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By Max Sargent


L'essere umano coltiva canapa da migliaia di anni e non soltanto per sballarsi. L'assunzione di cannabis per scopi ricreativi è un'evoluzione recente, almeno in Occidente. Ma che differenza c'è tra canapa e cannabis?

Ebbene, da un punto di vista tassonomico, queste piante sono uguali, infatti entrambe appartengono alla specie Cannabis sativa. Tuttavia, esistono alcune notevoli differenze tra cannabis e canapa. Per gli scopi di questo articolo, il termine canapa indica esemplari coltivati per fini diversi dallo sballo, mentre il termine cannabis si riferisce a piante coltivate principalmente per il loro contenuto di THC.

Esistono anche alcune distinzioni di tipo legale tra canapa e cannabis, relative al contenuto di THC.

Quindi, per quali scopi viene utilizzata la canapa? Come viene coltivata? Risponderemo a queste ed altre domande nei paragrafi successivi. Analizzeremo anche il nuovo, e potenzialmente più popolare, impiego della canapa: la produzione di cannabinoidi non psicotropi come il CBD.

Storia della coltivazione della canapa

La canapa viene coltivata da migliaia di anni—circa 10.000, in realtà. Secondo i reperti storici, questo tipo di coltivazione è iniziato nell'8.000 a.C., pertanto la canapa è una delle prime colture agricole adottate dall'uomo. Tale attività ebbe origine in Asia e, a quanto pare, si diffuse con una certa lentezza in Europa e Stati Uniti (in termini di coltivazione).

Europa

In Europa, la canapa è stata utilizzata sia per le fibre, che come fonte alimentare. Il De Honesta Voluptate et Valetudine, un libro di cucina risalente all'anno 1475, illustra la preparazione di bevande contenenti canapa. Tuttavia, è noto che la canapa venisse usata già molto tempo prima, per le sue fibre robuste e malleabili. Questa pianta, perfetta per la realizzazione di tessuti, corde, materiali da costruzione, carta ed altro ancora, rappresenta uno dei materiali più antichi ed affidabili utilizzati dall'umanità.

Negli anni ’50, iniziarono a diffondersi i primi materiali sintetici. Ciò provocò un repentino e traumatico crollo del commercio della canapa e il fallimento di molte aziende produttrici. Questo mercato rimase attivo solo in Francia e in alcuni Paesi dell'Est Europa, allineati al blocco sovietico. La situazione peggiorò ulteriormente dopo l'approvazione della Convenzione Unica sugli Stupefacenti (1961), che stigmatizzò la cannabis al punto che molti Stati decisero di rendere questa pianta illegale.

Solo in epoca recente, dopo l'introduzione di limiti relativi al contenuto di THC per distinguere la cannabis dalla canapa, la produzione di canapa su larga scala si è diffusa nuovamente nel continente europeo. All'interno dell'Unione Europea, il limite massimo di THC è pari allo 0,2%, ma i Paesi membri possono modificare autonomamente questa soglia. Oltre ai tessili, i materiali da costruzione e i prodotti alimentari, questa improvvisa rinascita economica deriva dal crescente mercato dei semi di canapa ricchi di CBD e altri prodotti a base di canapa ricca di CBD. Inoltre, altri cannabinoidi privi di effetti psicoattivi, come il CBG, vengono estratti dalla canapa ed usati per la realizzazione di molti prodotti.

The History of Hemp Farming

Stati Uniti

Negli Stati Uniti, la canapa ha attraversato un passato altrettanto turbolento. I Nativi Americani utilizzavano questa pianta per realizzare indumenti ed altri materiali, ma non è chiaro per quanto tempo la pratica restò in voga tra queste popolazioni.

La prima città inglese fondata negli attuali Stati Uniti fu Jamestown e qui, nel 1616, la canapa veniva coltivata ed usata per creare abiti, materiali da costruzione e vele per navi. Da quel momento, e per i successivi 300 anni, negli Stati Uniti la coltivazione di canapa fu molto popolare e diffusa.

