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By Luke Sumpter


Sebbene la medicina moderna non abbia ancora elaborato una cura per l'artrite, diversi trattamenti possono contribuire a rallentare la progressione della malattia. I trattamenti precoci, come le modifiche allo stile di vita, risultano particolarmente efficaci, ma che ruolo potrebbe svolgere la cannabis nella prevenzione e nel trattamento di questa condizione? Analizzeremo dettagliatamente le diverse tipologie di artrite, e scopriremo in che modo i cannabinoidi come THC e CBD potrebbero rivelarsi utili.

Cos'è l'artrite?

Il termine artrite comprende una gamma di condizioni caratterizzate da gonfiore e dolore, su una o più articolazioni. La malattia è associata prevalentemente all'invecchiamento, ma può manifestarsi anche in soggetti giovani. Ecco le nozioni chiave[1] relative all'artrite utili per comprendere meglio questa patologia:

  • Colpisce molte persone: Ben 54,4 milioni di persone negli Stati Uniti hanno ricevuto una diagnosi di artrite, e si stima che oltre 40 milioni[2] di persone in Europa soffrano di osteoartrite.
  • Colpisce più le donne che gli uomini: L'artrite si manifesta con maggior frequenza nelle donne, ma gli esperti non sono ancora riusciti a capire perché.
  • La mancanza di attività fisica può favorire la comparsa della malattia: L'artrite colpisce maggiormente i soggetti sedentari, rispetto a coloro che seguono le raccomandazioni mediche sull'attività fisica.

L'artrite esercita un enorme impatto sul singolo malato e sull'intera società. Pertanto, non c'è da meravigliarsi che gli scienziati stiano cercando nuove soluzioni per trattare questa condizione, migliorare la qualità di vita dei pazienti e ridurre il numero di malati. Tuttavia, dal momento che esistono varie tipologie di artrite, ed un ampio assortimento di sintomi correlati, spesso risulta difficile predisporre un adeguato trattamento.

Tipi di artrite

Alcune delle forme di artrite più comuni includono:

Osteoartrite Progressiva usura della cartilagine articolare
Artrite reumatoide Malattia infiammatoria nella quale il sistema immunitario attacca le cellule sane dell'organismo
Gotta Dolore intenso e gonfiore, causati dall'accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni
Lupus Patologia autoimmune causata da diversi fattori, tra cui infezione virale, assunzione di determinati farmaci e menopausa
Artrite psoriasica Forma di artrite che colpisce i soggetti affetti da psoriasi cutanea
Sindrome del tunnel carpale Artrite e sindrome del tunnel carpale sono due patologie differenti. L'artrite può però aumentare il rischio che un individuo contragga la sindrome del tunnel carpale.

Inoltre, l'artrite può essere suddivisa in due principali categorie: l'artrite degenerativa e l'artrite infiammatoria. L'artrite degenerativa è caratterizzata dalla distruzione del tessuto connettivo e della cartilagine nelle articolazioni, con conseguente erosione dell'osso.

L'artrite infiammatoria non è causata dal naturale processo di usura. Questa condizione emerge quando il sistema immunitario inizia ad attaccare le cellule sane, conducendo ad una potenziale erosione dell'articolazione. Tenendo a mente queste due tipologie, scopriamo i sintomi e le diagnosi di ciascuna.

  • Osteoartrite

L'osteoartrite è una forma di artrite degenerativa e si verifica quando la cartilagine—tessuto connettivo solido ed elastico, situato tra due articolazioni—inizia a deteriorarsi. Man mano che la cartilagine si usura, la superficie dell'osso resta esposta e l'attrito aumenta. Con il passare del tempo, questa condizione può provocare lesioni ai legamenti, erosione ossea ed infiammazione all'interno dell'articolazione.

