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The RQS Blog

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By Luke Sumpter


Le normative europee sulla cannabis sono un vero labirinto ed una scelta sbagliata può costarti cara. Alcuni Paesi europei offrono l'accesso legale alla cannabis tramite club o negozi; altri ne proibiscono la vendita ma scelgono di non punire l'uso privato. D'altra parte, alcune nazioni europee hanno ancora rigide politiche di tolleranza zero, che prevedono multe o persino il carcere per il possesso anche di una sola canna.

Che tu sia un fumatore occasionale o un consumatore accanito, questo articolo ti dirà tutto quello che devi sapere sulle leggi che regolano la cannabis in Europa. Scopri dove è legale, depenalizzata e severamente punita e fai attenzione alle insidiose zone grigie!

Paesi europei in cui la cannabis è completamente legale

Una pianta di cannabis cartoon allegra con segno della pace e pollice alzato si trova su uno sfondo verde. Il testo

Ci sono molti equivoci sul vero significato di “cannabis legale”, quindi facciamo un po’ di chiarezza. Quando un Paese legalizza la cannabis, di solito riclassifica questa pianta e smette di considerarla una sostanza controllata, eliminando così le sanzioni per uso, possesso o coltivazione.

Finora, solo pochi Paesi europei hanno legalizzato completamente la cannabis per uso ricreativo. Al momento della stesura di questo articolo, i Paesi europei in cui la cannabis è legale sono Malta, Lussemburgo e Germania. Di seguito analizzeremo la situazione della legalizzazione in tutte queste nazioni.

Cannabis legale a Malta

Nel dicembre 2021, Malta è diventata il primo Paese dell'UE a legalizzare la cannabis ad uso ricreativo per maggiorenni. Ogni persona può possedere fino a 7 g di cannabis in pubblico e 50 g in casa. È consentita anche la coltivazione domestica, con un massimo di quattro piante per nucleo familiare (a condizione che non siano visibili dagli spazi pubblici).

Il consumo di cannabis è invece consentito solo nelle residenze private. Il consumo in pubblico può comportare una multa di almeno 235 euro (o più in presenza di minori). I residenti maltesi possono accedere alla cannabis per uso ricreativo coltivandola autonomamente o tramite le “Associazioni per la Riduzione del Danno da Cannabis” (CHRA), organizzazioni no-profit che possono coltivare e fornire cannabis ai propri membri.

I membri possono accedere a 7 g di cannabis al giorno o ad un massimo di 50 g al mese tramite questi club. L'uso in loco presso queste associazioni è vietato ed ogni associazione non può avere più di 500 membri.

Cannabis legale in Lussemburgo

Il Lussemburgo ha legalizzato la coltivazione di cannabis per uso personale nel luglio 2023. Qui, gli adulti maggiorenni possono coltivare fino a quattro piante nella propria abitazione. Le piante non devono essere visibili dagli spazi pubblici ed un'abitazione non può contenere più di quattro piante.

Il consumo è consentito solo nelle abitazioni private e non deve avvenire in presenza di minori. Il mancato rispetto di queste regole può comportare multe fino a 500 euro. I turisti possono possedere cannabis, ma non possono acquistarla legalmente (poiché per loro non esistono canali di distribuzione legali).

Cannabis legale in Germania

La Germania ha fatto notizia nell'aprile 2024 dopo l'entrata in vigore delle nuove leggi sulla cannabis. In base alla nuova legislazione, gli adulti maggiorenni possono possedere fino a 25 g di erba in pubblico e 50 g in casa.

Possono anche coltivare fino a tre piante per uso personale o acquistare cannabis da club no-profit con un massimo di 500 membri. Il consumo in pubblico è consentito in Germania, ma non entro 100 metri da scuole, asili, parchi giochi o impianti sportivi. Inoltre, non è consentito nelle aree pedonali tra le 7:00 e le 20:00. Sebbene i turisti possano possedere e consumare cannabis legalmente, non hanno modo di procurarsela legalmente.

E i Paesi Bassi?

Contrariamente a quanto si crede, la cannabis non è legale nei Paesi Bassi: è ancora classificata come sostanza controllata secondo la legge sull'oppio. Tuttavia, il possesso e la vendita di piccole quantità di cannabis sono consentiti dalla cosiddetta “politica di tolleranza” olandese. In base a questa linea guida, è legale possedere ed acquistare fino a 5 g di cannabis nei coffeeshop autorizzati.

Anche il consumo all’interno di questi spazi privati è consentito e, in alcune città, può essere tollerato anche l’uso in pubblico. Tuttavia, la coltivazione della cannabis o il possesso/vendita di quantità elevate restano illegali e possono comportare sanzioni o pene detentive.