Tuttavia, nel 1937, il governo statunitense introdusse il Marihuana Tax Act, che rese la coltivazione di canapa decisamente meno redditizia. In seguito, la produzione di canapa negli USA iniziò a diminuire drasticamente. Si verificò una leggera ripresa durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo il blocco delle importazioni dal Giappone, ma l'avvento delle fibre sintetiche ostacolò questa rinascita.

Nel 1970, con l'emanazione del Controlled Substances Act, la cannabis fu sottoposta a severe restrizioni e classificata come sostanza stupefacente pericolosa, mentre la legalità della canapa divenne altrettanto incerta.

La canapa è stata completamente legalizzata soltanto nel 2018, con l'introduzione del Farm Bill. Di conseguenza, oggi qualsiasi pianta contenente meno dello 0,3% di THC è considerata legale.

Come viene usata la canapa?

La canapa fornisce un ampio assortimento di prodotti utili ed eco-sostenibili. Appena la legalizzazione si è estesa in Europa, Canada e parte degli Stati Uniti, il commercio di prodotti a base di canapa ha attraversato una netta ripresa. Dall'abbigliamento al latte, fino all'hashish legale, oggi è possibile acquistare prodotti realizzati con la canapa in tantissimi negozi.

Cannabinoidi

Noi di RQS riteniamo che la canapa sia una pianta straordinaria, e la apprezziamo soprattutto per il suo assortimento di cannabinoidi. La canapa contiene oltre 100 cannabinoidi diversi, molti dei quali sono ancora pressoché sconosciuti.

Ovviamente, non utilizziamo la canapa per il contenuto di THC, bensì per la sua produzione di CBD. Questa pianta non viene coltivata per estrarre esclusivamente questo cannabinoide, ma il CBD è sicuramente la molecola più conosciuta. La coltivazione di canapa per la produzione di CBD è molto più simile alla coltivazione della cannabis, piuttosto che alle piantagioni destinate alla produzione di fibre industriali. Gli esemplari ricchi di CBD crescono rapidamente, offrendo grandi quantità di fiori ad alto contenuto di cannabinoidi. Le piante di canapa da cui si ricavano fibre, invece, sono molto alte, crescono lentamente e producono pochi fiori.

Cannabinoidi

Materiali da costruzione

Dalla canapa si possono ricavare materiali da costruzione versatili e robusti. Le piante di canapa per uso industriale vengono coltivate principalmente per i loro steli, dai quali si ottengono due prodotti: fibre di canapa e frammenti di canapa. Le fibre di canapa vengono prelevate dalla parte esterna dello stelo. I frammenti sono le fibre più piccole e dure all'interno. Sebbene i frammenti rappresentino circa il 75% del volume complessivo, venivano tradizionalmente considerati un sottoprodotto della fibra senza alcuna utilità. Le fibre erano usate per produrre carta, prodotti tessili, corde ed altro ancora.

Grazie ai recenti progressi tecnologici, ora i frammenti di canapa possono essere utilizzati in modo efficiente. Uno degli impieghi più interessanti riguarda i mattoni di canapa, composti principalmente da frammenti. I mattoni di canapa vengono realizzati in modo simile al normale calcestruzzo, aggiungendo calce viva e sabbia, e mettendoli in posa. I mattoni possono essere usati per costruire qualsiasi oggetto o struttura realizzabile in calcestruzzo.

I mattoni di canapa racchiudono alcune interessanti caratteristiche. Con il passare del tempo, infatti, si solidificano e diventano più robusti. Il cemento, invece, tende a deteriorarsi. Inoltre, il mattone di canapa assorbe CO₂ ed è quindi un prodotto ad impatto zero, ovvero controbilancia l'anidride carbonica emessa per ottenerlo. Infine, i mattoni di canapa sono riciclabili e biodegradabili.

Materiali da costruzione

Biocombustibile

L'estratto di canapa può essere usato per ottenere etanolo e biodiesel di canapa, due biocarburanti. Anche se l'impatto ambientale dei biocombustibili non è ancora stato determinato con certezza, la canapa potrebbe rappresentare una valida alternativa ai combustibili fossili nella lotta al cambiamento climatico.