I sintomi di osteoartrite includono:

Dolore Rigidità
Indolenzimento Riduzione della flessibilità
Sensazione di fastidio Gonfiore
Formazione di speroni ossei
  • Artrite reumatoide

L'artrite reumatoide rientra nella categoria dell'artrite infiammatoria. Essendo una patologia autoimmune, deriva da un malfunzionamento del sistema immunitario, il quale inizia ad attaccare le cellule sane dell'organismo. A differenza dell'osteoartrite, in cui l'articolazione si usura per cause meccaniche, nell'artrite reumatoide le cellule immunitarie attaccano il rivestimento dell'articolazione, causando erosione e deformità ossea. Oltre alle articolazioni, il sistema immunitario può attaccare cute, occhi, polmoni e cuore.

I sintomi dell'artrite reumatoide includono:

Articolazioni gonfie e dolenti Rigidità articolare
Stanchezza Febbre
Perdita di appetito

• Sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è causata da una pressione sul nervo mediano. Questo nervo sensoriale e motorio parte dalla porzione superiore della colonna vertebrale e corre lungo il versante anteriore del braccio e dell'avambraccio, terminando sul lato palmare di pollice e dita (con l'eccezione del dito medio). Prima di entrare nella mano, questo nervo passa attraverso il tunnel carpale, uno stretto passaggio circondato da ossa e tessuto connettivo. Sebbene non costituisca in sé una forma di artrite, speroni ossei provocati dall'artrite possono però causare un restringimento del tunnel carpale ed esercitare una pressione sul nervo mediano. Questi sono i sintomi della sindrome del tunnel carpale:

Dolore Intorpidimento
Formicolio Riduzione della forza di presa

Artrite e reumatismi sono la stessa cosa?

Non proprio. In greco, la parola artrite significa “malattia delle articolazioni”, e si riferisce all'infiammazione acuta o cronica delle giunture accompagnata da dolore e lesioni strutturali. Con il termine reumatismi si indica qualsiasi malattia caratterizzata da infiammazione e dolore a livello di articolazioni, muscoli, tendini, legamenti ed altri tessuti fibrosi.

La cannabis può ridurre dolori dell'artrite e infiammazione?

La cannabis potrebbe contribuire a trattare l'artrite?

Ovviamente, la scoperta di nuovi trattamenti potrebbe alleviare le sofferenze di milioni di persone. Quindi, in che modo la cannabis potrebbe risultare utile per trattare questa condizione? Ebbene, alcuni studi recenti indicano che la cannabis potrebbe svolgere un ruolo importante, influenzando uno dei principali apparati del corpo umano.

  • Introduzione al sistema endocannabinoide

Per capire in che modo la cannabis è connessa ai sintomi dell'artrite, dobbiamo illustrare brevemente il sistema endocannabinoide (SEC). Questa rete, composta da recettori, molecole di segnalazione ed enzimi, è in grado di regolare qualsiasi parametro fisiologico nel nostro organismo, dall'appetito all'umore, dal rimodellamento osseo all'attivazione dei neurotrasmettitori. I componenti di questo sistema sono presenti in tutti i tessuti del corpo, inclusi il sistema nevoso, l'apparato riproduttivo, lo scheletro, il tratto digerente e il tessuto connettivo.

Ma quale funzione svolge, esattamente? Ebbene, il SEC aiuta l'organismo a mantenere il naturale equilibrio, detto anche omeostasi. Evita quindi gli stati di inerzia o iperattività, permettendo agli altri sistemi di svolgere le proprie funzioni in modo efficiente. Il SEC è composto da due recettori principali—i recettori cannabinoidi 1 (CB1) e i recettori cannabinoidi 2 (CB2)—ma anche da molecole di segnalazione, chiamate endocannabinoidi, e diversi enzimi.

Le ricerche sul SEC hanno evidenziato molti altri elementi, tra cui recettori TRPV1 PPAR, ed altri recettori GPR, nonché un ampio assortimento di molecole di segnalazione. Insieme, questi componenti formano un SEC espanso, definito anche endocannabinoidoma[3].

