tutte queste domande e molte altre!


Cos'è la coltura tissutale (micropropagazione)?

Prima di immergerci nei dettagli della coltura tissutale (anche conosciuta come micropropagazione o coltura artificiale dei tessuti) applicata alle coltivazioni di cannabis, cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. Nella ricerca biologica, la coltura tissutale si riferisce ad una tecnica che consiste nell'introdurre il tessuto di una pianta in un ambiente artificiale per consentire al campione vegetale di prosperare nel migliore modo possibile. Nell'ambito delle colture di cannabis, la coltura tissutale si riduce essenzialmente alla clonazione.

In breve, la coltura dei tessuti prevede il prelievo di piccoli campioni della pianta originale con l'obiettivo finale di creare nuove piante. I tecnici sterilizzano i campioni di tessuto e li radicano in un substrato sterile e ricco di sostanze nutritive in un ambiente controllato. Poiché questi campioni misurano solo pochi centimetri, i laboratori possono generare un grande numero di cloni in uno spazio ristretto.

La coltura tissutale differisce sotto diversi aspetti dalla clonazione delle talee. Sebbene entrambe le tecniche mirino a creare una copia genetica della pianta da cui viene prelevato il materiale di partenza, la micropropagazione offre una serie di vantaggi unici, tra cui un minore rischio di malattie.

Cannabis Tissue Culture Propagation
Cannabis Tissue Culture Propagation

Coltura tissutale e clonazione: È meglio del taleaggio?

La risposta a questa domanda dipende dal coltivatore e dalla situazione in cui si trova. Il taleaggio è un'ottima tecnica per preservare la genetica di una pianta madre. Potresti aver trovato un fenotipo con una struttura o aromi molto particolari e prelevare qualche talea è un ottimo modo per preservare quelle speciali caratteristiche. Tuttavia, sebbene sia una tecnica ampiamente collaudata, presenta alcuni difetti. Richiede più spazio e può predisporre le piante alla trasmissione di malattie.

Al contrario, la coltura tissutale richiede molto meno spazio su larga scala. Inoltre, le condizioni di lavoro sterili richieste per questa tecnica riducono notevolmente il rischio di trasmissione di malattie e parassiti. Nonostante questi ed altri vantaggi, la micropropagazione richiede grandi investimenti e specifiche competenze e per un coltivatore domestico che si accontenta dei risultati del taleaggio può risultare eccessiva.

Come funziona la coltura tissutale per propagare le piante di cannabis

Quindi, come si svolge esattamente il processo di coltura tissutale per la cannabis? Innanzitutto, esistono diverse variazioni di questa tecnica e gli strumenti e l'approccio possono cambiare notevolmente da una coltura tissutale all'altra. Tuttavia, ci sono quattro fasi rispettate da tutti i metodi di micropropagazione. Controlla ogni fase nei seguenti paragrafi.

HOW CANNABIS TISSUE PROPAGATION WORKS

Prelievo e sterilizzazione dei campioni

Per prima cosa, i tecnici devono prelevare un campione di tessuto da una pianta donatrice. I campioni vengono selezionati in base ad una serie di criteri, tra cui il contenuto di cannabinoidi, il profilo terpenico e le caratteristiche di crescita. In genere, gli operatori di laboratorio prelevano un campione di una foglia o di un getto apicale. Queste parti dell'anatomia di una pianta di cannabis ospitano microrganismi viventi, inclusi agenti patogeni e simbionti. Per questo motivo vengono lavati in una soluzione isopropilica per sterilizzare la superficie del tessuto e prevenire la crescita di batteri e funghi indesiderati.

Proliferazione dei getti prelevati dalla pianta madre

Una volta puliti, i tecnici introducono i campioni in un substrato sterile in vitro (in un contenitore di vetro, come ad esempio una provetta). Questo substrato contiene tutto ciò di cui i campioni hanno bisogno per crescere e radicare durante la fase successiva del processo, inclusi nutrienti ed ormoni vegetali. Solitamente, vengono collocati in un ambiente illuminato con una temperatura di 25°C ed un'umidità relativa del 60%.

Radicamento

Successivamente, i campioni vengono lasciati riposare affinché possano sviluppare apparati radicali forti. Durante questo periodo, i campioni sono esposti ai nutrienti e ai fitormoni necessari che consentono loro di sviluppare radici sane, che li aiuteranno ad acclimatarsi al loro futuro ambiente di crescita.

Acclimatamento

Prima di trapiantare i campioni di coltura tissutale nei recipienti definitivi, i coltivatori li acclimatano ad una serie di variabili ambientali. Nelle settimane precedenti, i campioni vengono sottoposti a condizioni di crescita costante. Successivamente, vengono esposti a temperature variabili e ad altri fattori esterni per irrobustirsi in un modo simile a quando si acclimatano le verdure prima del trapianto in primavera.

Quali sono i vantaggi della clonazione attraverso le colture tissutali?

Ora che sai quali sono le differenze tra la coltura tissutale ed il taleaggio e le loro principali fasi, approfondiremo i vantaggi dell'uso della micropropagazione per creare cloni.

Richiede solo una piccola quantità di materiale vegetale

La coltura tissutale di marijuana richiede solo una piccola quantità di tessuto per campione. Inoltre, i coltivatori possono utilizzare diverse parti della pianta per creare i campioni, dalle cime ai nuovi getti apicali. Ciò significa che una singola pianta madre può essere utilizzata per creare una moltitudine di cloni.

