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Qual è la distanza corretta tra le lampade a LED e le piante nelle diverse fasi di crescita?
Ti stai chiedendo a che distanza appendere le luci a LED nelle tue coltivazioni? Scopri le distanze ottimali per le piante di cannabis durante lo stadio di plantula, la fase vegetativa e la fioritura, oltre a consigli su spettro luminoso, misuratore PAR e tabelle delle distanze delle luci per evitare allungamenti, bruciature o raccolti scarsi.
Indice:
- Perché la distanza della lampada è importante per la salute delle piante
- Principali fattori che influenzano la distanza della lampada a led per la coltivazione
- Tabella delle distanze per lampade led a spettro completo
- Distanza delle lampade a led in base alla fase di crescita della pianta
- Come misurare e regolare la distanza della lampada
- Errori comuni nella regolazione della distanza delle lampade da coltivazione
- Imposta correttamente le tue lampade per ottenere il massimo rendimento
La coltivazione di cannabis di alta qualità richiede un approccio scientifico, basato sul corretto equilibrio tra luce, nutrienti, acqua e condizioni ambientali. Garantire la distanza corretta tra la lampada e la chioma delle piante è di fondamentale importanza per i coltivatori indoor, in quanto influisce direttamente sulle prestazioni delle piante ed aiuta ad evitare errori mantenendo una crescita sana.
Questo articolo fornisce una guida dettagliata, ma di facile comprensione, per installare le lampade a LED alla distanza ottimale per coltivare cannabis. Spiegheremo lo spettro ideale per ogni fase di crescita, l'attrezzatura necessaria per controllare i livelli PAR, una tabella delle distanze delle lampade ed altri consigli degli esperti.
Perché la distanza della lampada è importante per la salute delle piante


Per svilupparsi da piantina o talea in una pianta sana e produttiva, la cannabis richiede un’intensa esposizione alla luce diretta. Le piante assorbono la luce tramite la clorofilla, il pigmento che conferisce loro il caratteristico colore verde. La clorofilla assorbe principalmente le lunghezze d’onda blu e rosse della luce, rendendo possibile la fotosintesi, durante la quale le piante trasformano l’anidride carbonica in ossigeno e l’acqua in glucosio.
Una distanza errata della lampada può compromettere la fotosintesi ed altri processi vitali, causando allungamenti eccessivi, clorosi o bruciature delle foglie e rese più basse.
Principali fattori che influenzano la distanza della lampada a LED per la coltivazione
La distanza ottimale per appendere le lampade a LED nelle coltivazioni di cannabis varia in base a diversi fattori. Nei seguenti paragrafi troverai un riepilogo di come spettro ed intensità della luce, fase di crescita e tipo di LED influenzano la distanza ottimale per coltivare cannabis.
Spettro ed intensità della luce
Le lampade a LED per la coltivazione sono disponibili in diverse tipologie: alcune emettono una luce bianca fissa (misurata in Kelvin), mentre altre offrono uno spettro completo con picchi spettrali distinti. Ecco le caratteristiche di ogni tipologia:
3000 K (LED bianco caldo)
- Emettono una maggiore quantità di lunghezze d’onda rosse e di rosso lontano
- Più adatti alla fase di fioritura
- Possono supportare la crescita vegetativa, ma sono meno adatti per le piantine
- Comuni nei pannelli LED a spettro fisso
5000 K (LED bianco freddo)
- Emettono una maggiore quantità di luce blu, simulando la luce solare naturale
- Promuovono una crescita vegetativa compatta e rigogliosa
- Adatti alle piantine e alle prime settimane di fase vegetativa
- Spesso integrati nelle strisce LED T5 e nelle lampade progettate per le prime fasi della crescita vegetativa
LED a spettro completo (con lunghezze d'onda mirate)
- Combinano blu (400–500 nm), rosso (600–700 nm) e rosso lontano (700–750 nm)
- Progettati per emettere luce nello spettro della radiazione fotosinteticamente attiva (PAR)
- Consentono ai coltivatori di supportare tutte le fasi con un'unica luce regolabile
- Ideali per cannabis ed altre colture fotosensibili
Luce rossa (600–700 nm) e rosso lontano (700–750 nm)
- La luce rossa stimola la produzione di infiorescenze, resina e cannabinoidi
- La luce rosso lontano aiuta a regolare i tempi di fioritura, l'allungamento e la risposta allo stress
- Sono normalmente presenti nei LED a spettro personalizzato o a spettro completo di fascia alta
Fase del ciclo di crescita
Le piante di cannabis attraversano tre fasi principali prima del raccolto: stadio di plantula, crescita vegetativa e produzione di fiori. Di seguito sono riportate le diverse esigenze in termini di intensità luminosa per ciascuna fase, misurate in μmol/m²/s.
