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By Max Sargent Reviewed by: Miguel Ángel Garcia


Le piante amano l’acqua, tutti lo sappiamo. L’irrigazione è uno dei compiti più importanti per un coltivatore e le piante ricevono i loro nutrienti attraverso l’apporto d’acqua. Per questo tutti i coltivatori puntano a dare alle loro piante di cannabis la migliore acqua possibile.

Molti coltivatori optano per l’acqua depurata, soprattutto se usano tecniche idroponiche. Ci sono diversi metodi di depurazione, ma l’osmosi inversa è uno di quelli più efficaci ed affidabili. Ma cos’è e ne vale la pena?

Cos’è l’osmosi inversa?

L’osmosi inversa (OI) è uno dei processi di filtrazione più usati per depurare l’acqua. Usando una membrana semipermeabile, anche i residui fissi possono essere rimossi da una fonte d’acqua, rendendola teoricamente perfettamente pura. Tuttavia, nella pratica possono essere rimosse particelle fino a 0,001µ (1 micron = 1 milionesimo di metro).

Questo lo rende un processo di filtrazione altamente efficace, in grado di rimuovere quasi tutti i batteri, virus e solidi disciolti nell’acqua. Solo alcuni gas disciolti sono in grado di permeare attraverso un filtro OI.

L’OI non è usata solo in orticoltura. Infatti, viene principalmente usata per depurare l’acqua potabile, a volte su vasta scala. Gli impianti di desalinizzazione, in cui il sale viene rimosso dall’acqua di mare, si basano proprio sull’OI. Molte nazioni in tutto il mondo si affidano all’osmosi inversa per fornire acqua a sufficienza alle loro popolazioni. Su scala ridotta, molte case sono dotate di sistemi di filtraggio ad osmosi inversa per depurare l’acqua potabile. Allora perché non sfruttarla per irrigare anche le piante di cannabis?

  • Come funziona l’osmosi inversa?

Il processo di osmosi descrive la tendenza di un solvente (in questo caso l’acqua) a muoversi attraverso una membrana semipermeabile da un’area a bassa concentrazione di soluto verso una ad alta, ovvero da un’area con più acqua ad una con meno. Questo è il metodo usato dalle cellule per mantenersi idratate. L’acqua si muove attraverso la membrana cellulare fino a quando il potenziale idrico all’interno e all’esterno della cellula non si pareggiano, ovvero fino a quando non c’è equilibrio tra le due parti. Lo stesso vale per composti come calcio, potassio e così via, anch'essi disciolti nell'acqua.

Ma cos’è l’osmosi inversa? Applicando una fortissima pressione, l’acqua viene forzata a passare attraverso una membrana semipermeabile da un’area ad alta concentrazione di soluto ad una a bassa, invertendo così il processo di osmosi.

Di solito, quando se ne parla in relazione alla cannabis, l’OI è associata agli impianti idroponici. Tuttavia, l’OI può essere usata anche per filtrare l’acqua per le piante di cannabis coltivate nel terreno.

Come funziona l’osmosi inversa?
  • Irrigazione della cannabis: Acqua depurata con osmosi inversa vs acqua distillata

La distillazione prevede l’ebollizione dell’acqua, la raccolta del vapore depurato e la sua successiva condensazione. Esattamente come l’OI, la distillazione può rimuovere quasi tutti i contaminanti dall’acqua. Ma qual è il miglior metodo per le piante di marijuana?

In termini di prodotto finale, entrambi i metodi garantiscono un’acqua quasi pura, alla quale potrete aggiungere i vostri fertilizzanti ed irrigare/concimare le vostre piante. In tal caso, esistono altri fattori che possono aiutarvi a determinare qual è il miglior metodo per il vostro impianto di coltivazione.

Innanzitutto, la distillazione tende ad essere un po’ più economica dell’OI, ma richiede una configurazione più ampia e non può essere collegata agli impianti idraulici già esistenti. Richiede molta più partecipazione da parte del coltivatore. I sistemi ad osmosi inversa, invece, possono essere integrati ad un impianto idraulico già esistente, il che significa che potete semplicemente aprire il rubinetto ed avere subito dell’acqua depurata.

Quindi, al momento di scegliere tra i due metodi, il prezzo, la semplicità di integrazione e la qualità dell’acqua saranno i principali fattori da tenere in considerazione. Tuttavia, se state coltivando idroponicamente, un sistema ad osmosi inversa sarà quasi sicuramente l’opzione migliore, in quanto può essere integrato direttamente ad un impianto idrico già installato.

Perché l’osmosi inversa è importante per la coltivazione della cannabis?

Ci sono diversi motivi per cui un’acqua altamente pura potrebbe risultare benefica per le piante di cannabis.

La maggior parte delle fonti d’acqua contiene già minerali e sostanze nutritive disciolte, che possono essere misurate con un conducimetro digitale (misuratore di conduttività elettrica EC). Tuttavia, è molto difficile determinare le esatte proporzioni dei vari nutrienti e, di conseguenza, il processo di concimazione è molto meno accurato.

Tuttavia, rimuovendo tutte le impurità dall’acqua, potrete iniziare da zero ed avrete la possibilità di raggiungere il perfetto equilibrio nutritivo per le vostre piante.

L’aspetto forse più importante è che depurando l’acqua rimuoverete anche le sostanze chimiche potenzialmente tossiche o i parassiti pericolosi e ciò contribuirà a migliorare la salute delle piante (e, in alcuni casi, salverà loro la vita).

