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By Luke Sumpter


I progressi della medicina moderna hanno notevolmente aumentato l'aspettativa di vita media, e quasi completamente debellato molte malattie contagiose che sconvolsero l'umanità nei secoli precedenti. Oggi, però, dobbiamo affrontare un problema molto diverso. Gli stili di vita contemporanei, l'alimentazione e i livelli di inquinamento ambientale hanno provocato un netto aumento delle patologie croniche, incluso il cancro.

Sebbene la predisposizione genetica svolga un ruolo chiave nell'insorgenza di questa malattia, circa due terzi delle diagnosi di cancro sono collegati a fattori ambientali. La patologia è considerata una delle più letali al mondo e, nel solo 2020, ha provocato quasi 10 milioni di morti[1]. Al momento si stima che, nel Regno Unito, 1 persona su 2 svilupperà una qualche forma di cancro[2] nel corso della vita.

Le terapie tradizionali, come la chemioterapia, riescono a salvare molte vite ma a volte, purtroppo, si rivelano inutili. Nel corso degli anni, il tasso di sopravvivenza è aumentato, ma i pazienti hanno ancora il 50% di probabilità[3] di soccombere a causa di questa malattia.

Gli scienziati stanno ancora cercando nuovi trattamenti per aumentare il tasso di sopravvivenza, curare il cancro e soprattutto prevenirlo. Alcuni esperti hanno rivolto la loro attenzione verso la cannabis come potenziale fonte di farmaci antitumorali. Ma, non è forse vero che fumare provoca il cancro? Ebbene, in questo frangente la scienza non si è ancora espressa in modo definitivo. In realtà, le persone che scelgono la cannabis come trattamento alternativo si pongono la domanda opposta: La cannabis può curare il cancro?

Queste importanti domande richiedono delle risposte chiare, affidabili e basate su dati certi. Purtroppo, tali risposte non esistono, almeno per il momento. La speranza è che gli studi scientifici in corso trovino soluzioni capaci di salvare milioni di vite in futuro. Di seguito forniremo maggiori informazioni sul cancro, la marijuana terapeutica e le prestazioni dei farmaci ricavati dalla cannabis valutate durante appositi studi clinici.

Cos'è il cancro?

Il cancro emerge quando le cellule del corpo umano iniziano a suddividersi e replicarsi in modo anomalo. I danni al DNA[4], causati da fattori ambientali, svolgono un ruolo fondamentale nell'insorgenza del cancro, ma anche alcuni tratti ereditari possono favorire lo sviluppo della malattia. Entrambe le cause provocano alterazioni in porzioni di DNA, chiamati geni[5], ovvero codici che racchiudono istruzioni per creare le proteine del corpo umano.

I geni possono essere paragonati ad interruttori elettrici. Le cellule possono accenderli o spegnerli, per svolgere diverse funzioni. Tuttavia, in caso di anomalie, i geni mutano[6] e si trasformano in oncogeni. Ciò rappresenta un problema. A differenza dei geni normali, gli oncogeni non possono essere disattivati dall'organismo. Mentre i geni all'interno delle cellule sane possono inibire la crescita cellulare, le cellule mutate continuano a dividersi in modo incontrollato.

In altre parole, le cellule normali muoiono quando diventano vecchie o disfunzionali, mentre le cellule cancerose diventano immortali[7]. Prima o poi, le cellule malate proliferano fino a formare un tumore. Le cellule cancerose riescono ad aggirare il sistema immunitario[8], pertanto possono diffondersi ad altre aree dell'organismo. Quando il cancro raggiunge parti del corpo o organi essenziali per la sopravvivenza[9], come cervello, fegato o pancreas, la malattia può diventare letale.

Cos'è il cancro?

Cos'è la marijuana terapeutica?

Il termine marijuana terapeutica si riferisce alla cannabis usata in ambito medico per fini terapeutici. Alcune persone assumono cannabis a scopo ricreativo (per sballarsi), ma milioni di pazienti in tutto il mondo consumano quest'erba per cercare di gestire i sintomi causati da varie patologie.

