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By Steven Voser

Il sistema sanitario canadese non è popolare solo fra i cittadini canadesi; da tutti i Paesi del mondo si guarda al Canada come a un modello di sistema di sanità pubblica. Virtualmente, tutte le cure essenziali e di base, da medici a ospedali, sono coperte dai contribuenti. Alcuni servizi non sono coperti, come l'assistenza domiciliare, le cure dentistiche ed i farmaci da prescrizione. Esiste comunque una certa flessibilità nei piani assicurativi che si possono adottare. All'incirca il 30% dell'assistenza sanitaria canadese è finanziato dalle assicurazioni private. Sun Life Assurance Co. è una delle maggiori imprese di assicurazioni del mondo; ed in quanto una fra le più eminenti compagnie canadesi, ha appena annunciato alcune grosse novità per gli utilizzatori di marijuana medicinale.

IL SETTORE PRIVATO SI FA AVANTI PER LA MARIJUANA MEDICINALE

Sun Life ha annunciato che, a partire dal 1 marzo 2018, il loro piano di assistenza sanitaria dovrebbe coprire la cannabis prescritta come medicinale; per questo piano, dovrebbe essere pagata marijuana terapeutica per un valore compreso fra 1500 e 6000 dollari. Tale quantità di erba può essere coperta una volta che viene dispensata in conformità alla regolamentazione del governo. Con la legalizzazione della marijuana ricreativa in cammino per il Canada, il settore privato si sente rassicurato nel prendere impegni come questo. Man mano che altre compagnie seguiranno l'esempio, la stigmatizzazione riguardante l'uso di cannabis come medicinale dovrebbe sfumarsi sempre più. La Loblaws Companies Limited, che gestisce una catena di stabilimenti in cui lavorano circa 200.000 persone, sta anch'essa offrendo copertura per la marijuana terapeutica.

IL DIRITTO PUBBLICO SI FA AVANTI PER LA MARIJUANA MEDICINALE

Un'opzione pubblica pare essere ancora lontana, per quanto esista un precedente legale incoraggiante nella provincia orientale della Nuova Scozia. Quando il meccanico Gordon “Wayne” Skinner si ferì sul posto di lavoro, contrasse un terribile mal di schiena cronico, e la marijuana medicinale alleviava il suo problema. Skinner sperava che il suo sindacato ne avrebbe coperto i costi attraverso il suo fondo di garanzia; questo però gli fu rifiutato tre volte, e Skinner finì per portare il suo caso dinanzi ad una commissione per i diritti umani. La commissione deliberò in suo favore, stabilendo che le leggi della provincia in tema di diritti umani esigevano dal sindacato che gli rimborsasse le spese per la sua marijuana medicinale. La loro tesi era che Skinner aveva subito una discriminazione, in modo “indiretto e involontario”, da parte delle politiche anti-marijuana. Dunque è possibile che in tutto il Canada altri fornitori con obbligazioni pubbliche dovranno riesaminare le loro politiche.

SOTTO QUALI CONDIZIONI?

Resta aperta una questione, anche nel caso che la copertura per la marijuana terapeutica diventi una pratica più comune: che tipo di disposizioni accompagneranno tale accessibilità? La California aveva un sistema notoriamente allentato, con una gamma di condizioni qualificanti generosamente estesa. Questo ha facilitato una larga accessibilità al vasto catalogo di dispensari. Sotto le leggi attualmente vigenti in Canada, esistono circa 40 strutture provviste di licenza governativa per coltivare e distribuire marijuana terapeutica; queste possono rifornire soltanto pazienti provvisti di prescrizione, ed i pazienti possono ottenere la copertura soltanto se la loro patologia è presa in conto dalla loro assicurazione.

Tutto ciò dipende dalla posizione assunta dal vostro assicuratore. Quindi, nel caso del grande annuncio di Sun Life, quest'ultima dichiara di essere aperta alle prove cliniche in relazione a patologie che attualmente non danno diritto a copertura. Inizialmente però, la compagnia aveva dichiarato che, secondo il suo programma, soltanto le seguenti condizioni patologiche davano diritto a copertura:

  • Dolore acuto o refrattario in relazione con il cancro e nausea associata a trattamenti contro il cancro
  • Dolore neuropatico e spasticità in relazione alla sclerosi multipla
  • Dolore associato ad artrite reumatoide che non risponde alle terapie standard
  • Anoressia e dolore neuropatico in relazione all'AIDS
  • Cure palliative

LA MARIJUANA RICREATIVA IN CANADA

La marijuana si troverà ad essere associata con una gamma più ampia di condizioni patologiche, mano a mano che aumenteranno le prove cliniche della sua efficacia. Il trattamento è disponibile attraverso il sistema sanitario canadese, nonostante siano state sollevate preoccupazioni riguardo all'elevata frequenza con cui il sistema viene abusato da parte di consumatori prevalentemente ricreativi. Rapporti aneddotici da parte delle cliniche cannabiche suggeriscono però che i consumatori ricreativi tendono a non rischiare di impelagarsi nelle pratiche burocratiche necessarie per l'iter terapeutico. Gli utilizzatori ricreativi, in ogni caso, godranno presto di libertà molto maggiori: il governo canadese si è impegnato a legalizzare la produzione e la vendita al dettaglio di marijuana ricreativa nel 2018.

Un atto legislativo era previsto per il 1 luglio 2018, ma è stato posticipato ad una data ulteriore in autunno. Per allora, la polizia dovrà essere preparata per le nuove leggi. Sarebbe scorretto se non venisse accordato un qualche provvedimento di amnistia a consumatori di marijuana attualmente condannati o incarcerati. In ogni caso, l'accettazione sociale della cannabis in Canada sarà ampiamente diffusa; si spera che i fornitori di assistenza sanitaria si sveglieranno e fiuteranno l'odore di ganja.

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