- Stadio di plantula: 100–300 μmol/m²/s
Lo stadio di plantula è quella fase in cui le piante di cannabis sono più delicate e non richiedono un’elevata intensità luminosa. Dura 2–3 settimane ed è essenziale fornire un basso livello di intensità luminosa, compreso tra 100 e 300 μmol/m²/s, mantenendo un ciclo di luce di 18–20 ore al giorno. Il modo migliore per fornire alle piantine di cannabis il livello di luce corretto è utilizzare una striscia LED T5, un LED a bassa potenza o ridurre la potenza luminosa tramite un regolatore integrato (se la tua lampada ne è dotata).
- Piante in fase vegetativa: 400–600 μmol/m²/s
Una volta che una pianta di cannabis ha circa 3 settimane e presenta diversi nodi e foglie vere, entra nella fase vegetativa. In questo periodo, l'intensità luminosa può essere aumentata a 400–600 μmol/m²/s per favorire la produzione di gambi, foglie e rami. I coltivatori indoor possono estendere indefinitamente la fase vegetativa mantenendo un ciclo di luce di 18/6 o 20/4.
- Piante in fioritura: 800–1000 μmol/m²/s
Cambiare il ciclo di luce a 12/12 stimolerà la fioritura delle piante di cannabis. A questo punto, puoi aumentare la PPFD a 800–1000 μmol/m²/s. Le lampade a spettro completo utilizzano la luce rossa per stimolare lo sviluppo di cime, terpeni e cannabinoidi, ma emettono anche lunghezze d'onda rosso lontano, essenziali per innescare la formazione delle infiorescenze e promuovere l'allungamento verticale durante la fase di fioritura.
Modelli di lampada a LED per la coltivazione (potenza, design)
Le lampade a LED per la coltivazione di cannabis sono disponibili in diversi modelli, tra cui pannelli, barre e COB. Di seguito elencheremo le principali tipologie e le relative differenze.
- Pannelli LED: In genere, i diodi sono alloggiati in contenitori di forma quadrata o rettangolare. Con dimensioni e potenza variabili, da 200 a 800 W, i pannelli possono essere considerati inefficienti rispetto alle lampade a barra in termini di copertura luminosa.
- Lampade LED a barra: Le lampade a barra utilizzano una singola barra o più barre montate insieme su un telaio. Queste luci consumano in genere tra 300 e 1000 W di potenza e sono adatte all'utilizzo nei grow box durante tutte le fasi di crescita delle piante.
- LED COB: Chip-on-board (COB) si riferisce ad un metodo in cui i produttori assemblano più chip LED direttamente su una superficie conduttiva. Solitamente, con una potenza compresa tra 50 e 300 W, i LED COB sono compatti e potenti, ma tendono a produrre più calore rispetto alle lampade a barra, principalmente a causa della disposizione concentrata dei diodi.
Tabella delle distanze per lampade LED a spettro completo
Di seguito riportiamo una tabella per LED a spettro completo che evidenzia la distanza corretta dalle piante e le diverse fasi del ciclo di vita di una pianta di cannabis. Rimanere entro la distanza indicata di seguito favorirà una maggiore efficienza ed eviterà stress da calore ed allungamento.
È meglio iniziare dalla distanza più lontana per assicurarsi che le piante rispondano bene. In tal caso, si può valutare di ridurle leggermente. Un'altra nota importante: controlla la tabella PPFD specifica del produttore della lampada per assicurarti di utilizzare le distanze corrette. Ogni lampada da coltivazione è diversa.