Paesi europei che hanno depenalizzato la cannabis

La depenalizzazione della cannabis comporta l’abolizione delle sanzioni penali per determinati reati, solitamente il possesso di piccole quantità. Nei Paesi in cui è depenalizzata, il possesso o l’uso personale possono essere tollerati o ignorati dalle forze dell’ordine. In altre nazioni, il trasporto o il consumo di cannabis può comportare una piccola multa, un avvertimento verbale o la confisca del prodotto.

Questo differisce dalla legalizzazione, dove l'uso, il possesso, la coltivazione e la vendita di cannabis sono consentiti da un quadro giuridico regolamentato. Tra i Paesi che hanno implementato la depenalizzazione troviamo Portogallo, Spagna e Repubblica Ceca.

Leggi sulla cannabis in Portogallo

Dal 2001, il Portogallo ha depenalizzato il possesso di tutte le droghe, inclusa la cannabis. Le persone che possiedono fino a 25 g di infiorescenze di cannabis o 5 g di hashish per uso personale non sono soggette a procedimento penale.

In questi casi, si rischia al massimo una multa o una segnalazione alla “Commissione per la Dissuasione dell’Uso di Sostanze Stupefacenti”, che può proporre un percorso di riabilitazione o altre soluzioni alternative. Tuttavia, la coltivazione, la vendita e il traffico di cannabis restano reati penali secondo la legge portoghese e possono comportare pene detentive.

Depenalizzazione della cannabis in Spagna

Ancora una volta, esiste un diffuso malinteso secondo cui la Spagna avrebbe legalizzato la cannabis, ma non è così: ha semplicemente depenalizzato il consumo e la coltivazione ad uso personale. Attualmente, la legge spagnola consente agli adulti maggiorenni di coltivare e possedere cannabis in privato.

La Spagna ospita anche i cannabis social club (CSC), che operano in una zona grigia dal punto di vista legale, ma sono generalmente tollerati se:

  • Sono senza scopo di lucro
  • Distribuiscono cannabis esclusivamente ai soci
  • Non fanno pubblicità

I turisti possono iscriversi ad un club, solitamente pagando una piccola quota e presentando un documento d’identità, per poi acquistare cannabis dal club e consumarla sul posto, grazie all’area fumatori. Va precisato che questa procedura non è legale, ma è generalmente tollerata. Tuttavia, il consumo o il possesso di cannabis in pubblico è considerato un illecito amministrativo, punibile con una multa o la confisca della sostanza. La vendita e la distribuzione, invece, sono considerate reati di traffico di stupefacenti e sono punibili con la reclusione.

Cannabis nella Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca ha depenalizzato il possesso di piccole quantità di cannabis nel 2010. Una persona (sia residente che turista) può possedere fino a 15 g di cannabis essiccata o coltivare fino a cinque piante per uso personale.

Il superamento di questi limiti può comportare accuse penali. Anche il consumo di cannabis in pubblico è vietato e sanzionabile con multe. La vendita, invece, resta un reato punibile con la reclusione. Al momento della stesura di questo articolo, non esiste alcun canale legale per acquistare cannabis nella Repubblica Ceca.

Paesi europei dove la cannabis rimane illegale

Una pianta di cannabis cartoon preoccupata con un viso ansioso e mani alzate si trova su uno sfondo sfumato. Il testo

La cannabis rimane completamente illegale in molte parti d'Europa. In questi Paesi, il possesso, l'uso, la coltivazione e la vendita di cannabis (anche in piccole quantità) sono considerati reati penali. Le pene possono variare significativamente da un Paese all'altro, dalle multe alla reclusione. Ad esempio:

  • Francia: Il possesso di piccole quantità può comportare una multa fino a 3.750 euro ed una pena detentiva fino ad un anno. La normativa francese, inoltre, non distingue chiaramente tra possesso per uso personale e spaccio, portando ad iter giudiziari simili per entrambi i casi.
  • Svezia: Tutte le forme di consumo di cannabis, compreso quello a scopo medico, sono fortemente limitate. Il possesso e l’uso costituiscono reati penali, punibili con multe o reclusione, a conferma della rigida politica di tolleranza zero del Paese.
  • Ungheria: Il consumo di cannabis è ancora rigorosamente illegale. Anche il possesso di piccole quantità può comportare la reclusione, poiché la legge non distingue tra cannabis ed altre sostanze stupefacenti.
  • Finlandia: L’uso ricreativo di cannabis è vietato ed il possesso può essere sanzionato con multe o pene detentive. È attivo un programma ristretto di cannabis terapeutica, ma l’accesso è fortemente regolamentato e consentito solo per determinate patologie.