Gli scienziati stanno cercando di stabilire in che modo il SEC possa essere coinvolto nell'insorgenza e nello sviluppo dell'artrite. Ad esempio, i ricercatori dell'Università di Edimburgo ipotizzano un forte legame tra osteoartrite e componenti del SEC rinvenuti nel tessuto sinoviale e nei fluidi che circondano le articolazioni.

Effettuando test su cavie animali, il team ha scoperto che i ratti con carenza di recettori CB2 mostravano un deterioramento della cartilagine maggiore di circa il 40%. La somministrazione di un cannabinoide sintetico ha inibito notevolmente la progressione della malattia nei ratti giovani, con livelli di CB2 normali. Negli animali che presentavano una carenza di questi recettori non è stato riscontrato alcun mutamento.

Questi risultati avvalorano il concetto di carenza clinica di endocannabinoidi (CECD), una teoria elaborata dal Dr Ethan Russo, specializzato in ricerche sulla cannabis. Secondo tale ipotesi, la carenza di endocannabinoidi, enzimi o recettori cannabinoidi potrebbe influenzare il SEC. Dal momento che questo sistema ricopre un ruolo essenziale nell'organismo umano, una carenza dei suoi componenti potrebbe causare diversi disturbi e malattie.

THC vs CBD per l'artrite

La pianta di cannabis produce oltre 100 cannabinoidi diversi, i quali, proprio come gli endocannabinoidi del corpo umano, possono interagire con i recettori del SEC. Pertanto, i composti fitochimici della cannabis possono esercitare un influsso diretto su uno dei più importanti apparati del nostro organismo. Ma quali ripercussioni può avere tutto questo, per coloro che soffrono di artrite? Gli esperti stanno valutando il ruolo del SEC come obiettivo terapeutico in questa determinata patologia.

THC e CBD sono i due cannabinoidi maggiormente presenti nelle varietà di cannabis moderne. Queste molecole interagiscono con il SEC in modi differenti. Il THC si lega direttamente ai recettori CB1 e CB2. In particolare, genera effetti psicoattivi attivando i recettori CB1 nel sistema nervoso centrale ed alterando il funzionamento dei neurotrasmettitori.

Il CBD, invece, esibisce una scarsa affinità nei confronti di questi due recettori. Tuttavia, può aumentare i livelli di endocannabinoidi, disturbando l'attività di alcuni enzimi chiave. Il CBD si lega anche al recettore TRPV1, coinvolto nella percezione del dolore. Nei paragrafi successivi esamineremo gli studi scientifici relativi al potenziale impatto dei due cannabinoidi sull'artrite.

THC vs CBD per l'artrite
  • THC ed artrite

Purtroppo non sono ancora state svolte ricerche riguardo l'impatto del THC sull'artrite negli esseri umani. Ad ogni modo, i dati ottenuti dagli studi su altre patologie potrebbero rivelarsi utili per comprendere meglio alcune forme di artrite. Al momento, gli esperti stanno analizzando gli effetti della cannabis ricca di THC[4] su dolore neuropatico, qualità del sonno e dolore infiammatorio.

Il THC potrebbe inoltre influire su alcuni problemi psicologici sviluppati da pazienti affetti da artrite. Molti malati manifestano disturbi dell'umore a causa del dolore persistente e della ridotta mobilità. Il THC provoca un acuto innalzamento dei livelli di dopamina[5], un neurotrasmettitore capace di influenzare il tono dell'umore.

  • CBD e artrite

Anche in questo caso, gli scienziati non hanno potuto effettuare studi clinici su soggetti umani per valutare l'azione del CBD sull'artrite. Tuttavia, i test su cavie animali offrono qualche indizio riguardo l'effetto di questo cannabinoide sul nostro organismo. I ricercatori stanno cercando di capire in che modo il CBD sia connesso a dolore ed infiammazione[6] negli animali.