Fase di crescita | 150 W (FC 1500) Distanza / PPFD | 300 W (FC 3000) Distanza / PPFD | 480 W (FC 4800) Distanza / PPFD |
Piantine | 25 cm / 100–300 μmol/m²/s | 25 cm / 150–300 μmol/m²/s | 30 cm / 200–300 μmol/m²/s |
Fase vegetativa | 45 cm / 300–450 μmol/m²/s | 45 cm / 400–600 μmol/m²/s | 60 cm / 500–700 μmol/m²/s |
Fase di fioritura | 30 cm / 600–750 μmol/m²/s | 45 cm / 700–850 μmol/m²/s | 45 cm / 800–1000 μmol/m²/s |
Piantine | |
---|---|
150 W (FC 1500) Distanza / PPFD | 25 cm / 100–300 μmol/m²/s |
300 W (FC 3000) Distanza / PPFD | 25 cm /150–300 μmol/m²/s |
480 W (FC/4800) Distanza / PPFD | 30 cm / 200–300 mol/m²/s |
Fase vegetativa | |
150 W (FC 1500) Distanza / PPFD | 45 cm /300–450 μmol/m²/s |
300 W (FC 3000) Distanza / PPFD | 45 cm / 400–600 μmol/m²/s |
480 W (FC 4800) Distanza / PPFD | 60 cm / 500–700 μmol/m²/s |
Fase di fioritura | |
150 W (FC 1500) Distanza / PPFD | 30 cm / 600–750 μmol/m²/s |
300 W (FC 3000) Distanza / PPFD | 45 cm / 700–850 μmol/m²/s |
480 W (FC 4800) Distanza / PPFD | 45 cm / 800–1000 μmol/m²/s |
Distanza delle lampade a LED in base alla fase di crescita della pianta


Di seguito è riportato un elenco dettagliato di quanti centimetri sopra la chioma della pianta dovresti installare le lampade a LED durante le diverse fasi di crescita. Mantenere la giusta distanza delle luci ti permetterà di massimizzare la resa e migliorare la qualità del raccolto.
Stadio di plantula
Le giovani piante di cannabis richiedono attenzioni specifiche per formare radici solide, un gambo robusto e foglie sane. Pertanto, è essenziale posizionare le lampade ad una distanza adeguata per evitare stress, bruciature e fenomeni di etiolazione (allungamento eccessivo del gambo) nelle piantine.
La distanza ideale delle lampade a LED per le piantine è di 25–30 cm sopra la chioma. Consigliamo di sentire la temperatura della lampada con il dorso della mano per avere un'idea del livello di calore (ne parleremo più avanti).
Fase vegetativa
La fase vegetativa si verifica quando le piantine sviluppano diverse foglie a ventaglio e più nodi lungo il gambo. È durante questa fase che le piante sviluppano rami robusti e foglie rigogliose preparando il terreno per una fioritura esplosiva. Pertanto, durante la fase vegetativa, i coltivatori dovrebbero aumentare l'intensità luminosa e, allo stesso tempo, regolare la distanza della luce a 45–60 cm man mano che le piante crescono in altezza.
Fase di fioritura
Quando il coltivatore decide di forzare la fioritura, le piante subiranno un cambiamento negli ormoni della crescita, che le porterà ad un drastico allungamento (a volte raddoppiando o triplicando l’altezza) prima di avviarsi alla fase riproduttiva vera e propria, incentrata sulla formazione delle infiorescenze.
Durante questa importante fase, è consigliabile mantenere la lampada di coltivazione a 30–45 cm dalla punta della chioma. Questo aiuterà a prevenire bruciature o sbiancamenti dovuti alla luce e favorirà la crescita di cime e tricomi.
Come misurare e regolare la distanza della lampada
Assicurati di installare correttamente la lampada a LED: il modo in cui la appendi influirà direttamente sull’altezza che dovrai mantenere durante la crescita delle piante. Il metodo più semplice per stabilire la distanza ottimale è utilizzare un metro a nastro e controllare ogni giorno la distanza tra la parte più alta delle piante e la lampada a LED.