Una guida al turismo cannabico in Europa

Le leggi europee sulla cannabis variano notevolmente da Paese a Paese e per i viaggiatori questo può significare sia l’opportunità di una vacanza all’insegna della cannabis, sia il rischio di incorrere in seri problemi legali. Che tu stia trascorrendo le vacanze sulle spiagge di Spagna e Malta o dirigendoti ad Amsterdam per un weekend di trasgressione, è essenziale conoscere le leggi locali sulla cannabis per viaggiare in sicurezza e nel rispetto delle norme.

In questa guida troverai tutto quello che c'è da sapere sul turismo cannabico in Europa: dove procurarti l'erba legalmente, come usarla con discrezione e in modo responsabile ed alcuni consigli per evitare che una vacanza rilassante si trasformi in un problema legale.

Accesso legale alla cannabis

Il turismo cannabico in Europa è assolutamente possibile, ma solo in alcune destinazioni che dispongono di sistemi legali parziali o completi pensati anche per accogliere i turisti. Ecco le migliori opzioni per una vacanza all'insegna dell'erba in Europa:

Paesi Bassi: La cultura dei coffeeshop autentica e ben radicata

Amsterdam ed altre città olandesi continuano a garantire un facile accesso alla cannabis per i turisti attraverso i coffeeshop autorizzati. Qui, chiunque abbia più di 18 anni può acquistare e consumare fino a 5 g di cannabis al giorno, senza bisogno di registrarsi. Potrai scegliere tra una varietà di infiorescenze, concentrati e edibili, che potrai gustare sul posto o portare con te per consumarli altrove.

Ricorda: Fumare cannabis in pubblico è generalmente disapprovato e soggetto a restrizioni sempre più severe. Ad Amsterdam, ad esempio, accendere una canna in uno dei quartieri centrali può costare una multa di 100 euro. Inoltre, è consigliabile verificare con ogni coffeeshop le proprie politiche sul tabacco, poiché alcuni limitano o vietano il fumo al chiuso.

Cannabis social club in Spagna: Un'alternativa moderna

I CSC spagnoli operano in una zona grigia dal punto di vista normativo, ma rappresentano comunque una buona opzione per i consumatori di cannabis in viaggio. Per iscriversi, è necessario pagare una quota associativa e presentare un documento d’identità valido. Dopodiché, sarà possibile acquistare piccole quantità di erba e persino consumarla sul posto.

Tieni presente che alcuni club potrebbero richiedere l’iscrizione anticipata, quindi è consigliabile includerla nella pianificazione del viaggio. Ricorda comunque che, in Spagna, il possesso o il consumo di cannabis in luoghi pubblici è vietato.

Una nota su Malta e Germania

Sebbene la cannabis sia legale per gli adulti sia a Malta che in Germania, questi Paesi attualmente non offrono opzioni di acquisto legali per i turisti. Solo i residenti maltesi possono iscriversi alle associazioni (l'unico modello di distribuzione legale) e la vendita commerciale rimane vietata.

Allo stesso modo, in Germania non esiste un modo legale per acquistare cannabis come turisti. Pertanto, se stai pianificando una vacanza cannabica, queste destinazioni potrebbero non essere le più indicate, nonostante l’esistenza di quadri normativi favorevoli.

Consumo responsabile e consigli di viaggio

La cannabis può essere legale o tollerata in alcune parti d'Europa, ma usarla responsabilmente è essenziale per viaggiare in sicurezza e nel rispetto delle normative locali. Ecco alcuni consigli per aiutarti a goderti la cannabis durante il tuo prossimo viaggio in Europa:

  • Non viaggiare in aereo con la cannabis, mai. Anche se il Paese di partenza e quello di destinazione la consentono, gli aeroporti sono soggetti a leggi internazionali più rigide, dove il possesso può comportare arresto o sanzioni. Acquistala sempre localmente ed assicurati di non portarla con te quando riparti (o consumala tutta prima di partire!).
  • Quando trasporti cannabis durante il viaggio, usa un contenitore antiodore per contenere l’aroma e riporre tutto il necessario: cartine, accendino e grinder. Per una conservazione ottimale, aggiungi anche una bustina per il controllo dell’umidità, così le tue cime non si seccheranno.

