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By Steven Voser


Hai mai sentito parlare di un albero di limoni che produce anche arance o di uno su cui crescono più varietà di mele? Immagina quanto sarebbe fantastico fare lo stesso con la cannabis! Fortunatamente, non solo è possibile, ma è anche relativamente facile. Utilizzando la tecnica dell'innesto, è possibile coltivare più varietà di cannabis sulla stessa pianta, rendendo il raccolto ancora più emozionante!

Questo articolo spiega come funziona l'innesto, i suoi potenziali benefici, perché i ricercatori stanno innestando la cannabis ed include anche una guida passo passo per imparare ad innestare le piante di marijuana. Hai mai desiderato diventare uno scienziato pazzo specializzato in cannabis? Adesso è la tua occasione!

Alla fine di questo articolo saprai come unire due piante (o anche di più) in un unico ed incredibile esemplare con le migliori caratteristiche di ciascuna. Ciò ti permetterà di ottenere una crescita ancora più vigorosa, aggiungendo un tocco unico al tuo spazio di coltivazione!

Cos'è l'innesto di cannabis e come funziona?

L'innesto di cannabis sfrutta una tecnica nota come “splicing” (fusione dei tessuti vegetali) per unire tra loro più varietà di cannabis. Unendo tra loro due o più piante su un unico portainnesto, si ottiene un esemplare su cui crescono più varietà.

In sostanza, l'innesto di cannabis prevede un portainnesto come base ed almeno una marza donatrice. I due elementi vengono uniti e lasciati guarire insieme per circa una settimana.

La tecnica dell'innesto della cannabis (giunzione e guarigione)

Il processo di innesto consiste nel tagliare il fusto della marza scelta nella forma appropriata prima di fonderlo al portainnesto. Esistono diversi metodi per farlo, tra cui creare una base appuntita da inserire nella parte superiore del portainnesto. Tuttavia, il più comune è quello di effettuare un taglio diagonale sia sul portainnesto che sulla marza, per ottenere un allineamento perfetto.

Le estremità dei gambi tagliati vengono quindi legate insieme ed impiegano circa una settimana per saldarsi prima che la legatura possa essere rimossa. Durante questa fase, è importante non toccare le due piante per permettere ai tessuti di integrarsi completamente.

Innesti di marijuana e metodi tradizionali di clonazione

Normalmente, i coltivatori sono soliti utilizzare metodi di clonazione per produrre una replica genetica di una pianta madre. Tuttavia, l'innesto della marijuana differisce dalle tradizionali tecniche di clonazione, come evidenziato di seguito:

  • L’innesto della cannabis è una tecnica avanzata che richiede tempo, precisione ed una solida esperienza in orticoltura.
  • Le piante di cannabis innestate combinano due o più tratti genetici distinti, anziché uno solo come nel caso dei cloni.
  • L'innesto migliora la salute delle radici e può influenzare la composizione dei cannabinoidi.
  • Per innestare la marijuana sono necessari più strumenti.
  • Una pianta innestata può diventare più produttiva una volta guarita.

Perché innestare le piante di marijuana?

Sono molteplici le ragioni per cui ricercatori e coltivatori domestici si stanno avvicinando all’innesto della cannabis, riscoprendo i vantaggi di una tecnica vecchia di 4.000 anni.

Sebbene la clonazione sia efficace per replicare una genetica, le piante innestate tendono a garantire risultati superiori in termini di prestazioni, rese e contenuto di cannabinoidi. Ecco una spiegazione dei potenziali vantaggi associati all'innesto:

  • L'innesto può migliorare la capacità di radicazione di una varietà che potrebbe avere difficoltà a farlo con le tecniche di clonazione tradizionali.
  • È possibile innestare le piante di cannabis per preservarne la genetica.
  • L'innesto può essere utilizzato per creare un ibrido unico senza alcuna alterazione genetica.
  • L'innesto migliorerà la struttura di crescita, la resilienza ed il vigore della marza.
  • Le piante di cannabis innestate impiegano solo circa una settimana per guarire completamente.

Coltivare più varietà sulla stessa pianta offre al coltivatore molta più scelta al momento del raccolto. La marza può trarre vantaggio da una maggiore resistenza alle malattie grazie al robusto apparato radicale del portainnesto, mentre le rese possono migliorare grazie al migliore assorbimento dei nutrienti. In definitiva, l'innesto è un metodo eccellente per produrre un nuovo ibrido con caratteristiche personalizzate, evidenziando le qualità sia del portainnesto che della marza.

L'innesto non solo migliora la qualità della cannabis, ma consente anche di sperimentare varietà diverse senza dover coltivare più piante di quelle consentite dalla legge. È perfetto anche per i coltivatori che hanno poco spazio e non possono coltivare più piante, pur desiderandolo.

