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By Luke Sumpter

Se sei un fumatore esperto, saprai che la qualità della cannabis può variare drasticamente da un campione all'altro e lo stesso vale per l'hashish. Dopotutto, viene estratto dalle ghiandole di resina delle infiorescenze della medesima pianta. I fattori che possono influire sulla qualità del prodotto sono molteplici, incluso il materiale vegetale utilizzato, il suo terroir[1] e le strategie di lavorazione impiegate dopo la raccolta.

Indipendentemente dal tipo di hashish che preferisci consumare, è importante imparare ad identificare i parametri di qualità di questo prodotto. Ciò non solo garantirà un’esperienza più piacevole, ma ti aiuterà ad evitare gli hashish di scarsa qualità che potrebbero persino danneggiare la tua salute. Impara le basi nei seguenti paragrafi


Quali tipi di hashish esistono sul mercato?

Prima di addentrarci nelle sfumature tra un hashish di buona e scarsa qualità, analizziamo la vasta gamma di hashish normalmente disponibili nei dispensari, coffeeshop o presso il tuo spacciatore di fiducia. Le principali categorie di hashish includono:

  • Charas: Prodotto da migliaia di anni nel subcontinente indiano, il charas viene estratto dalla resina delle infiorescenze di cannabis ancora attaccate alla pianta viva (o appena tagliata). Sfregando tra i palmi delle mani le cime fresche, la resina aderisce alla pelle e viene poi raschiata via formando piccole sfere di hashish. Poiché i coltivatori raccolgono la resina prima di essiccare le cime, queste palline di hashish sono ricche di sapori ed offrono una viscosità ed una freschezza uniche.
  • Bubble Hash: Conosciuto anche come Ice Water Hash, il Bubble Hash è un nuovo e popolare metodo per estrarre i tricomi dalle piante di cannabis. Il processo consiste nel centrifugare in acqua ghiacciata la materia vegetale per separare le ghiandole di resina. Successivamente, si filtra l'acqua attraverso degli appositi setacci ed il residuo ottenuto viene fatto essiccare fino ad ottenere il prodotto finale altamente puro ed aromatico.
  • Hashish setacciato a secco (Dry Sift Hash): Come suggerisce il nome, questo metodo di produzione prevede la setacciatura delle cime essiccate su una rete a maglie fini, affinché i tricomi si separino dalla materia vegetale ricadendo su un vassoio di raccolta. I tricomi estratti vengono poi pressati insieme per formare un panetto di hashish. Alcuni consumatori di cannabis chiamano kief l'hashish setacciato a secco non pressato.
  • Cioccolato marocchino: Questo hashish originario del Marocco si è guadagnato una pessima reputazione in Europa negli anni ’90, e con ragione. Solitamente venduto in panetti da 250g per facilitarne il trasporto, questo prodotto conteneva spesso additivi per aumentare il peso e, in sostanza, far guadagnare più soldi ai produttori. Si dice che queste sostanze riempitive includessero cera d'api, resina di pino e persino colle. Per fortuna, questo tipo di hashish non si trova quasi più ai giorni nostri.

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Che aspetto ha l'hashish di qualità?

Ora conosci alcuni dei tipi più comuni di hashish, da quello più pregiato a quello più scadente. Tuttavia, all'interno di ogni categoria, la qualità dell'hashish può variare ulteriormente. Ci sono molte variabili in gioco quando si tratta della purezza dell'hashish e molte di queste non sono quantificabili per il consumatore. Tuttavia, nei seguenti paragrafi ti elencheremo alcuni specifici segnali con cui potrai aumentare le probabilità di spendere i tuoi soldi per un prodotto di qualità.

Colore

Anche tra hashish della stessa categoria, il colore può variare in modo significativo tra un campione e l'altro. Troverai eccellenti esempi di hashish che vanno dal biondo pallido all'ambrato intenso (un'indicazione della maturità dei tricomi). Altri sono più marroni con sfumature più o meno scure. Tutti questi colori dovrebbero indicare un prodotto di qualità. Ci sono poi altre forme di hashish quasi nere. Se il colore risulta uniforme ed omogeneo, molto probabilmente è di buona qualità. Se invece risulta grumoso e friabile, allora potrebbe contenere grandi quantità di materiale vegetale e clorofilla.

Tessitura e consistenza

L'hashish di buona qualità non dovrebbe mai apparire umido e bagnato, né troppo duro da doverlo spezzare con forza. Dovrebbe invece essere flessibile e malleabile. Appiccicoso, ma al tempo stesso facile da manipolare. Abbastanza morbido da poter essere arrotolato fino a formare una pallina o un cilindro lungo e sottile, ma sufficientemente compatto da poter essere sbriciolato in una canna o un blunt.