  • Non portare con te edibili o concentrati di cannabis se non sei sicuro che siano legali. Anche nei Paesi dove l'erba è tollerata, questi formati sono spesso proibiti.
  • Evita di portare erba con te in pubblico a meno che tu non sia assolutamente certo che sia legale. In caso contrario, conservala a casa e consumala in un alloggio privato che accetta l’uso di cannabis (dai un'occhiata a piattaforme come Bud and Breakfast)
  • Conserva sempre la tua scorta in modo sicuro in spazi privati, mai in aree pubbliche o condivise.

Rispettare le leggi come turista

Anche nei Paesi con leggi permissive sulla cannabis, rispettare le regole è fondamentale: l’ignoranza non è una giustificazione valida. Le leggi variano non solo da Paese a Paese, ma anche da città a regione, e possono cambiare con poco preavviso. Prima di rollarti una canna, consulta sempre fonti ufficiali governative o guide affidabili sulle leggi locali.

Non basarti su dicerie, blog o discussioni su Reddit. Segui invece questi consigli di base per rispettare le leggi europee sulla cannabis ed evitare di arrecare disturbo alla gente del posto:

  • Evita il consumo in pubblico al di fuori delle aree in cui è chiaramente consentito (come ad esempio fuori da un coffeeshop). Molti Paesi vietano di fumare nei parchi, vicino alle scuole o nelle zone affollate. Quando viaggi, vai sul sicuro e fuma in spazi privati o in luoghi autorizzati come coffeeshop o cannabis club.
  • Non comprare mai erba per strada, indipendentemente da quanto amichevole possa sembrare l’offerta. Truffe, multe o persino controlli di polizia sono comuni, soprattutto nelle zone turistiche più frequentate. Lo stesso vale per piattaforme come Reddit, Telegram, Tinder o Instagram. Se non è legale e tracciabile, non vale la pena rischiare.

Ricorda: Godersi l’erba in vacanza dev’essere un piacere, non un rischio. Informati bene, non dare nell’occhio e rispetta sempre le leggi e le usanze locali.

Atteggiamenti culturali nei confronti della cannabis in Europa

Una pianta di cannabis cartoon felice con un grande sorriso e pollici alzati si trova su uno sfondo colorato. Bandiere europee sono appese sopra, aggiungendo un tocco festoso.

La cultura cannabica in Europa è un mosaico complesso, plasmato da influenze storiche, sociali e legali. Gli atteggiamenti nei confronti della cannabis possono variare significativamente in tutto il continente, dall’accettazione liberale al proibizionismo più rigido e alla tolleranza zero.

Di seguito esamineremo i vari approcci legislativi e culturali alla cannabis adottati nei diversi Stati europei.

Paesi Bassi: Tolleranza pragmatica

I Paesi Bassi sono rinomati per il loro approccio pragmatico alla cannabis fin dall’attuazione della loro “politica di tolleranza” negli anni ’70. Mirato a separare i mercati delle droghe leggere da quelli pesanti e a ridurre i danni e la criminalità, l'approccio olandese è tutt'altro che perfetto, ma il sistema è piuttosto facile da usare e, quindi, una delle mete preferite dai turisti amanti della cannabis.

Spagna: Uso privato e social club

L’approccio spagnolo alla regolamentazione della cannabis è unico, in quanto si distingue per l’enfasi posta sul consumo personale e sulla coltivazione privata, più che sulla commercializzazione. A differenza dei Paesi Bassi, dove puoi acquistare cannabis in una miriade di coffeeshop caratteristici pieni di gadget ed insegne al neon, l'approccio spagnolo è molto più discreto.

L'ascesa dei cannabis social club, soprattutto in Catalogna, riflette un approccio più comunitario al consumo di cannabis. Tuttavia, il consumo in luoghi pubblici è generalmente percepito come un’infrazione e viene sanzionato come tale.

Portogallo: Depenalizzazione incentrata sulla salute

Il Portogallo ha depenalizzato il possesso di tutte le droghe nel 2001, spostando l’attenzione dalla criminalizzazione alla salute pubblica. Gli individui trovati in possesso di piccole quantità di cannabis vengono indirizzati alle commissioni di dissuasione, anziché affrontare accuse penali.

Questo approccio privilegia il trattamento e la riduzione del danno rispetto alla punizione. Sebbene la cannabis rimanga illegale, l'atteggiamento culturale è più orientato alla salute, con l'obiettivo di ridurre lo stigma e promuovere la riabilitazione.

Francia: Approccio restrittivo

La Francia mantiene una posizione conservatrice sulla cannabis, con leggi severe e controlli rigidi. Il possesso e l’uso sono reati penali, ma il Paese ha uno dei tassi di consumo di cannabis più alti in Europa.

Nonostante i dibattiti pubblici ed alcune richieste di riforma, il governo continua a dare priorità al proibizionismo, riflettendo un approccio cauto e tradizionale alla politica sulle droghe.