  • Vantaggi dell’osmosi inversa

L’OI potrebbe non essere essenziale per la maggior parte delle coltivazioni, ma può essere un ottimo modo per ottenere il massimo dalle piante. Ecco i principali vantaggi dell’osmosi inversa nelle colture di cannabis:

✔️ Rimuove agenti contaminanti e parassiti

✔️ Consente una concimazione perfettamente bilanciata

✔️ Estremamente pratica nelle colture idroponiche

✔️ Può essere integrata nell’impianto idraulico esistente

✔️ Richiede manutenzione solo ogni 2–5 anni

✔️ È più pratica della distillazione

Perché l’osmosi inversa è importante per la coltivazione della cannabis?

Osmosi inversa per la cannabis: Consigli pratici

È qui che entrano in gioco il budget e l’integrazione. Non dovete necessariamente installare un sistema ad osmosi inversa a casa vostra, ma potete semplicemente acquistare altrove l’acqua depurata con osmosi inversa. Se questa sia la migliore opzione dipende da quanta cannabis intendete coltivare e se state coltivando idroponicamente o nel terreno.

  • Acquistare acqua depurata con osmosi inversa

L’acqua depurata con osmosi inversa può essere acquistata online con consegna a domicilio. I siti più indicati sono quelli dedicati all’orticoltura e agli acquari. I prezzi variano, ma in media costa poco più di un euro al litro, un prezzo abbordabile. Tuttavia, se state coltivando idroponicamente, è molto probabile che un filtro installato nell’impianto idrico risulterà molto più economico a lungo termine.

A seconda di dove vivete, ci sono negozi che vendono l’acqua OI anche sfusa. Piuttosto comune negli Stati Uniti, questo metodo può rivelarsi conveniente e far risparmiare sull’imballaggio!

  • Installare un depuratore d'acqua ad osmosi inversa

Ci sono molti casi in cui avere accesso illimitato all’acqua depurata con OI sarà conveniente. Anche al di fuori della coltivazione, potreste usare questo sistema come un’opportunità per introdurre acqua depurata nella vostra vita, così come nelle vostre colture.

Un depuratore ad OI può costare intorno ai 500 euro. I costi di manutenzione sono contenuti, con i filtri che devono essere sostituiti ogni pochi anni. Se facciamo due conti ci accorgeremo della convenienza. Se pensate di usare oltre 500 litri di acqua nelle vostre colture di cannabis, un depuratore ad osmosi inversa potrebbe essere la scelta migliore.

  • Nutrienti ed acqua depurata con osmosi inversa

Come accennato, nell’acqua sottoposta a depurazione con OI non ci sarà alcuna sostanza nutritiva. Ciò offre un vantaggio alla maggior parte dei coltivatori, poiché potranno regolare con molta precisione le sostanze nutritive da dare alle loro piante. Tuttavia, ci sono alcuni minerali di base presenti nella maggior parte delle fonti d’acqua che dovranno essere aggiunti di nuovo e senza i quali le piante soffriranno.

In particolare, ti mancheranno calcio e magnesio (tra gli altri ioni). Per correggere la carenza, puoi acquistare un additivo CalMag e portare l’acqua ai livelli consigliati sull’etichetta del prodotto utilizzato.

Un altro metodo consiste nell’usare circa l’80% di acqua depurata con OI e il 20% di acqua del rubinetto. Anche se questo potrebbe sembrare controproducente dopo lo sforzo per depurare l’acqua, fornirà alcuni nutrienti essenziali pur mantenendo alto il grado di purezza. Se questa è un’opzione praticabile o meno dipenderà solo dalla qualità dell’acqua del vostro rubinetto.

Nell’acqua depurata dovrete anche aggiungere sali e tenere d’occhio i livelli di pH. La purezza dell'acqua è del tutto inutile se impedisce alle radici delle piante di assimilare i nutrienti che state apportando. Potrebbe essere necessaria una soluzione per aumentare e/o ridurre il pH per riportarlo in un intervallo ottimale.

È davvero vantaggioso un depuratore d'acqua ad osmosi inversa?

Se state pensando di usare l’acqua depurata con osmosi inversa nelle vostre colture, ci sono alcune cose da considerare. Ovviamente, il principale vantaggio è che rimuove dall’acqua gli agenti contaminanti e le impurità, rendendola sicura da usare. Ma rimuove anche quasi tutti gli elementi, azzerando il profilo minerale dell'acqua.

Pertanto, l’acqua depurata con OI non è intrinsecamente “buona” per le piante. Infatti, da sola, è forse peggiore dell’acqua normale del rubinetto. Quello che offre è un punto di partenza da cui potete perfezionare l’equilibrio nutritivo della vostra soluzione concimante. È questo il principale motivo per cui i filtri ad OI sono così popolari nelle coltivazioni idroponiche, perché questi particolari impianti richiedono condizioni altamente controllate e specifiche.

Per la coltivazione in suolo, tali livelli di purezza sono meno importanti, poiché il terreno fa da solo gran parte del lavoro. Mentre l’acqua depurata con osmosi inversa con le giuste proporzioni di sostanze nutritive può essere utile, l’acqua depurata con nutrienti poco bilanciati può fare più male che bene. Quindi, prima di cercare di usare un’acqua completamente pura, assicuratevi di avere le capacità, l’attrezzatura e l’energia per compensare ciò che andrete a rimuovere.

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