Densità dei tricomi

Alcuni consumatori alle prime armi pensano di poter verificare la qualità di un hashish analizzando la densità dei suoi tricomi. Ebbene, auguriamo a tutti loro una buona fortuna! Essendo una massa omogenea di tricomi (per lo più rotti), non c'è alcuna possibilità di valutare la densità dei tricomi di un campione di hashish. Se hai a che fare con un materiale altamente puro, allora la sola massa determinerà la quantità di tricomi e resina. L'hashish meno puro conterrà ovviamente meno tricomi, ma senza gli opportuni strumenti analitici non potrai mai conoscere la quantità esatta.

Purezza

Gli hashish di alta qualità possono avere sapori, consistenze e colori distinti, il che può rendere un po' difficile determinarne la qualità. Tuttavia, la purezza distingue sicuramente l'hashish di prima qualità da quello di pessima qualità. Come molti di noi avranno sperimentato con il cioccolato marocchino degli anni ’90, gli spacciatori senza scrupolo possono usare additivi per produrre maggiori quantità di hashish da cui avere un maggiore profitto. Se acquisti hashish da un dispensario rispettabile, chiedi gentilmente se possono mostrarti i risultati dei test sui lotti venduti in negozio. Ciò ti consentirà di conoscere i livelli di metalli pesanti, pesticidi e micotossine di ogni prodotto. Sfortunatamente, questo tipo di lusso non esiste con gli spacciatori di strada ed altre fonti meno ufficiali.

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Che odore deve avere l'hashish? Valuta gli aromi e i sapori

Fermati un attimo a pensarci. La cannabis ha un odore così forte a causa dei metaboliti secondari che produce, ovvero terpeni e composti solforati volatili (contenuti principalmente nei tricomi). Ciò significa che l'hashish di qualità, sotto forma di massa di tricomi frantumati, è pieno di molecole aromatiche e, quindi, sprigiona sapori ed aromi molto forti. L'hashish di scarsa qualità, invece, avrà un odore più erbaceo e i sapori saranno meno pungenti.

Aromi e sapori

Allora, che odore e sapore dovrebbe avere un hashish di qualità? Troverai una vasta gamma di sapori ed aromi negli hashish di buona qualità. A seconda del profilo dei metaboliti secondari delle cime, noterai fragranze di pino, legno, frutta, agrumi, frutti di bosco, Skunk, pepe, terra e molto altro. Indipendentemente dalle sfumature più delicate, l'hashish pregiato offre aromi e sapori piacevoli e complessi. Al contrario, l'hashish di scarsa qualità avrà un sapore aspro, amaro e talvolta persino chimico.

Valutazione finale: Brucia un pezzettino di hashish

Dopo aver eseguito i vari controlli di qualità, sarai pronto per assaggiare il tuo hashish. Tuttavia, ti suggeriamo di prenderne prima un piccolo pezzo ed applicare una fiamma per fare una valutazione finale del prodotto. Metti l'hashish sull'estremità di un coltello ed applica una fiamma. Il campione dovrebbe diventare grigio scuro e rilasciare un odore gradevole. Noterai anche un leggero sfrigolio man mano che gli oli nell'hashish inizieranno ad evaporare. Al contrario, l'hashish di bassa qualità brucia lentamente, diventa nero e talvolta emette un odore chimico.

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Il test delle bolle

Se hai a che fare con un Bubble Hash, puoi condurre il cosiddetto test delle bolle per determinare la sua qualità. Come probabilmente avrai intuito, il Bubble Hash ha preso il suo nome perché fa delle bolle quando viene riscaldato. Per avere un'idea approssimativa della purezza e del contenuto di resina del tuo Bubble Hash, procedi come segue:

  1. Prendi un piccolo campione del tuo Bubble Hash.
  2. Posiziona il campione in un contenitore resistente al calore, come un braciere di pipa o bong.
  3. Applica una fiamma all'esterno del contenitore per riscaldare il campione tramite conduzione.
  4. Controlla come reagisce l'hashish al calore. Dovrebbe iniziare a friggere vigorosamente, indicando il contenuto di resina del tuo campione.

I tuoi primi passi nel mondo dell'hashish

La senti quella piacevole sensazione che percepiamo quando il cervello acquisisce nuove conoscenze e sembra quasi rigenerarsi? Hai fatto un ulteriore passo avanti per diventare un vero intenditore di hashish. Certo, non sei ancora un Frenchy Cannoli, ma sai come distinguere l'hashish buono da quello cattivo. Questo non solo ti aiuterà a mettere le mani su alcuni dei migliori hashish in commercio, ma ti impedirà di inalare prodotti di scarsa qualità contaminati con additivi potenzialmente pericolosi. Ti godrai la prossima canna di hashish come mai prima d'ora!

External Resources:
  1. Moroccan hashish as an example of a cannabis terroir product | SpringerLink https://link.springer.com
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