Europa orientale: Divieto severo

Paesi dell'Europa orientale come Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno tutti leggi proibizioniste severe. Ciononostante, l'atteggiamento nei confronti della cannabis nell'Europa orientale sta subendo alcuni cambiamenti. Ad esempio, un sondaggio del 2023[1] del “Centro Polacco per la Ricerca sull'Opinione Pubblica” (CBOS) ha rilevato che il 73,4% degli elettori è a favore della depenalizzazione della cannabis.

Scandinavia: Progressismo cauto

I Paesi scandinavi si muovono con estrema cautela. Mentre la Svezia mantiene un severo proibizionismo, la Danimarca ha avviato un programma pilota per la cannabis terapeutica che diventerà permanente a partire da gennaio 2026. Ospita anche la comunità anarchica di Christiania, dove l'uso e la vendita di cannabis sono tollerati da più di 50 anni.

In Norvegia, la cannabis rimane illegale, ma è in corso un crescente dibattito sulla riforma delle politiche antidroga nel Paese.

Il futuro della legalizzazione della cannabis in Europa

Il panorama europeo della cannabis sta subendo una significativa trasformazione, con diversi Paesi che stanno sperimentando nuove leggi e progetti pilota per capire se e come legalizzare la cannabis.

Progetti pilota in corso e potenziali cambiamenti legislativi

  • Svizzera: Dal 2022, la Svizzera ha avviato sperimentazioni pilota che consentono ad un numero limitato di cittadini di acquistare e consumare legalmente cannabis, seguendo regole molto rigide. Questi studi mirano a valutare gli effetti della cannabis legale sulla salute pubblica e sui tassi di criminalità. Sebbene la cannabis sia illegale in Svizzera, il suo uso è tollerato e raramente perseguito dalle forze dell'ordine.
  • Repubblica Ceca: La Repubblica Ceca ha annunciato l'intenzione di legalizzare la cannabis per uso non terapeutico, concentrandosi sulla coltivazione domestica e sull'accesso regolamentato.

Il ruolo dell'EMCDDA nel monitoraggio dell'impatto della legalizzazione

L’“Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze” (EMCDDA), divenuto “Agenzia dell’Unione Europea per le Droghe” (EUDA) nel luglio 2024, svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nell’analisi dell’impatto della legalizzazione della cannabis in tutta Europa. Raggiunge questo obiettivo attraverso le seguenti misure:

  • Raccolta ed analisi dei dati: Fornisce dati completi sul consumo di cannabis, sulla domanda di terapie, sul prezzo, sulla potenza e sui danni associati per orientare le decisioni politiche.
  • Orientamenti politici: Suggerisce strategie concrete e fondate su dati scientifici per aiutare i Paesi dell'UE a sviluppare politiche sulla cannabis più efficaci.
  • Monitoraggio dei progetti pilota: Valuta i risultati dei programmi pilota sulla cannabis per comprenderne gli effetti su salute e sicurezza pubblica.

Mentre l’Europa continua ad affrontare le complessità della legalizzazione della cannabis, il ruolo dell’EMCDDA (ora “EUDA”) è quello di garantire che le scelte politiche si basino su dati reali e favoriscano il benessere collettivo.

Scopri il panorama europeo della cannabis nel 2025

Una pianta di cannabis cartoon gioiosa con un grande sorriso e mani alzate si trova su uno sfondo sfumato con 2025 e stelle europee. L'immagine celebra il paesaggio della cannabis in Europa per l'anno.

Le leggi europee sulla cannabis sono tutt'altro che uniformi. Dall'accesso completamente legale a Malta, Germania e Lussemburgo, a contesti con restrizioni severe come Francia, Svezia o Ungheria, l'Europa offre un mosaico di regole, rischi ed opportunità per i consumatori di cannabis.

Questa guida nasce per aiutarti ad orientarti in questo scenario complesso, a prescindere che tu voglia programmare una vacanza all'insegna della cannabis, approfondire le leggi locali o semplicemente restare aggiornato. Con informazioni chiare e specifiche per ogni Paese, rappresenta uno strumento utile per un consumo sicuro, rispettoso e responsabile in tutta Europa.

Con l'avanzare del 2025, il panorama legale della cannabis continua ad evolversi. Sono in corso progetti pilota, l'opinione pubblica sta cambiando e le riforme stanno guadagnando slancio. Il cambiamento è in arrivo, lento ma costante.

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Questo contenuto è solo per scopi didattici. Le informazioni fornite sono state tratte da fonti esterne.