Biocombustibile

Materiale plastico composito

Le piante di canapa sono composte al 60–70% da cellulosa, una sorta di plastica naturale. Grazie alle proprietà della cellulosa, è possibile introdurre la canapa all'interno della plastica e successivamente plasmarla a piacimento.

Forse pensate che questa plastica di canapa possa essere usata soltanto per realizzare delle posate per vegani ma, in realtà, si tratta di un materiale molto utile in vari settori. Può essere persino usata dai produttori di auto per costruire componenti interni, come i cruscotti. I prodotti a base di canapa non sono esclusivamente per gli hippie. Mentre guidate, potreste ammirare le splendide finiture del vostro cruscotto in canapa.

La plastica di canapa, se ben realizzata, può rappresentare un'ottima alternativa ecologica alla normale plastica, ma risolve solo parzialmente il problema generale dello smaltimento della plastica. Pur essendo biodegradabile, impiega moltissimi anni per decomporsi completamente e nel frattempo può soffocare diverse tartarughe!

Inoltre, essendo ricavata da piante che consumano anidride carbonica, la plastica di canapa espelle anidride carbonica mentre si decompone. Anche la normale plastica lo farebbe, se fosse biodegradabile. Pertanto, la plastica di canapa potrebbe rappresentare un buon passo in avanti, ma non gettatela dalla finestra pensando che si sciolga con un po' di pioggia!

Materiale plastico composito

Carbon farming

Per chi crede che tutto l'entusiasmo nei confronti della canapa sia immotivato, sarà scioccante sapere che questa pianta assorbe più CO₂ dall'atmosfera di qualsiasi altro vegetale o creatura vivente (per quanto ne sappiamo). Quindi una piantagione di canapa può essere considerata, in ogni suo centimetro quadrato, la migliore soluzione per assorbire anidride carbonica.

In più, la pianta di canapa trattiene l'anidride carbonica in modo estremamente efficiente: soltanto tramite combustione, o completa decomposizione, la CO₂ viene nuovamente rilasciata nell'atmosfera. Questo significa che i prodotti ottenuti dalla canapa, come tessili, mattoni e carta, sono eccellenti depositi di anidride carbonica!

Carbon Farming

Biorisanamento

La canapa è notoriamente una pianta robusta, capace di crescere anche in condizioni ambientali ostili. Pertanto, può essere usata per rigenerare i terreni di scarsa qualità. I substrati carenti di sostanze nutritive o contaminati da tossine, possono essere bonificati tramite la coltivazione di piante di canapa. Oggi stiamo iniziando a comprendere il valore della terra, e quanto essa sia stata danneggiata dall'attività umana. Utilizzando la canapa, potremmo riuscire a sanare, almeno in parte, i danni arrecati.

Biorisanamento

Semi

I semi di canapa non servono soltanto per coltivare nuovi esemplari. Rappresentano anche un'importante fonte nutritiva. Avete mai assaggiato il latte di canapa? In pratica, è una bevanda ottenuta frullando semi di canapa ed acqua. Molti oli e prodotti alimentari sono ricavati dai semi di canapa piuttosto che dal resto della pianta.

Ovviamente, è possibile utilizzare i semi anche per coltivare varietà di canapa ricche di CBD.

Semi

L'evoluzione della coltivazione di canapa

La coltivazione della canapa è un settore in forte espansione, con un valore di miliardi di dollari. Dalle aziende che producono canapa su larga scala per ottenere materiale da costruzione, a noi di RQS che offriamo pregiati prodotti contenenti CBD, l'influsso della canapa è ormai evidente praticamente ovunque.

Standard di qualità nella coltivazione della canapa

Il prodotto finale determina il modo in cui la canapa viene coltivata. Le piante usate per la realizzazione di fibre e frammenti vengono coltivate outdoor, alla luce del sole, in grandi appezzamenti di terreno. Essendo vigorosa e resistente, la canapa viene trattata come qualsiasi altra coltura agricola e, una volta giunta a maturazione, raccolta con grandi macchinari.

