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By RQS Editorial Team


Coltivatori e fumatori esperti di cannabis avranno familiarità con il carbone attivo, poiché questo materiale trova impiego sia nella stanza di coltivazione, sia nel filtro di una canna. Leggi tutto quello che c’è da sapere sul carbone attivo.

Cos’è il carbone attivo?

Il carbone attivo non è la stessa sostanza di cui sono fatti i blocchetti di carbone. Il modo in cui viene prodotto il carbone attivo lo rende super poroso e quindi molto adsorbente. Questo consente al materiale di bloccare molecole, ioni ed atomi, rimuovendoli dalle sostanze dove si trovano. Potresti sentire il carbone attivo chiamato anche “carboni attivi”.

Il carbone attivo è una polvere nera fine ed inodore. Le sue proprietà permettono l’adsorbimento delle tossine presenti in ambienti domestici, industriali e medici. È usato per il filtraggio dell’acqua, con lo scopo di catturare le sostanze inquinanti, e nel filtraggio dell’aria per rimuovere gli odori forti. E questa è la sua utilità per i coltivatori di cannabis. Il carbone attivo ha anche potenziali benefici terapeutici e cosmetici, sebbene non tutti siano stati scientificamente provati.

Come si produce il carbone attivo?

I materiali ricchi di carbonio, come legno, torba, gusci di cocco o segatura, vengono riscaldati a temperature molto elevate. Questo calore intenso “attiva” il carbone, spogliandolo di tutte le molecole precedentemente assorbite e liberando siti di legame. I diversi materiali vengono posti in una vasca senza ossigeno e sottoposti a temperature fra i 600 ed i 900°C. Il carbone risultante viene poi esposto a diverse sostanze chimiche, tra cui argon ed azoto, e quindi riscaldato nuovamente a temperature comprese tra 600 e 1200°C mentre viene esposto a vapore ed ossigeno. Da questo processo si viene a creare un materiale con struttura molto porosa e la sua superficie complessiva viene notevolmente aumentata.

Incredibilmente, un solo cucchiaino di carbone attivo ha circa la stessa superficie di un campo da calcio.

Come si usa il carbone attivo?

Come accennato, il carbone attivo è utilizzato in numerosi settori industriali e per vari scopi domestici. Di seguito segnaliamo alcuni dei più comuni o significativi.

Trattamento di avvelenamenti ed overdose

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha approvato l’uso del carbone attivo per il trattamento di emergenza di avvelenamenti od overdose. Il carbone attivo può aiutare ad eliminare tossine, droghe e farmaci dal nostro organismo, compresi FANS ed altri antinfiammatori, sedativi e stimolanti lievi come le metilxantine. Tuttavia, il carbone attivo non può legarsi a tutte le classi di farmaci o tossine, in particolare a quelle corrosive.

Supponiamo che l’overdose o l’avvelenamento siano avvenuti da 1 a 4 ore prima della diagnosi. In tal caso, al paziente può essere somministrato un sorso di carbone attivo in polvere con acqua. Le miscele di carbone attivo possono anche essere somministrate tramite tubi di alimentazione nel naso o nella bocca. Legandosi alle tossine, questa polvere attivata impedisce loro di essere assorbite dall’organismo. Poiché lo stomaco non può assorbire il carbone, le tossine che si legano al carbone attivo lasciano il corpo attraverso le feci.

Altri benefici per la salute

Come conseguenza delle sue capacità di eliminazione delle tossine, i sostenitori del carbone attivo lo propongono come trattamento per molte condizioni. Molti dei prodotti da banco contenenti carbone attivo basano la loro efficacia semplicemente sui principi chimici fondamentali del materiale. Ed esistono in effetti alcune prove a sostegno dei benefici del carbone attivo per i seguenti scopi o problemi:

Salute dei reni Gas intestinale
Diarrea Sbiancamento dei denti
Cura della pelle Deodorante
Infezioni della pelle

Filtraggio di aria ed acqua

Il carbone attivo rimuove le sostanze chimiche organiche indesiderate da liquidi e vapori attirandoli e trattenendoli. I COV (composti organici volatili) come benzene, toluene, xilene, oli ed alcuni composti clorurati, sono le sostanze chimiche più comuni rimosse attraverso la filtrazione a carbone attivo. È un modo comodo per decontaminare grandi volumi di aria od acqua, ma la sua efficienza può variare poiché molti fattori possono influenzare la capacità del carbone di legarsi alle tossine. Ad esempio:

Peso molecolare Polarità
Solubilità in acqua Temperatura del flusso del fluido
Concentrazione nel flusso

Come funzionano i filtri a carbone attivo?

Supponiamo che tu sappia qualcosa sulla coltivazione di cannabis indoor. In tal caso, avrai senza dubbio familiarità con i filtri a carbone attivo. I filtri a carbone sono un punto fermo della maggior parte delle grow room poiché impediscono agli odori rivelatori di fuoriuscire dall’ambiente di coltivazione ed entrare nelle narici dei tuoi vicini ficcanaso. Ma come funzionano esattamente?

Cos’è l’adsorbimento?