Studi scientifici sull'innesto della cannabis

Numerosi studi scientifici hanno analizzato gli effetti dell'innesto sulle piante di cannabis, con particolare attenzione ad aspetti quali la concentrazione dei cannabinoidi, la resa produttiva ed altro ancora.

Uno studio[1] del 2024 dimostra che il tipo di portainnesto influenza il tasso di sopravvivenza, i parametri morfologici e la composizione biochimica delle piante di cannabis.

  • Riassunto dello studio: Il confronto tra piante innestate e non innestate ha mostrato che, nella maggior parte dei casi, le piante innestate presentano caratteristiche migliorate, evidenziando l’enorme potenziale della tecnica di innesto nella produzione di cannabis. In questa ottica, i breeder dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di portainnesti in grado di resistere a fattori biotici ed abiotici per aumentare il successo dell’innesto e la resistenza delle piante.

Uno studio[2] del 2022 ha rilevato quantità significativamente più elevate di cannabinolo (CBN) in un tipo di innesto CBD1, nonché maggiori concentrazioni di THCA.

  • Riassunto dello studio: Il processo di innesto potrebbe aver accelerato la senescenza, portando ad infiorescenze più mature al momento del raccolto. Tuttavia, non sono emerse differenze nel peso secco delle cime né segnali visibili di maturazione anticipata. L’innesto può influenzare la morfologia del gambo e, se ben combinato, contribuire ad un incremento della biomassa e della produzione di THCA.

Ulteriori ricerche[3] pubblicate nel 2024 dimostrano che tutti i trattamenti di innesto hanno migliorato significativamente i marcatori vegetativi e la produttività delle piante di cannabis.

  • Riassunto delle ricerche: Una varietà ad alto contenuto di THC, la FSE, è stata innestata su tre tipi di portainnesto: uno ad alto contenuto di THC, uno ricco di CBD ed uno bilanciato. I migliori risultati in termini di crescita vegetativa (altezza, spessore del gambo, numero di foglie mature) sono stati osservati nei portainnesti bilanciati e ad alto contenuto di CBD, che hanno anche prodotto maggiori quantità di cime.

Secondo l'analisi del contenuto minerale delle foglie, i livelli più elevati di azoto e fosforo sono stati riscontrati nelle foglie di FSE innestate sul portainnesto bilanciato. L'analisi del profilo del contenuto di cannabinoidi ha rivelato che tutti i trattamenti di innesto hanno aumentato il livello di THC nelle infiorescenze di FSE dell'8–12% rispetto agli esemplari di controllo non innestati. Il portainnesto ad alto contenuto di THC presentava il livello di THC più elevato.

I risultati di tutti questi studi indicano l'importanza dell'innesto nella coltivazione di cannabis come strumento per aumentare la produttività e la qualità del prodotto finale. Ora che sai perché sia i coltivatori che i ricercatori sono interessati all'innesto della cannabis, vediamo come farlo!

Come innestare le piante di cannabis: Guida passo passo

Se ti stai chiedendo se è possibile innestare una varietà di cannabis su un'altra, la risposta è sì! Come accennato, dovrai selezionare una pianta come portainnesto ed una pianta come marza.

Di seguito è riportato un elenco degli strumenti necessari, le istruzioni su come identificare i migliori portainnesti e marze da utilizzare ed un tutorial passo passo per l'innesto.

Strumenti

  • Bisturi/lama di rasoio
  • Cesoie da giardinaggio
  • Nastro da innesto o da idraulico
  • Sacchetti di plastica (quelli grandi con chiusura zip funzionano bene)
  • Filo da giardinaggio
  • Bicchiere d'acqua
  • Tagliere pulito
  • Flacone spray contenente una soluzione nutritiva regolata a pH 6
  • Soluzione nutritiva per piante in fase vegetativa

Migliori portainnesti e marze per l'innesto di cannabis

Il portainnesto deve essere vigoroso e in buona salute, poiché sarà sottoposto ad un certo grado di stress durante il processo di innesto. Inoltre, dovrebbe essere resistente alle comuni malattie delle piante, agli agenti patogeni e ai fattori ambientali avversi. Infine, la pianta dev'essere in piena fase vegetativa.

Una volta individuato il portainnesto, è necessario selezionare la pianta donatrice che fornirà la marza. L'innesto è un ottimo modo per migliorare le caratteristiche indesiderate di una marza che potrebbe non avere un apparato radicale ottimale o essere priva di vigore. Ad esempio, le piante di cannabis che faticano a radicare con la clonazione tradizionale sono ottime candidate per l'innesto.

È molto importante notare che i gambi sia del portainnesto che della marza devono essere compatibili in larghezza e spessore per semplificare il processo di fusione.