Il CBD mostra una scarsa affinità nei confronti dei recettori CB1 e CB2, ma può ostacolare l'azione degli enzimi del SEC. L'enzima idrolasi delle ammidi degli acidi grassi (FAAH) ha il compito di scomporre numerosi endocannabinoidi. Gli esperti intendono scoprire in che modo l'inibizione del FAAH potrebbe aumentare i livelli di endocannabinoidi[7] che riducono dolore ed infiammazione.

Oli, spray o creme per l'artrite?

Dopo aver scoperto in che modo i cannabinoidi possono influire sull'artrite, gli scienziati troveranno anche i metodi migliori per somministrare questi composti fitochimici.

I pazienti che scelgono di utilizzare la cannabis per gestire l'artrite, spesso si domandano: “Come posso usare l'olio di CBD per l'artrite?”, oppure “Dovrei applicare una crema al CBD per trattare il dolore dell'artrite?”. Al momento non è possibile rispondere a tali quesiti. Possiamo solo augurarci che, in futuro, gli scienziati scoprano metodi efficaci per usare la ganja come trattamento contro l'artrite.

Nel frattempo, i consumatori di cannabis possono assumere gli oli per via orale o sublinguale. In caso di somministrazione per via orale, i cannabinoidi come THC e CBD dovranno attraversare l'apparato digerente. Una volta giunti al fegato, saranno trasformati in nuovi metaboliti, prima di diffondersi nel resto dell'organismo. La somministrazione per via sublinguale (sotto la lingua) introduce i cannabinoidi direttamente nel flusso sanguigno, generando effetti rapidi.

Gli spray e le formule per uso cutaneo possono essere applicati direttamente sulle articolazioni malate, offrendo un sollievo localizzato. Gli spray applicati sulla pelle non garantiscono un alto tasso di assorbimento, poiché i cannabinoidi applicati esternamente agiscono soprattutto sulle cellule cutanee. Tuttavia, i cerotti transdermici rappresentano una tipologia di somministrazione esterna capace di penetrare in profondità nell'epidermide, fino a raggiungere i vasi sanguigni che circondano l'articolazione.

Oli, spray o creme per l'artrite?

La cannabis può essere usata in piena sicurezza per trattare l'artrite?

Secondo gli studi su esseri umani, gli effetti collaterali del THC includono una riduzione delle capacità cognitive[8], mentre gli effetti collaterali del CBD sono principalmente bocca secca, diarrea, inappetenza, sonnolenza e stanchezza.

Nel complesso, la cannabis ha un profilo di sicurezza superiore a quello di molti altri farmaci ed un minimo rischio di effetti collaterali. Tuttavia, il THC può causare disturbi psicologici in alcune persone, soprattutto nei soggetti predisposti a problemi di salute mentale. Per quanto riguarda il CBD, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che il cannabinoide è generalmente ben tollerato dall'organismo ed esibisce un buon profilo di sicurezza[9].

Reinquadrare la cannabis: Una prospettiva nuova su un'erba antica

Secondo i Centers for Disease Control, ad appena meno della metà degli adulti di età pari o maggiore a 65 anni è stata diagnosticata una forma di artrite. Ma più della metà degli adulti negli USA affetti da questa patologia è in età lavorativa (18–64)[10]. Nell'insieme, l'età media dei pazienti che usano cannabis terapeutica nel Paese si aggira intorno ai 45 anni[11]. Queste scoperte rivelano che i cittadini più anziani, che soffrono di forme di artrite più gravi, sono quelli che con meno probabilità provano la cannabis per alleviare i loro sintomi.

Purtroppo, sulla cannabis grava ancora un pesante stigma sociale. Nonostante le generazioni più giovani vedano la pianta in un'ottica differente, le generazioni precedenti risentono ancora fortemente dei residui di una propaganda che risale ai tempi della guerra alla droga di Nixon e all'era della cosiddetta “Reefer Madness”. I progressi scientifici e legislativi stanno però contribuendo a modificare le opinioni all'interno delle frange di popolazione di età più avanzata. Nel 2007, soltanto lo 0,4% degli adulti di età pari o maggiore a 65 anni faceva uso di cannabis. Questa cifra è salita al 2,9% nel 2015[12].