Come accennato, i filtri a carbone attivo utilizzano il fenomeno detto “adsorbimento”, non “assorbimento”, per rimuovere gli inquinanti dall’aria o dall’acqua. Questa reazione chimica fa sì che gli inquinanti rimangano intrappolati all’interno della struttura dei pori del carbone attivo. La differenza tra i due è che, con l’adsorbimento, i contaminanti si attaccano all’esterno del substrato di carbone. Al contrario, con l’assorbimento gli inquinanti vengono trattenuti all’interno del materiale.

Puoi capire se un materiale è assorbente od adsorbente osservando se avviene qualche variazione di volume. Ad esempio, una spugna si espande quando ha “assorbito" l’acqua, mentre non vi è alcun cambiamento visivo con l’adsorbimento, poiché le molecole si sono semplicemente attaccate alla superficie.

Come funzionano i filtri a carbone attivo?

In che modo il carbone attivo è utile per i coltivatori di cannabis?

I filtri che contengono carbone attivo sono l’opzione migliore per rimuovere gli odori e le emissioni della stanza di coltivazione, come i terpeni della cannabis, che altrimenti potrebbero attirare attenzioni indesiderate od insetti nocivi. Questi filtri sono anche il modo migliore per garantire che le tue piante ricevano una fornitura costante dell’aria più pulita possibile durante la crescita.

Esistono soluzioni a breve termine come purificatori d’aria, spray neutralizzanti, gel e polveri che mascherano gli odori. Tuttavia, queste misure non rimuoveranno completamente l’odore dalla tua stanza di coltivazione, né elimineranno la polvere od altre particelle. Inoltre, spray e gel sono così fortemente profumati da poter contaminare i terpeni e quindi il sapore naturale delle tue piante.

In una tenda da coltivazione, il filtro a carbone è in genere collegato al condotto od alla ventola di estrazione dell’aria, che dopo aver circolato nella tenda viene aspirata all’esterno attraverso il filtro. Tutte le molecole con un odore, oltre alle spore, agli allergeni ed agli altri contaminanti vengono adsorbite dal carbonio. L’aria così “ripulita” viene quindi espulsa fuori dalla tenda attraverso l’aspiratore senza odori od altre emissioni che possano essere segni rivelatori.

Come mantenere efficiente un filtro a carbone

I filtri a carbone sono disponibili in varie dimensioni, che variano in base alle dimensioni della tua stanza di coltivazione ed alla quantità di filtrazione che ti serve. Per mantenere efficace il tuo filtro a carbone dovresti pulirlo una volta al mese. È facile: rimuovi semplicemente il filtro dal tuo spazio di coltivazione e scuoti via polvere e frammenti intrappolati. Quando la struttura porosa del carbone sarà piena, il filtro non sarà più in grado di intrappolare nuove molecole. I filtri dell’aria a carbone dovrebbero essere cambiati ogni anno od anno e mezzo, a seconda di quanto duramente li fai lavorare.

Filtri a carbone attivo per canne e sigarette

L’utilità dei filtri a carbone non si ferma alla coltivazione della cannabis. I filtri a carbone attivo sono usati nelle sigarette e nelle canne come ottimo sistema per adsorbire le tossine in fase gassosa presenti nel materiale vegetale, come acido cianidrico, ammoniaca e crotonaldeide. Non ti devi preoccupare che il filtro possa rimuovere anche i preziosi cannabinoidi dal fumo. Il carbone attivo adsorbe solo i composti nocivi del fumo, di dimensioni maggiori del THC e di altri cannabinoidi.

I filtri per sigarette al carbone sembrano filtri normali, ma hanno piccoli pezzi di carbone attivo incorporati al loro interno. La ricerca ha scoperto che, sebbene non ci siano prove che questi filtri riducano il rischio di gravi malattie respiratorie, possono contribuire a ridurre gli effetti pericolosi del fumo filtrando il catrame. Si dice inoltre che migliorino il gusto di sigarette[1] e canne, aumentando il piacere di fumare.

Filtri a carbone attivo per canne e sigarette

Carbone attivo per coltivatori e fumatori di cannabis

Oltre ad essere sgradevoli per i sensi, gli odori e le emissioni possono influenzare l’abitabilità della tua casa. Nel migliore dei casi, possono essere fastidiosi e, nel peggiore dei casi, possono risultare pericolose per la salute. Meglio quindi mantenere la tua stanza di coltivazione priva di contaminanti ed impedire la fuoriuscita di odori sospetti utilizzando un filtro con carbone attivo.

Allo stesso modo, se ti preoccupi di come il fumo possa avere un impatto sulla salute del tuo sistema respiratorio, o semplicemente non sei sicuro di cosa potrebbe essere stato usato per coltivare la tua scorta attuale, allora usare un filtro a carbone per le tue canne potrebbe non essere una cattiva idea.

External Resources:
  1. Effect of Charcoal in Cigarette Filters on Free Radicals in Mainstream Smoke https://pubs.acs.org
Liberatoria:
Questo contenuto è solo per scopi didattici. Le informazioni fornite sono state tratte da fonti esterne.

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