Inclusi articoli gratuiti
Amount exceeded
Le varietà autofiorenti si sono affermate come le cultivar più veloci e resistenti del mercato. Grazie ai moderni processi di ibridazione, oggi garantiscono anche potenza e sapori deliziosi. Queste varietà sono in grado di produrre abbondanti raccolti nel giro di poche settimane, ma i risultati variano a seconda di come vengono trattate dai coltivatori. Ci sono diverse variabili da tenere in considerazione quando si coltivano le autofiorenti e la qualità del terreno è tra le più importanti. Allora, qual è il terreno migliore per queste varietà?
Nei seguenti paragrafi ti sveleremo tutto ciò che devi sapere su come scegliere o creare il miglior substrato per le varietà autofiorenti. Innanzitutto, confronteremo le esigenze di substrato tra varietà fotoperiodiche ed autofiorenti. Successivamente, valuteremo la possibilità di aggiungere un po' di fibra di cocco ed altri ammendanti. Infine, ti spiegheremo come creare la perfetta miscela di terriccio per autofiorenti e come mantenerla fertile durante tutto il ciclo di crescita. Preparati ad aumentare la produttività delle tue autofiorenti!
Indice:
Generalmente, le varietà fotoperiodiche e quelle autofiorenti crescono bene in terreni molto simili. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione che spingono la maggior parte dei coltivatori a modificare il substrato prima di coltivare le autofiorenti. Innanzitutto, le varietà autofiorenti hanno un ciclo di crescita molto più breve rispetto alle loro controparti fotoperiodiche. Ciò significa che dovrai iniziare con un substrato fertile e bilanciato, poiché avrai meno tempo per correggere eventuali carenze nutrizionali rispetto alle varietà fotoperiodiche.
In secondo luogo, le varietà autofiorenti ereditano la loro qualità autofiorente dalla Cannabis ruderalis, un sottotipo di cannabis che cresce spontanea in terreni poveri e rocciosi e in condizioni difficili.
Le varietà autofiorenti crescono meglio in terreni ben drenanti senza ristagni d'acqua e con le radici ben aerate.
Infine, le autofiorenti tendono a mostrare una maggiore sensibilità ai fertilizzanti sintetici a scambio ionico rispetto alle fotoperiodiche. Evita di concimare il substrato con quantità eccessive di questi fertilizzanti. Per mantenere le piante felici e sane, affidati piuttosto alla materia organica ben decomposta e ricca di microrganismi e ai fertilizzanti biologici.
I coltivatori di cannabis ottengono ottimi risultati quando aggiungono la fibra di cocco nel substrato per le autofiorenti. Ci sono due modi diversi per farlo. Alcuni coltivatori utilizzano un substrato costituito quasi interamente da fibra di cocco, con l'aggiunta di perlite per aumentare l'aerazione. Sebbene fornisca un maggiore drenaggio, la fibra di cocco non contiene quasi sostanze nutritive e i coltivatori devono spesso affidarsi ai fertilizzanti sintetici. Tuttavia, le autofiorenti sono sensibili a queste sostanze e, di conseguenza, è necessario un perfetto equilibrio per evitare una sovraconcimazione. Inoltre, l’uso di un substrato principalmente costituito da fibra di cocco espone le piante ad una minore quantità di microrganismi benefici (grazie ai quali è possibile aumentare la produttività ed il vigore delle piante).
Altri coltivatori preferiscono incorporare la fibra di cocco come un ammendante. In questo contesto, l’uso di circa il 20–30% di fibra di cocco può migliorare il drenaggio e l’aerazione del suolo.
Utilizzando terriccio come parte principale del substrato, i coltivatori non devono fare affidamento sui fertilizzanti sintetici a scambio ionico, ma possono usare inoculanti microbici benefici.
La fibra di cocco non è l'unico ammendante che può contribuire a creare un substrato fertile e ben drenante per le autofiorenti. Altre opzioni popolari ed efficaci includono:
Il super soil differisce dagli altri substrati in quanto contiene tutto ciò di cui una pianta ha bisogno per crescere, dalla semina al raccolto. Non sono necessarie altre applicazioni durante il ciclo di crescita, ad eccezione dell'acqua. Se vuoi adottare questo approccio con una pianta autofiorente, ti suggeriamo di utilizzare principalmente fertilizzanti biologici per evitare bruciature da fertilizzante. La miscela di super soil descritta qui di seguito è sufficiente per un vaso da 4 litri. Aumenta semplicemente le proporzioni se prevedi di utilizzare un vaso più grande. Dai un'occhiata alla ricetta del super soil per autofiorenti qui sotto:
Ora conosci il terreno migliore per la cannabis autofiorente. Puoi mettere insieme una miscela ben drenante da concimare regolarmente in base alle esigenze delle piante o creare un super soil che non dovrai più toccare dalla semina al raccolto. Ma il lavoro non si ferma qui. Considera i seguenti punti per mantenere le tue autofiorenti il più sane possibile durante il loro viaggio verso il raccolto.
Le piante autofiorenti non vanno d'accordo con le alte concentrazioni di fertilizzanti sintetici. Se intendi usarli, opta per prodotti specifici per le autofiorenti. In alternativa, usa semplicemente concimi biologici come emulsioni di pesce ed alghe con cui correrai meno rischi di bruciare le radici, perché devono prima decomporsi nel terreno.
Come le varietà fotoperiodiche, le autofiorenti crescono al meglio con un pH leggermente acido di 6,0. Usa un misuratore di pH o piaccametro per monitorare il deflusso durante l'irrigazione e, per mantenerlo nell'intervallo ottimale, usa prodotti per aumentare e diminuire il pH.
I microrganismi svolgono un ruolo importante quando si vuole ottimizzare la miscela di terreno per le autofiorenti. L'ideale sarebbe aggiungerli direttamente al terriccio prima di far crescere le piante, ma puoi anche applicarli durante il ciclo di crescita. I seguenti microrganismi aiutano a riciclare i nutrienti, a scomporre la materia organica e a respingere gli agenti patogeni:
Come regola generale, cerca di annaffiare le tue piante solo quando i primi 5cm di terreno sono completamente asciutti. L'acqua in eccesso può soffocare le radici e farle marcire. Questo metodo permette di soddisfare facilmente le richieste d'acqua delle piante autofiorenti.
Adesso sei pronto a fornire alle tue piante autofiorenti il terreno più adeguato alle loro esigenze. Hai imparato a conoscere le loro particolarità, il loro substrato con una composizione leggermente diversa rispetto a quella delle varietà fotoperiodiche ed il drenaggio di cui hanno bisogno per crescere correttamente. Hai anche visto come preparare un'eccellente miscela di super soil che ridurrà al minimo il lavoro durante il ciclo di crescita. Inoltre, hai imparato alcuni trucchi per mantenere le piante sane, idratate e concimate adeguatamente.
Buona coltivazione a tutti!