Processo di innesto passo dopo passo

Passaggio 1: Seleziona il portainnesto e la marza. Entrambe le piante devono essere in fase vegetativa: non utilizzare piante di cannabis in fioritura.

Passaggio 2: Rimuovi la maggior parte delle foglie della marza utilizzando un bisturi affilato, lasciando soltanto la parte superiore dell’internodo e il gruppo di foglie apicali.

Passaggio 3: Taglia la marza dalla pianta donatrice utilizzando un paio di cesoie da giardinaggio affilate e pulite.

Passaggio 4: Utilizzando un tagliere, taglia la base della marza con un angolo di 45 gradi per creare una superficie più ampia. Quindi, metti la marza nel bicchiere d'acqua.

Passaggio 5: Utilizzando il bisturi, rimuovi le foglie e le gemme laterali dal portainnesto. Taglia il punto di fusione del portainnesto con un angolo di 45 gradi per farlo aderire perfettamente alla marza.

Passaggio 6: Prendi la marza dal bicchiere d'acqua e spruzza rapidamente la soluzione a pH bilanciato sulla superficie tagliata a 45 gradi, sia della marza che del portainnesto. Allinea le due estremità in modo che combacino.

Passaggio 7: Ora che sono unite, usa il nastro adesivo per fissarle insieme, iniziando con un piccolo pezzo.

Passaggio 8: Prendi un pezzo di nastro adesivo più grande ed avvolgilo saldamente attorno alla marza e al portainnesto per unirli correttamente. Il nastro impedirà alla luce e all'aria di passare attraverso il taglio e potrà essere rimosso dopo alcuni giorni, quando l’innesto tra i due gambi avrà attecchito.

Passaggio 9: Avvolgi con cura il filo da giardinaggio formando una croce 1 cm sotto e sopra il nastro, così da assicurare una tenuta stabile e sicura sul punto di innesto.

Passaggio 10: Prendi il sacchetto di plastica e spruzza leggermente l'interno con la soluzione nutritiva per creare un ambiente ad alta umidità. Posiziona il sacchetto sopra la marza e legalo, ma non lasciare che le foglie tocchino il sacchetto.

Dopo una settimana, rimuovi il sacchetto di plastica, il filo e il nastro adesivo e, come se niente fosse, avrai una pianta innestata.

L'innesto migliora la qualità e la produttività della cannabis?

Secondo gli studi scientifici sopra citati, la produttività delle piante di cannabis innestate erano significativamente più elevate rispetto a quelle delle piante non innestate. Si è riscontrata anche un'evidente differenza nella concentrazione dei cannabinoidi, che a sua volta influenza la potenza complessiva.

Quindi è giusto affermare che, in questi esempi, le piante di cannabis innestate si sono rivelate superiori a quelle non innestate, producendo raccolti più abbondanti e rapporti THC/CBD migliori.

Sfide e rischi dell'innesto di piante di cannabis

L'innesto può essere un processo complesso, più adatto ai coltivatori esperti. Tuttavia, se eseguito correttamente, produce piante forti e robuste. Un coltivatore che sperimenta l'innesto di cannabis potrebbe commettere errori come:

  • Non lasciare alle piante il tempo sufficiente per guarire prima di rimuovere il nastro e il filo.
  • Fornire livelli di umidità errati nella fase di attecchimento dell'innesto.
  • Usare una marza ed un portainnesto incompatibili per dimensioni e larghezza.
  • Innestare piante di cannabis con tessuti troppo teneri.
  • Usare cesoie da giardinaggio poco affilate che potrebbero non riuscire a realizzare un taglio netto e preciso.
  • Selezionare un portainnesto altamente suscettibile a patogeni e malattie.

Considerazioni finali: Vale la pena innestare le piante di cannabis?

Esaminando più a fondo i benefici aneddotici e gli studi scientifici associati all'innesto delle piante di cannabis, emerge chiaramente che vale la pena investire tempo ed energie in questa tecnica! L'innesto migliora la capacità di radicazione, preserva la genetica, risparmia spazio e migliora la struttura di crescita, la resilienza ed il vigore della marza donatrice.

Attualmente, l'innesto della cannabis potrebbe non essere così diffuso come i metodi di clonazione tradizionali. Tuttavia, chi può dire che non diventerà la prossima grande novità nel settore della cannabis commerciale, man mano che sempre più coltivatori ne scopriranno i vantaggi? Prova a cimentarti con il tuo primo innesto di cannabis e, con ogni probabilità, non sentirai più il bisogno di tornare alla clonazione tradizionale. Buona fortuna nella sperimentazione con le tue varietà preferite e nel portare le tue abilità orticole ad un nuovo livello!

Liberatoria:
Questo contenuto è solo per scopi didattici. Le informazioni fornite sono state tratte da fonti esterne.