La cannabis produce un'ampia gamma di sostanze chimiche (composti fitochimici), estremamente interessanti per gli scienziati. Le due molecole più famose—THC e CBD—appartengono alla famiglia dei cannabinoidi, di cui fanno parte almeno altri 100 principi attivi. Inoltre, la cannabis contiene più di 200 terpeni aromatici, che producono anch'essi effetti interessanti.

Attualmente, diversi Paesi prescrivono la cannabis per svariati disturbi e patologie, inclusi:

Epilessia Effetti collaterali della chemioterapia
Sclerosi multipla Dolore
Disturbi neurologici Emicrania



THC vs CBD

Anche se la cannabis racchiude un gran numero di sostanze chimiche, le molecole THC e CBD sono ormai al centro dell'attenzione. Questi due cannabinoidi sono predominanti nella maggior parte delle varietà di cannabis e sono quindi i più studiati dagli scienziati.

Il THC è il responsabile degli effetti psicotropi della cannabis. Si lega ai recettori del cervello, modificando temporaneamente l'attivazione di altri neurotrasmettitori. Gli studi scientifici stanno cercando di capire se, oltre a generare un piacevole sballo, il THC possa svolgere anche un'azione terapeutica su alcune malattie, incluso il cancro[10].

Cosa dice la scienza riguardo olio di CBD e cancro?

A differenza del THC, il CBD non genera effetti psicotropi. La molecola offre invece una sensazione di lucidità mentale, molto apprezzata da chi desidera rilassarsi durante la giornata, pur restando perfettamente funzionale.

Gli studi scientifici attuali stanno analizzando la capacità del CBD di modulare dolore ed infiammazione, ed alcune ricerche hanno persino testato il cannabinoide direttamente sulle cellule cancerose[11].

Come viene usata attualmente la marijuana terapeutica?

Secondo l'American Cancer Society, i primi studi in vitro mostrano che i cannabinoidi potrebbero rallentare la diffusione delle cellule cancerose[12], e persino annientarle. L'istituto comunica inoltre che alcuni test su cavie animali confermano la potenziale azione inibitoria di queste molecole sulla crescita e la propagazione della malattia.

Tuttavia, attualmente non esistono farmaci a base di cannabis approvati per combattere il cancro. Alcuni dei medicinali autorizzati per gestire i sintomi della malattia e gli effetti collaterali delle terapie sono:

Dronabinol
Capsule di THC approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) per trattare la nausea e il vomito causati dalla chemioterapia
Nabilone

Una forma di THC sintetico, usato per gestire gli effetti collaterali della chemioterapia

Nabiximols

Spray orale estratto dalla pianta di cannabis, contenente THC e CBD. È approvato in Canada ed alcune regioni dell'Europa per trattare il dolore causato dal cancro

Metodi di somministrazione

I consumatori di cannabis assumono l'erba in vari modi. Ogni metodo offre effetti leggermente diversi, di durata variabile. La lista dei farmaci approvati fa riferimento a due metodi specifici, ma esistono altre soluzioni per assumere cannabis. I principali metodi di somministrazione includono:

  • Fumo/vaporizzazione: Questi metodi indirizzano la cannabis direttamente nel flusso sanguigno, tramite gli alveoli polmonari. Di conseguenza, gli effetti emergono rapidamente, ma durano relativamente poco.
  • Somministrazione orale: Esiste un ampio assortimento di edibili contenenti cannabis, dalle capsule ai dolci. I cannabinoidi assunti per via orale impiegano più tempo per generare effetti, poiché devono attraversare l'interno apparato digerente. Di solito, gli effetti emergono dopo 30–60 minuti, ma sono più intensi e prolungati. Nel caso del THC, il fegato trasforma il cannabinoide in una molecola psicotropa più potente.
  • Somministrazione per via sublinguale: Gli spray e gli oli vanno applicati sotto la lingua. Da qui, penetrano attraverso un sottile strato di mucosa, fino al letto capillare. Raggiungono rapidamente il flusso sanguigno, producendo effetti molto rapidi.


Fumare cannabis può causare il cancro?

Secondo alcuni, fumare cannabis per prevenire o combattere il cancro è un'idea paradossale e illogica. In fondo, il fumo è associato alla combustione, e la combustione produce sostanze cancerogene. Queste molecole nocive provocano milioni di malati di cancro ogni anno.