Non richiede molto spazio

La moltiplicazione di una pianta madre utilizzando la coltura tissutale consente di risparmiare spazio. Le dimensioni ridotte di ciascuna provetta consentono ai coltivatori di creare materiale di partenza per innumerevoli piante occupando solo una piccola quantità di spazio. Ciò ha implicazioni importanti, soprattutto nelle operazioni commerciali.

Conservazione genetica

Proprio come le talee, la coltura tissutale consente ai coltivatori e ai breeder di preservare l'esatta genetica di uno specifico esemplare. A differenza della coltivazione dei semi, la clonazione garantisce la conservazione di ogni singola caratteristica, dal complesso fitochimico alla struttura, dimensioni e colori.

Cannabis Clones
Cannabis Clones

Clonazione di massa

La micropropagazione consente ai coltivatori sia commerciali che domestici di sviluppare un'enorme quantità di cloni in uno spazio ristretto. Ciò non solo crea una vasta banca genetica per preservare una particolare pianta madre, ma ha anche un valore commerciale impressionante.

Produzione tutto l'anno

Dati i rigidi requisiti di controllo climatico e sterilizzazione, la coltura tissutale viene eseguita esclusivamente in ambienti chiusi. Ciò significa che i produttori possono continuare a produrre cloni tutto l’anno, sia per uso personale che per il mercato.

Piante prive di malattie e parassiti

Le complesse pratiche di sterilizzazione coinvolte nella clonazione delle colture tissutali eliminano completamente, o quasi, i rischi di parassiti e malattie, fattori che possono danneggiare seriamente le operazioni di clonazione realizzate con le talee.

Propagazione rapida

Proprio come la clonazione tradizionale mediante talee, la coltura tissutale crea piante mature ad un ritmo molto più rapido rispetto alla semina dei semi. Questo metodo riduce anche il tempo necessario per selezionare i fenotipi desiderati dopo la germinazione nelle tradizionali coltivazioni con semi.

Ricerca e sviluppo

La coltura tissutale ha importanti implicazioni nello sviluppo di nuove genetiche e nella conoscenza dei tratti fitochimici e morfologici delle varietà selezionate in condizioni ipercontrollate. Le grandi aziende sono destinate ad adottare questo approccio per sviluppare nuove cultivar (e molte lo stanno già facendo).

Quali sono le sfide della coltura tissutale nella coltivazione della cannabis?

La coltura tissutale e la clonazione hanno un potenziale incredibile sia per le operazioni commerciali che per i coltivatori su piccola scala. Tuttavia, tutto ha i suoi lati negativi! Scopri di seguito gli svantaggi della micropropagazione.

Costi
La creazione di un laboratorio appropriato per la coltura tissutale può richiedere costi elevatissimi. L'attrezzatura necessaria per l'avvio e l'ampliamento, compresi gli impianti di sterilizzazione e le strumentazioni in vetro, hanno un costo considerevole.

Competenza
Nell’era dell’informazione, chiunque può apprendere online i dettagli della micropropagazione. Tuttavia, le grandi aziende hanno bisogno di persone che possano dimostrare di sapere cosa stanno facendo o di fondi per formarle a titolo ufficiale.

Manodopera altamente qualificata
Nonostante la rapida creazione di copie genetiche delle piante madri, la coltura tissutale delle piante di cannabis richiede un'incredibile attenzione ai dettagli, dal controllo delle caratteristiche delle piante madri alla sterilizzazione e all'individuazione dei segni di malattie ed infestazioni.

Mantenimento di un ambiente sterile
Il successo di qualsiasi operazione di coltura tissutale dipende dal mantenimento di un ambiente sterile. Ciò richiede lavoro ed attenzione costanti. Se fallisci, perderai tempo, lavoro e, potenzialmente, denaro.

Deriva genetica
La coltura tissutale della marijuana crea risultati incredibilmente omogenei. Tuttavia, questa tecnica non è impeccabile dal punto di vista della diversità genetica. Anche in popolazioni clonali così strettamente controllate, un certo grado di deriva genetica può manifestarsi nel tempo, dando origine a piante con tratti leggermente diversi.

Puoi eseguire la coltura tissutale a casa?

Assolutamente sì. Sebbene la coltura tissutale possa sembrare una tecnica percorribile solo all'interno di laboratori ad alta tecnologia, è possibile eseguire questo metodo a casa su scala più piccola.

Se ti sei mai cimentato nella coltivazione dei funghi, probabilmente saprai come usare una Still Air Box (SAB). Queste creazioni fai-da-te sono piuttosto economiche e consentono ai coltivatori di raggiungere delle condizioni di lavoro relativamente sterili. Acquista strumenti in vetro di qualità e procurati un buon substrato e potrai avviare un progetto di coltura tissutale a casa. Molti fanatici delle piante d'appartamento usano questo approccio per clonare qualsiasi specie vegetale, dalle piante rampicanti a quelle succulente. Puoi anche acquistare i kit appositamente progettati per le colture tissutali, ma in genere hanno un costo relativamente alto.

Micropropagazione della cannabis: Una prospettiva entusiasmante

La micropropagazione della cannabis mette in mostra l'ingegnosità della botanica! Puoi vedere questo metodo come una versione più sviluppata del taleaggio per clonare le piante di cannabis. Certo, la maggior parte dei coltivatori domestici non ha bisogno della coltura tissutale, ma questo metodo ha già iniziato a rivoluzionare le operazioni di coltivazione commerciale ed il mercato in generale. Inoltre, il coltivatore domestico più avventuroso ed appassionato ha fatto sì che la coltura tissutale portasse ottimi risultati alla sua coltivazione. Proverai anche tu questa tecnica?

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