La canapa destinata alla produzione di cannabinoidi, invece, viene coltivata come la cannabis, ovvero indoor o in serra, esposta a luce solare o lampade artificiali, e in condizioni ambientali strettamente controllate. Per ottenere le fibre, è sufficiente che la pianta di canapa ad uso industriale cresca e sopravviva. Gli esemplari coltivati per la produzione di cannabinoidi, invece, devono raggiungere determinati standard di qualità. Un fiore qualsiasi non è sufficiente. Esso deve sviluppare le molecole desiderate, in quantità adeguate.

In entrambi i casi, la produzione di canapa è un'attività altamente professionale e specializzata.

Standard di qualità nella coltivazione della canapa

Quale futuro si prospetta per la canapa

A causa delle restrizioni sul THC a livello legale, molte piante di canapa ricche di CBD e CBG sono prive della resina e dei terpeni che caratterizzano le piante di cannabis. Di conseguenza, il prodotto finale può risultare più delicato e meno appetibile per alcuni fumatori. La cannabis è spesso ricca di terpeni, molto saporita e ricoperta di resina, mentre le cime ad alto contenuto di CBD tendono ad essere asciutte, insapori e poco invitanti.

Ma la situazione sta cambiando. Man mano che il mercato si espande, emergono nuove varietà con le virtù della cannabis e i cannabinoidi della canapa.

Tuttavia, i fiori non sono l'unica opzione disponibile. Il CBD e il CBG vengono spesso consumati come estratti, solitamente oli. Essi sono venduti sotto forma di semplici tinture o mescolati con altre sostanze. In commercio esistono caramelle gommose, creme e lozioni contenenti CBD. In molte erboristerie e negozi specializzati è possibile trovare un'ampia selezione di prodotti al CBD.

Con il passare del tempo, probabilmente questi prodotti verranno perfezionati, saranno disponibili in nuovi formati, ed avranno applicazioni più definite.

Come Procurarsi Semi di Canapa Ricchi di CBD

I semi di canapa industriali ad alto contenuto di CBD possono essere acquistati presso breeder e seedbank specializzati. Molte piante ricche di CBD discendono da cloni per mantenere stabile il contenuto di cannabinoidi. All'interno di ogni generazione, possono emergere esemplari leggermente diversi dagli altri, soprattutto se si tratta di piante dal patrimonio genetico instabile. Dal momento che nei prodotti a base di canapa destinati al commercio la dose di THC non può superare una soglia prestabilita, è più semplice coltivare partendo dai cloni.

Detto questo, se volete provare a coltivare in casa, potete acquistare semi di cannabis ricchi di CBD o CBG da seedbank come RQS. Anche se non sono uguali ai semi di canapa, in alcuni casi potreste ottenere esemplari con livelli di cannabinoidi persino più elevati.

Come coltivare semi di canapa ricchi di CBD

Come le piante di cannabis, anche le varietà di canapa industriali ricche di CBD sono disponibili in formato fotoperiodico ed autofiorente. Pertanto, esistono opzioni adatte per ogni coltivatore.

La canapa cresce in modo simile alla cannabis e spesso con maggior facilità. Ad ogni modo, se volete ottenere una gran quantità di cannabinoidi, dovrete fornire alle vostre piante le dovute attenzioni. Come la ganja, anche la canapa ama il sole e l'acqua. È molto resistente e si accontenta di piccole dosi di sostanze nutritive, soprattutto se si tratta di un esemplare autofiorente contenente robusti geni ruderalis.

RQS Pro: Portare il breeding professionale ad un livello superiore

RQS Pro è una novità nel mercato professionale dei semi di canapa, ed intende riscuotere un grande successo. Si tratta di una filiale di RQS, incentrata su innovazione, sviluppo e creazione di semi di cannabis e canapa affidabili. Studiando cannabinoidi ed altre molecole, vogliamo individuare ed isolare le caratteristiche della cannabis più rilevanti. Dopodiché, ci proponiamo di selezionare e stabilizzare questi semi per offrirli al mercato professionale.

Oltre a svolgere ricerche su piante e genetiche, abbiamo intenzione di sviluppare metodi di coltivazione e tecnologie all'avanguardia, per ampliare i confini del settore.

Il futuro della coltivazione di canapa appare radioso.

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