Fumare tabacco aumenta sicuramente il rischio di sviluppare il cancro ma, quando si tratta di cannabis, la situazione risulta leggermente più complessa. Il fumo di marijuana espone l'organismo a tossine cancerogene, ma consente di inalare anche diverse molecole potenzialmente antitumorali.

Uno studio condotto nel 2020, e pubblicato sulla rivista Cannabis and Cannabinoid Research, ha cercato di far luce sulla questione[13]. Prima di esaminare un'enorme mole di dati relativi al legame tra fumo di cannabis e cancro, gli scienziati concordavano su tre ipotesi:

  • Ipotesi 1: Gli effetti cancerogeni del fumo predominano e comportano un aumento del rischio di cancro
  • Ipotesi 2: I potenziali effetti antitumorali dei cannabinoidi annullano gli effetti cancerogeni del fumo
  • Ipotesi 3: I potenziali effetti antitumorali predominano e riducono il rischio di cancro

Dopo aver eseguito un'analisi statistica sui numeri, gli esperti hanno scoperto che i dati a disposizione non supportavano la prima ipotesi. Emergeva infatti una connessione negativa tra fumo di cannabis e rischio di cancro, ad eccezione del cancro ai testicoli.

I ricercatori hanno dichiarato: “Possiamo notare un trend emergente, in cui i pazienti si allontanano dalla chemioterapia tradizionale e scelgono di usare la cannabis come unica cura contro il cancro”.

Secondo gli autori dello studio, i risultati non giustificano l'uso ricreativo della cannabis per trattare il cancro. Tuttavia, gli esperti hanno sottolineato la potenziale azione terapeutica dell'erba, in combinazione con i trattamenti standard, aggiungendo: “[…] i risultati indicano che, oltre a migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti, l'affiancamento della cannabis alle terapie antitumorali convenzionali potrebbe migliorare l'efficacia del trattamento, senza stimolare la crescita del tumore”.

Fumare cannabis può causare il cancro?

Interazioni con terapie anticancro convenzionali

La cannabis potrebbe interagire con alcuni trattamenti antitumorali standard, in modo sia positivo che negativo. Come accennato in precedenza, alcuni farmaci approvati a base di cannabis vengono somministrati per attenuare i sintomi della chemioterapia.

La chemioterapia mette a dura prova l'intero organismo. Può causare gravi danni agli organi principali, provocare una repentina perdita di peso, causare nausea e vomito, e ridurre l'appetito. I farmaci contenenti THC possono alleviare la nausea e stimolare anche l'appetito, aiutando i pazienti ad alimentarsi adeguatamente e riacquistare i chili persi.

La situazione diventa più complicata quando si parla di CBD. Questo cannabinoide può infatti modificare l'azione degli enzimi nel fegato che metabolizzano vari farmaci, inclusi i medicinali chemioterapici. L'efficacia di alcuni trattamenti anticancro è strettamente legata a questi enzimi e il CBD potrebbe limitarne il raggio d'azione[14]. Ad ogni modo, per una visione chiara e completa della situazione, è necessario svolgere indagini più approfondite.

Studi in corso su marijuana e cancro

Decenni di proibizionismo hanno impedito agli scienziati di analizzare il ruolo della cannabis come potenziale sostanza antitumorale. Tuttavia, alcuni studi recenti stanno cercando di comprendere in che modo la ganja potrebbe contrastare determinate patologie. Di seguito elenchiamo gli attuali studi sulla cannabis e due delle forme di cancro più devastanti.

  • Linfoma

Il linfoma attacca il sistema linfatico, una rete diffusa in tutto l'organismo, capace di contrastare le infezioni e rimuovere le tossine. Alcuni linfomi sono molto aggressivi, ma le terapie convenzionali risultano piuttosto efficaci.

Gli studi in corso mirano ad esplorare la cannabis e il suo potenziale ruolo terapeutico. Una ricerca svolta nel 2020 dall'Università di Tel Aviv in Israele, ha testato gli effetti dei cannabinoidi contro le cellule del linfoma[15].