Ricerche in corso stanno esaminando i composti presenti nella cannabis, come cannabinoidi, terpeni e flavonoidi, per i loro effetti su patologie che comportano dolore, infiammazione, deterioramento articolare ed altri sintomi che incidono sulla qualità di vita dei cittadini anziani.

L'idea di fumare cannabis dissuade molti pazienti anziani dal provare l'erba. Ma certe innovazioni moderne potrebbero rendere l'idea per loro più attraente. Vaporizzatori high-tech, prodotti edibili accuratamente dosati, e oli ed estratti sapientemente formulati offrono i potenziali benefici della cannabis senza combustione ed agenti cancerogeni.

Le linee guida per un consumo responsabile della cannabis sono anch'essi in corso di sviluppo, con la speranza di allontanare la cannabis dallo stereotipo dello “sballone pigro ed irresponsabile”. Attualmente, i Principi del Consumo Responsabile della Cannabis, pubblicati dalla National Organization for the Reform of Marijuana Laws (NORML, organizzazione americana per la riforma della legislazione sulla cannabis), aiutano a tratteggiare un identikit differente dei cittadini che fanno uso di cannabis. I principi comprendono:

  • Solo adulti
  • Non guidare dopo aver fumato
  • Fare attenzione al prossimo
  • Evitare gli abusi
  • Rispettare i diritti altrui
La cannabis può ridurre dolori dell'artrite e infiammazione?

Cannabis per l'artrite: un futuro promettente?

Sfortunatamente, chi soffre di artrite dovrà attendere a lungo prima di ottenere prove scientifiche reali ed inconfutabili. È necessario svolgere indagini accurate su esseri umani per determinare gli effetti della cannabis sui sintomi dell'artrite. Ad ogni modo, il coinvolgimento del SEC in questa patologia dimostra che la cannabis sia un'opzione terapeutica promettente. Se tutto va per il verso giusto, in futuro gli scienziati individueranno i cannabinoidi più efficaci per il trattamento dell'artrite e i metodi di somministrazione capaci di offrire maggior sollievo.

External Resources:
  1. Arthritis-Related Statistics | Data and Statistics | Arthritis | CDC https://www.cdc.gov
  2. Osteoarthritis in Europe: impact on health status, work productivity and use of pharmacotherapies in five European countries | Rheumatology | Oxford Academic https://academic.oup.com
  3. (PDF) Endocannabinoidome https://www.researchgate.net
  4. Cannabis and joints: scientific evidence for the alleviation of osteoarthritis pain by cannabinoids - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
  5. The effects of Δ9-tetrahydrocannabinol on the dopamine system https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  6. CBD for Arthritis Pain: What You Should Know https://www.arthritis.org
  7. Cannabinoid-based drugs targeting CB1 and TRPV1, the sympathetic nervous system, and arthritis | Arthritis Research & Therapy | Full Text https://arthritis-research.biomedcentral.com
  8. Cannabis and joints: scientific evidence for the alleviation of osteoarthritis pain by cannabinoids - PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
  9. World Health Organization Reports CBD Oil Is Generally Safe https://www.rtor.org
  10. https://www.cdc.gov/chronicdisease/resources/publications/factsheets/arthritis.htm?CDCAArefVal=https%3A%2F%2Fwww.cdc.gov%2Fchronicdisease%2Fresources%2Fpublications%2Faag%2Farthritis.htm
  11. https://jcannabisresearch.biomedcentral.com/articles/10.1186/s42238-020-00038-w
  12. https://www.royalqueenseeds.com/blog-why-is-there-social-stigma-surrounding-medical-cannabis-n1365
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