Ecco alcuni consigli chiave per ottenere i migliori risultati.
Usare un misuratore PAR o PPFD
La PAR, o radiazione fotosinteticamente attiva, indica quanti fotoni di luce utili alla fotosintesi vengono emessi da una sorgente luminosa. Conoscere i livelli di PAR della tua area di coltivazione indoor ti permetterà di verificare se rientrano nell’intervallo ideale per ogni fase di crescita della pianta, favorendo il massimo livello di fotosintesi e sviluppo. I misuratori di PAR sono progettati per misurare la luce solare o artificiale e forniranno una lettura precisa in μmol/m²/s.
- 100–300 μmol/m²/s per lo stadio di plantula
- 400–600 μmol/m²/s per la fase vegetativa
- 800–1000 μmol/m²/s per la fioritura
Test manuale per luce e calore
Se non puoi acquistare un misuratore PAR, puoi usare il test manuale come soluzione alternativa. Ovviamente, non sarà efficiente ed affidabile quanto un misuratore PAR, ma ti permetterà di rilevare la quantità di calore e luce emessa in un determinato spazio. Muovi il dorso della mano al centro e ai bordi dello spazio di coltivazione per valutare se la luce è distribuita in modo uniforme, se l’intensità è adeguata e se la temperatura è troppo calda o sufficientemente fresca.
Errori comuni nella regolazione della distanza delle lampade da coltivazione


Installare le luci è un’operazione relativamente semplice, ma ci sono alcune variabili importanti da considerare per evitare errori e garantire alle piante una crescita sana, produttiva e bilanciata.
Posizionare le luci troppo vicino
Se le lampade a LED vengono posizionate troppo vicine alla sommità della chioma, in qualsiasi fase di crescita, si rischia di inibire lo sviluppo delle piante, causando stress termico, alterazioni nella traspirazione e nel deficit di pressione di vapore (VPD), oltre a superare i livelli di intensità luminosa raccomandati.
Posizionare le luci troppo lontano
Quando le luci a LED sono troppo lontane durante lo stadio di plantula o la fase vegetativa, le piante si allungheranno il più possibile per avvicinarsi alla fonte luminosa. Il risultato sono gambi alti, deboli e sottili, che impediranno alle parti inferiori della chioma di ricevere abbastanza luce per svilupparsi correttamente.
Durante la fioritura, tenere le luci troppo lontane influirà notevolmente sulle dimensioni e sulla densità delle cime, nonché sulla produzione di tricomi, resina e cannabinoidi.
Non regolare la distanza nel tempo
Man mano che le piante crescono, è fondamentale controllare e regolare regolarmente l'altezza della luce, idealmente ogni pochi giorni, per mantenere livelli ottimali di PPFD. In caso contrario, si possono verificare problemi come bruciature da luce, stress da calore e scarso sviluppo delle cime a causa di un'esposizione non uniforme sulla chioma.
Ignorare la tabella PPFD del produttore
I produttori di lampade a LED forniscono tabelle PPFD specifiche per ciascun modello. Ignorare questi dati non è consigliabile, poiché rappresentano una guida preziosa per ottimizzare l’illuminazione.
Imposta correttamente le tue lampade per ottenere il massimo rendimento
Le lampade a LED sono efficienti dal punto di vista energetico e forniscono alle piante di cannabis uno spettro luminoso completo e livelli PAR ottimali. Conoscere le esigenze delle piante di cannabis durante lo stadio di plantula, la fase vegetativa e la fioritura ti permetterà di migliorare come coltivatore indoor.
Mantenere le lampade a LED alla giusta distanza con l’aiuto di un metro a nastro, regolarne l’altezza man mano che le piante crescono ed utilizzare un misuratore PAR ti permetterà di ottenere il massimo dalle tue piante di cannabis durante tutte le fasi di crescita. Per ottenere i migliori risultati possibili, consulta la nostra gamma di lampade da coltivazione a LED a spettro completo!