Gli scienziati hanno usato estratti di cannabis contenenti CBD, CBG, THC e CBC, ed hanno scoperto che le molecole generano effetti più marcati quando agiscono congiuntamente. Tali sostanze hanno arrestato lo sviluppo delle cellule tumorali, inducendone l'autodistruzione—un processo chiamato apoptosi. Dopo aver esaminato i risultati, il team di esperti ha dichiarato: “Ci auguriamo che specifiche combinazioni di principi attivi della cannabis e lo studio dei loro meccanismi di azione possano condurre a nuove terapie basate sull'uso di cannabis.”

Linfoma

  • Leucemia

La leucemia è una forma di cancro che attacca i globuli bianchi. Si diffonde rapidamente e spietatamente, compromettendo il sistema immunitario. Gli scienziati della University of London nel Regno Unito hanno esaminato l'azione dei cannabinoidi contro cellule affette da leucemia[16] in una piastra di Petri. Hanno quindi scoperto che i cannabinoidi, usati singolarmente, possono annientare in una certa misura le cellule malate.

Tuttavia, l'introduzione della chemioterapia ha amplificato notevolmente gli effetti dei cannabinoidi. Questi risultati incoraggiano ulteriori indagini sull'azione dei cannabinoidi contro la leucemia. Ad ogni modo, soltanto i test clinici su esseri umani potranno confermare l'efficacia di queste molecole contro la malattia.

Leucemia

Effetti collaterali dei trattamenti classici vs effetti collaterali della marijuana terapeutica

Sia i trattamenti convenzionali che le terapie a base di cannabis presentano degli effetti collaterali. Sappiamo che, in pazienti sottoposti a chemioterapia, il consumo di cannabis può attenuare la nausea, ma quali effetti collaterali provoca, singolarmente, ciascuna terapia?

  • Effetti collaterali delle terapie convenzionali

I trattamenti tradizionali contro il cancro sono notoriamente drastici. La maggior parte genera gravi effetti collaterali, capaci di alterare rapidamente l'aspetto fisico e la salute complessiva del paziente.

SEffetti collaterali della chemioterapia

Caduta dei capelli

Infezioni

Lividi e sanguinamenti

Stanchezza

Inappetenza

Anaemia

Effetti collaterali della radioterapia

Rigidità di muscoli ed articolazioni

Disfunzioni sessuali e problemi di fertilità

Diarrea

Lesioni cutanee

Problemi del cavo orale

  • Effetti collaterali dei trattamenti a base di cannabis

Rispetto alle terapie convenzionali, i trattamenti a base di cannabis producono effetti collaterali molto meno devastanti. Tuttavia, gli studi effettuati fino a questo momento non giustificano l'utilizzo isolato della marijuana come terapia antitumorale. Ad ogni modo, alcune ricerche preliminari indicano che le molecole della cannabis potrebbero potenziare le terapie tradizionali e, verosimilmente, attenuarne gli effetti collaterali.
Alcuni cannabinoidi generano effetti collaterali sgradevoli per alcuni pazienti, pertanto sono stati rimossi da alcuni studi clinici.

Effetti collaterali del THC

Variazioni nell'appetito

Bocca secca

Perdita di peso

Vertigini

Ansia e panico

Effetti collaterali del CBD

Bocca secca

Bassa pressione sanguigna

Stordimento

Sonnolenza

Inoltre, la cannabis contiene centinaia di altre molecole, in quantità inferiori. In futuro, usando queste sostanze in concentrazioni più elevate, gli scienziati potrebbero individuare gli effetti collaterali generati da questi specifici composti fitochimici.

Legalità della marijuana terapeutica per il cancro

Cosa dice la legge sull'uso della cannabis per contrastare il cancro? Al momento, non esistono farmaci a base di cannabis approvati per il trattamento diretto del cancro. Alcuni pazienti si rivolgono al mercato nero per introdurre la cannabis nel loro regime terapeutico, ma milioni di persone possono acquistare cannabis legalmente per ridurre gli effetti collaterali delle terapie tradizionali.

I cittadini degli Stati Uniti hanno accesso a prodotti contenenti THC sintetico[17], approvati dalla FDA, per contrastare nausea e vomito associati alla chemioterapia e per stimolare l'appetito. In alcuni Stati in cui la cannabis è legale, i pazienti possono acquistare un'ampia gamma di prodotti a base di marijuana, come estratti ed edibili, presso dispensari autorizzati. In molti Stati, il cancro è una delle condizioni che permette il rilascio di un'apposita tessera per l'acquisto di marijuana terapeutica.

La situazione sta rapidamente evolvendo anche in Europa. Nel marzo 2021, la Francia ha avviato un test relativo alla cannabis terapeutica, consentendo l'utilizzo di cannabis terapeutica[18] ai pazienti affetti da cancro ed altre patologie. Nei Paesi Bassi, i medici possono raccomandare l'assunzione di cannabis terapeutica[19] in caso di inappetenza, nausea e vomito associati ai trattamenti antitumorali standard.

Tuttavia, in molte aree dell'Europa, i pazienti affetti da cancro non hanno accesso alla cannabis terapeutica. Man mano che i test clinici su esseri umani analizzano l'efficacia della cannabis contro il cancro e i relativi sintomi, l'accesso alla marijuana terapeutica dovrebbe diffondersi in tutto il continente.

Cannabis e cancro: A che punto siamo

Gli studi scientifici relativi a cannabis e cancro sono ancora in fase embrionale. Sebbene alcuni studi in vitro e test su soggetti umani abbiano fornito risultati incoraggianti, occorre raccogliere ulteriori conferme. Per ora, possiamo affermare che, in futuro, la cannabis potrebbe svolgere un ruolo importante nel trattamento del cancro. Mentre i ricercatori individuano l'esatta azione della cannabis sull'organismo umano—e sulle cellule cancerose—milioni di pazienti dovrebbero riuscire ad utilizzare legalmente quest'erba e i suoi principi attivi, nel corso del prossimo decennio.

E che dire del fumo di cannabis? Gli studi attuali sembrano ribaltare il paradigma. Anche se fumare qualsiasi sostanza può aumentare il rischio di cancro, le molecole racchiuse nella cannabis sembrano compensare questo effetto negativo. Ma dobbiamo acquisire queste informazioni con la dovuta cautela ed attendere eventuali sviluppi prima di giungere a conclusioni definitive.

External Resources:
  1. Cancer https://www.who.int
  2. Cancer - NHS https://www.nhs.uk
  3. Cancer Statistics for the UK https://www.cancerresearchuk.org
  4. DNA Damage/Repair Management in Cancers https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  5. What is a gene?: MedlinePlus Genetics https://medlineplus.gov
  6. Understanding Cancer - NIH Curriculum Supplement Series - NCBI Bookshelf https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  7. How do cancer cells achieve immortality? https://www.jax.org
  8. An Answer to How Cancer Cells Hide From the Immune System https://journals.lww.com
  9. How can cancer kill you? | Dying with cancer | Cancer Research UK https://www.cancerresearchuk.org
  10. Cannabinoids in cancer treatment: Therapeutic potential and legislation https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  11. Future Aspects for Cannabinoids in Breast Cancer Therapy https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  12. Marijuana and Cancer https://www.cancer.org
  13. Scoping Review and Meta-Analysis Suggests that Cannabis Use May Reduce Cancer Risk in the United States https://www.liebertpub.com
  14. CBD oil and cancer: 9 things to know | MD Anderson Cancer Center https://www.mdanderson.org
  15. Synergistic cytotoxic activity of cannabinoids from cannabis sativa against cutaneous T-cell lymphoma (CTCL) in-vitro and ex-vivo https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  16. Anticancer effects of phytocannabinoids used with chemotherapy in leukaemia cells can be improved by altering the sequence of their administration https://www.spandidos-publications.com
  17. Medical Marijuana (Cannabinoid-Derived Products) for Cancer Patients https://www.accc-cancer.org
  18. Delayed medical cannabis trials begin in France https://www.connexionfrance.com
  19. Medicinal Cannabis on Prescription in The Netherlands: Statistics for 2003–2016 https://www.ncbi.nlm.nih.gov
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